Capitolo 2

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Ora come ora lo spacciatore non mi ha più riscritto. E sì, lo spacciatore ha un nome, si chiama anche lui Jack. Per non fare confusione penso che lo chiamerò J2, anche perché se lo chiamassi Jack e basta, il Jack gay ci rimarrebbe male. Ora che ho creato abbastanza casino nella mia testa, continuo a chiedermi perché non mi scrive o non mi chiama. Magari ha perso il telefono, magari glielo hanno sequestrato. Magari ieri sera ero talmente ubriaca da avergli dato il numero sbagliato. Magari sono io paranoica, pensavo che dopo quel bacio mi avrebbe scritto. Se non si farà vivo penso che rimarrò al caso umano numero 11 e cercherò un ragazzo normale.
Rimango sdraiata sul letto per un po', pensando a quella serata assurda: La fine della festa di Franklin, Peter che mi abbandona per stare con Chantal , io che corro sotto la pioggia cercando un taxi e che vado a sbattere contro un ragazzo, lui che mi aiuta, io e J2 che rimaniamo a parlare sotto al diluvio, J2 che mi racconta di essere uno spacciatore, mi chiede il numero e mi bacia. Insomma non un classico sabato sera da tutti i giorni.
Vibra il telefono, mi alzo dal letto con un minimo di speranza che sia un messaggio da parte di J2.
Messaggio da parte di: il mio gay preferito.
Jack.
Ma non il Jack che voglio io.

il mio gay preferito: Amo scusa per come ti ho trattata oggi, ero parecchio giù di morale, Nick il mio ex si é trovato uno che tu non hai idea, é davvero brutto, cioè come fai a passare da me a Michael?
Io: Perdonato. Comunque quale Michael intendi, quello con i brufoli o quello che non parla?
il mio gay preferito: QUELLO CON I BRUFOLI!
Io:É caduto in basso il tuo Nick
il mio gay preferito: ti va di andare a bere qualcosa?
Io: ok
il mio gay preferito: sono sotto casa tua

Il clacson della macchina mi fa sobbalzare, prendo la borsa, la giacca ed esco di casa in tuta e con dei capelli inguardabili. Appena apro la porta vedo la Ford scassata di Jack e lui che mi sorride dal finestrino. Apro la portiera della macchina e lancio la borsa sui sedili posteriori, che però cade sul tappetino, non avendo una buona mira. Infine gli dico: "Cazzo sembri uno stalker, dove si va?"

Polvere BiancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora