JOSEPHINE
<<Che succede?>> Dico guardandolo mentre ripete un paio di volte il nome di sua figlia.
Si può benissimo notare la paura allo stato puro nei suoi occhi. È dannatamente preoccupato e sembra non avere minimamente idea di ciò che stia accadendo.
<<È caduta la linea.>> Dice senza incrociare il mio sguardo, sedendosi sul bordo della vasca, accanto a me.
<<Era Chloe?>> Chiedo in una domanda retorica.
<<Sì, piangeva e ha accennato qualcosa riguardante Allison ma prima che dicesse cosa le è capitato è caduta la linea, cazzo.>> Dice scorrendo col dito sullo schermo, per cercare il numero di Allison in rubrica.
Prendo la sua mano libera - posata sul suo ginocchio- e la stringo, cercando di trasmettergli tranquillità.
<<Andiamo piccola..rispondi.>> Sussurra più a sé stesso che a qualcun altro, mentre si porta il telefono all'orecchio.
JUSTIN
<<Papi.>> La sento piangere di nuovo.
<<Piccola, che sta succedendo? Perché piangi? Cos'è successo alla mamma?>> Chiedo mentre Josephine mi accarezza dolcemente le nocche della mano.
<<Mi sono svegliata e la mamma non c'era.>> Dice tirando su col naso.
Subito mi rilasso; almeno Chloe sta bene.
<<E non sai dov'è?>> Le chiedo sotto lo sguardo attento di Josephine.
<<No, vieni qua? Io ho paura.>> Dice facendomi provare una stretta allo stomaco.
Senza alcuna esitazione nella mia voce dico: <<certo che vengo amore, però mi ci vorrà un po', sono...fuori città a cena.>>
<<E quanto? Io ho paura, papà.>>
<<Non piangere, farò il più veloce possibile. Tu però non devi aprire per nessun motivo al mondo la porta di casa, okay? E controlla se le porte e le finestre sono chiuse. Poi ti metti in salotto e aspetti me.>>
<<Okay.>> Dice in un flebile sussurro.
<<Quando arrivo ti chiamo piccola, così sai che sono io, okay?>>
<<Sì.>>
<<Adesso attacco, così posso correre da te.>> Dico mentre la immagino asciugarsi le lacrime col dorso della mano.
JOSEPHINE
<<Dobbiamo andare?>> Chiedo guardandolo mentre termina la chiamata con Chloe.
<<Sì. Amore..giuro che mi dispiace da morire. Avevo organizzato questa serata da più di una settimana e mi dispiace ora dover tornare a casa di colpo... Mi farò perdonare, lo giuro.>>
<<Justin, non essere stupido.>> Lo guardo accarezzandogli lentamente la guancia.
Mi guarda confuso.
Sorrido. <<Non devi scusarti, è stata una serata magnifica, è stato tutto quanto perfetto. Ho amato ogni singolo momento di questa serata. Adesso però tua figlia ha bisogno di te, e non puoi certo dille di no. Che aspettiamo ad andare?>>
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STILL IN LOVE ||Justin Bieber
FanfictionJustin Bieber e Josephine Cooper: lui un uomo in carriera, sposato e padre di una bellissima bambina, lei una giovane donna ancora alle prese con i banchi di scuola. Cos'hanno in comune? Semplice, Josephine è la babysitter di sua figlia. Ma questo...