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Jungkook's pov

E ora? E ora cosa dovrei farmene di questo pezzo di carta impregnato di parole che nessuno leggerà mai?
Dovrei buttarlo?
Sento bussare alla porta la quale si spalanca subito dopo.
Intravedo Jin hyung illuminato dalla lampada appoggiata sulla scrivania.

"Cosa ci fai sveglio a quest'ora?"

"Ehm- no- niente"

Posa lo sguardo sul pezzo di carta che stringo tra le mani.

"Scrivi?"

Piego in due il foglio e lo ripongo in un cassetto.

"Questo? Ehm- è un compito per la scuola"

Sono stupido o cosa? Non ci vado nemmeno più a scuola, cosa mi salta in mente?
Aggrotta la fronte ed inarca un sopracciglio.

"Sei davvero un pessimo bugiardo Jeon Jungkook, pensi davvero di riuscire a nascondermi qualcosa?"

Non replico, non so cosa dire.
Sento il cuore iniziare a scalpitare, sono preso dal panico, sono davvero pessimo a nascondere i miei sentimenti.
Tutto quello che avevo scritto poco fa riaffiora come sangue da una ferita aperta, nello specifico come lacrime dai miei occhi.
Sto piangendo.
Jin continua a guardarmi, ma abbasso il capo e fisso il pavimento.

"Kookie, è tutto ok, torna a dormire è tardi"

Annuisco, ma non riesco a proferire parola, sono patetico.

"Qualunque cosa, sul serio qualunque cosa sappi di poter contare su di me al cento per cento, ti voglio bene Kookie e non voglio tu sia triste."

Annuisco nuovamente, senza alzare lo sguardo.
Si avvicina a me e mi stringe in un abbraccio.
Rimaniamo entrambi in silenzio, del resto a volte non serve parlare o capirsi, a volte basta un abbraccio.
Interrompe l'abbraccio e si dirige verso l'uscita, sta per andarsene ma si blocca

"Domani se ti svegli presto ti preparo i pancake per colazione"

Chiude la porta dietro di sè e riesco a sentire i suoi passi che lentamente si fanno più lontani, annuisco anche se non è in grado di vedermi.
Torno a letto e non passa molto prima che le mie palpebre umide iniziano a farsi pesanti.
Un raggio di sole che mi rischiara il volto mi rassicura dell'arrivo del mattino.
Ricordandomi della promessa di pancakes per colazione mi precipito in cucina ancora prima di avere il tempo di svegliarmi del tutto.
Jin hyung è li ad aspettarmi.

"Ehi"

Dice sorridendo dolcemente.

"Ehi, scusa per ieri notte"

Replico.

"Tranquillo"

Si volta e torna ad occuparsi di quello che sta cucinando ai fornelli, ma mentre la mia mente inizia a vagare trasportata dal delizioso profumo dei pancakes, le sue parole mi riportano alla realtà lasciandomi pietrificato.

"È per Taehyung non è vero?"

Rabbrividisco, sento la bocca riempirsi di saliva, non riesco a parlare, non capisco, come può aver capito tutto?
Deglutisco e cercando di comportarmi con naturalezza provo a rispondere, ma la mia voce tremante rende tutto fin troppo ovvio.

"Cosa?No- cioè- come ti salta in- chi ti ha detto una cos- io-"

Entro nuovamente nel panico più totale, sono davvero così ovvio?
Cosa starà pensando adesso Jin di me?
Cosa dovrei dire?
Abbandona i fornelli per volgersi nella mia direzione e guardando nei miei occhi che iniziano a farsi lucidi, finge indifferenza e parla:

"Oh ok, allora significa che mi sono sbagliato"

Sorride.
Sappiamo entrambi che non si era affatto sbagliato, mi conosce fin toppo bene, e a volte i miei comportamenti sono fin troppo facilmente interpretabili.
Ha finto, per non costringermi a dovergli raccontare di come tutto ciò mi stia distruggendo, ma non c'è stato bisogno che glielo raccontassi.
Con quel sorriso è riuscito a dirmi tutto quello che le parole non sarebbero state all'altezza di esprimere.
Jin hyung, sono veramente fortunato ad averti come amico, grazie.

"Buongiorno"

Mi blocco e mi volto di scatto, è la voce di Taehyung.
Davvero un pessimo tempismo.
Jin hyung ricambia il suo saluto mentre io mi limito a fingere un sorriso il più naturalmente possibile.
Taehyung esce dalla stanza.
Quel "buongiorno" non farà altro che rimbombarmi in testa per il resto della giornata, aveva un tono così...agrodolce?
Non riesco più a muovermi.
Jin hyung mi porge un piatto di pancakes come promesso.
Rido

"Ottimo modo per tirarmi su di morale"

Ride e sta per uscire dalla stanza.

"Jin hyung"

"Dimmi Kookie"

"No- niente"

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