ERO PRONTA

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Terzo anno di liceo sedici anni ma mille già vissuti. Ero diversa ma diversa veramente, lo specchio dava un riflesso falso di me, apparenza tutta apparenza, ero una ragazza come tutte ma avevo il sangue di un' assassina ero destinata a fallire a uccidere, ero destinata ad essere un mostro, io ero un mostro ma nessuno lo sapeva.

-"Alex alzati devi andare a scuola"- questa era la voce della donna che mi ha salvata, mi ha portata ad essere quello che sono adesso. Mi alzai subito non avevo intenzione di fare tardi andai a fare colazione mi vestì soliti jeans un top e uscii, era molto presto il vento mi sfiorava la pelle era freddo, come non lo era mai stato, amavo l' inverno perché è in quel periodo che il mondo riesce a fare le cose più strane di sempre. Presi il pullman come ogni mattina anche se arrivò molto tardi ma arrivai in tempo per lo squillare della campanella non mi era mai piaciuto quel suono beh tranne quando suonava per l' intervallo o per la fine delle lezioni, era da un po' di tempo che quell' edificio mi metteva ansia molta ansia e io sapevo perché, lo sapevo benissimo ma non volevo ammetterlo la verità era che camminare attorno a persone che di me non sapevano niente mi faceva male mi faceva stare malissimo mi sentivo come una rosa in un campo di girasoli ed era così solo che loro mi vedevano ancora travestita da rosa. Sedici anni quelli erano gli anni più pericolosi si proprio così ero circondate da tante ragazze capaci di mettersi il mascara ma non capaci di dire una frase corretta in italiano erano tutte uguali quelle ragazze, solo poche mi colpivano avevano personalità per questo mi attiravano ma non ero mai stata brava ad affezionarmi, io non potevo affezionarmi. Entrai in classe e il gruppetto di ragazze che praticamente mi odiava mi venne incontro e a momenti non mi scaraventava a terra, ripeto tutte uguali non gli davo importanza la mia importanza era per pochi. Quel giorno saremmo andati tutti in palestra perché dovevamo fare come di trazione il "lovelyday" ovvero il giorno in cui tutti potevano dire qualcosa che nessuno sapeva di se mi piaceva la mia scuola era molto creativa e molto unita perfetta per me, quel giorno però non filò tutto liscio come gli altri anni, i ragazzi iniziarono a confessare segreti su di loro uno ad uno quando all' improvviso una delle ragazze che facevano parte di quel gruppetto della mia classe disse -"io ho un segreto si tratta però di Alex, io la conosco benissimo"- poi sparò una di quelle battutine che fece ridere tutti, non ero mai stata una ragazza calma se avevo da dire qualcosa parlavo e basta e in quel momento avevo tanto da dire dovevo raccontare tutto quello che loro non sapevano su me. Ero pronta.

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⏰ Last updated: Jan 04, 2018 ⏰

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LA PARTE MIGLIORE DI MEWhere stories live. Discover now