Apro gli occhi lentamente e intravedo la luce accecante del sole. Realizzo che è mattina, mi tiro su a sedere e mi accorgo di avere ancora i vestiti di ieri sera, sento una presenza accanto a me. Giro la testa; Clay è sdraiato a supina solo con i pantaloni e con la testa girata sul lato sinistro del cuscino.
ODDIO ASPETTA. CHE COSA CI FA CLAY NEL MIO LETTO?
Lo strattono per svegliarlo.«EHI CLAY SVEGLIATI!» urlo.
Apre gli occhi lentamente e si mette a sedere grattandosi dietro la nuca spaesato. Poi vedo dalla sua espressione che realizza anche lui e mi fa un sorriso.
«Buongiorno Bimba» dice sereno
«BUONGIORNO UN CORNO! Che cosa ci fai tu qui? E perché sei nel mio letto? Quando siamo rientrati ieri sera? E chi mi ha tolto le scarpe? NO ASPETTA... MA NOI ABBIAMO-(?)»
Dico preoccupata pensando di aver perso la mia verginità quando ero ubriaca, credo.Ride istericamente.
«Calma Bimba una domanda alla volta. Tranquilla noi non abbiamo... non è successo niente. Ieri sera siamo rientrati a mezzanotte e 30, stavi bevendo troppo e ho preferito portarti a casa. Cosi ti ho tolto le scarpe, ti ho messa a letto e mi sono addormentato anch'io.»
Lo guardo accigliata. Non ricordo proprio niente di ieri sera.
E così è questa la sensazione post-sbornia eh? Nessun ricordo della serata precedente e un terribile mal di testa.. fantastico.
Decido di alzarmi e andare in bagno senza dire una parola.
Mi guardo allo specchio.'Oh mio dio non hai mai avuto un'aspetto così orribile'
Mascara e rossetto sbavati al massimo, capelli arruffatissimi e il vestito stropicciato.
Mi faccio una doccia ed esco.Entro in camera con l'accappatoio per recuperare il mio pigiama, ho intenzione di restare tutto il giorno a casa. Non ho voglia di uscire, ordinerò una pizza e guarderò un film.
'E Clay?'
Clay? Perché ora pensi a Cla-
OH DIO CLAY.
Ma dov'è? In stanza non c'è. Mi vesto in fretta e scendo con i capelli ancora bagnati. In cucina non c'è, in salotto nemmeno.. ma dov'è?
Noto da sotto lo spiraglio della porta del bagno degli ospiti una luce, e mi accorgo di sentire l'acqua scosciare. Penso sia li.
Busso.«Clay?»
Apre la porta con solo l'asciugamano avvolto in vita. Che dio greco caspita.
No Carol no.
Rimango un attimo impietrita e sento le guance andare in fiamme.«Che c'è Bimba? Ti sei incantata a guardare il bellissimo ragazzo il quale sono?» dice con un ghigno
Mi riprendo subito.
«Assolutamente no.» dico acida
«Oh bene.» ride
«Cosa vuoi mangiare per pranzo Bimba?»
«Intanto mettiti qualcosa addosso. Non ti aspettare che se metti in mostra i tuoi pettorali scolpiti io mi innamori follemente di te.» dico mettendo le braccia conserte.
«Allora lo ammetti che sono bello e adorabilmente scolpito eeh» ride maliziosamente.
«Vestiti Clay» dico nervosa
«Agli ordini capo» dice con un cenno alla 'Marina Militare' dirigendosi in bagno.
Torno in bagno e mi asciugo i capelli. Ho comunque un aspetto orribile. Ma non mi interessa nulla. Non devo mica fare colpo su Clay. Non voglio di certo innamorarmi di un individuo simile. Devo essere più brutta. Cosi che gli faccia schifo e se ne vada presto da qui.
Mi faccio uno chignon spettinato e scendo in cucina con le mie adorate ciabattine rosa pelose.
Sento un'odorino invitante, vedo Clay ai fornelli e un piatto con sopra i Pancake e lo sciroppo d'acero a parte in una bottiglietta, messa accanto al piatto. Per un momento sorrido, ma ritiro subito il piccolo sorriso vedendo Clay girarsi e guardarmi. Non so nemmeno perché ho abbozzato un sorriso. Mah.«Ti ho preparato i pancake, non so se ti piacciono, ma se non è cosi li mangerai lo stesso perché nel frigo non hai nient'altro.»
«Ah ah simpatico. Si mi piacciono» dico fredda
«Brr che freddo. Tu non hai freddo Bimba?» dice con sarcasmo facendomi notare la mia freddezza nella risposta.
«Dovresti andare a fare un provino per essere un comico, sul serio.» dico anch'io sarcastica.
«Tu non sei da meno piccola.» dice sedendosi si fronte a me, appoggiando il suo piatto sull'isola della cucina e cospargersi lo sciroppo sui suoi pancake.
«Mi piace questo look naturale. Io non ho mai visto Zoe così.»
«Non voglio far colpo su di te.» obietto seccata per il fallimento del mio piano.
Lui sfodera un ghigno divertito, infantile, e io mi infurio ancora di più, sperando pero che la rabbia mascheri il mio disagio. Non so come si sentisse Zoe, o le altre ragazze accanto a lui, ma ho più o meno visto come si comportano. Dal canto mio, più che infatuata mi sento nauseata e confusa e i tentativi di Clay di farmi sorridere non fanno che turbarmi.
«Ma hai già fatto colpo.»
Ma va. È un presuntuoso, e della peggior specie. Non è solo spudoratamente consapevole del suo fascino, ma anche talmente abituato a vedere le donne cadere ai suoi piedi da ritenere la mia freddezza una piacevole novità anziché un insulto. Devo cambiare strategia.
Si alza dalla sedia, si mette sul divano e punta il telecomando verso il televisore e lo accende.
«Sta sera danno un bel film.»
«Quindi?»
«Vediamolo, ti va?»
«Okay, ma non provare a flirtare con me Clay. Siamo intesi?»
«Yes baby» dice avanzando con i canali.
Mi stendo sulla poltrona e mi accorgo solo poco dopo di avere un po' sonno. Così mi addormento.
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-Connie
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Name of Love.
Teen FictionCaroline Smith è una ragazza di 17 anni dolce e attraente, ma allo stesso tempo sa essere una ragazza con carattere. Conoscerà un ragazzo, il suo vicino di casa di nome Clayton McCall, che le starà vicino nella sua avventura adolescenziale. Caroline...