Arti marziali

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"Oh mio Dio, Mike, cosa hai combinato?" Chiedo allarmata, correndo verso di lui.
"Perché dai per scontato che sia stata colpa mia?" Dice con voce roca.
"Perché non sembri una persona molto tranquilla."
"Ti sbagli; io sto al posto mio, se poi però qualcuno mi infastidisce reagisco" spiega lui.
"E cosa avrebbe fatto questo qualcuno per darti fastidio?" Chiedo, volendo spiegazioni.
"Non sono cose che ti riguardano."

Okay, ora mi sta prendendo in giro. Per forza.

"Stai scherzando vero?" Dico mentre lui scuote la testa in segno di negazione, "e allora non capisco perché tu sia venuto da me." Volto le spalle e mi avvio alla macchina.
Non lo capisco e non lo sopporto. Perché deve essere così..così..così stronzo? Avrei potuto aiutarlo e medicarlo, perché ho notato che aveva tutte le nocche insanguinate; ma no, lui è Mike, non può essere aiutato.

"Perché mi devi un gelato!" Mi urla dietro il ragazzo.
"Oh no no no, io non ti devo proprio niente. Abbiamo risolto questa questione questa mattina. Quindi o mi dici perché hai iniziato questa rissa, o ti fai aiutare da qualcun altro." Gli urlo anche io.

"Dimentichi il passaggio alla festa, ragazzina. Quindi no, non siamo pari."
Alzo gli occhi e cammino verso di lui.

Perché dovevo incontrare proprio lui a quella maledetta festa?

"Andiamo." Dico mentre gli apro la portiera della macchina, e lo vedo venire verso di me zoppicando. È ridotto parecchio male.

"Allora ti muovi?" Lo richiamo sorridendo.
"Giuro, non ti sopporto proprio"
"Però sei venuto da me" rispondo.
"Chissà a cosa pensavo" lo sento dire tra se e se, mentre accendo la macchina e guido fino a casa mia.
Sarà una lunghissima notte.


"Rallenta o ci schianteremo!" Urla aggrappandosi alla maniglia interna della portiera. "Mamma mia, stai sottovalutando la guida di una donna. Tranquillo, arriveremo sani e salvi" spiego mentre sorpasso un'auto e ne schivo un'altra nella corsia opposta.

"Moriremo, me lo sento" dice mentre io rido, e sto ridendo veramente tanto stasera.

Perché gli uomini hanno così paura della nostra guida? Siamo molto più attente e abili. Giusto?


"Guarda che siamo arrivati, puoi scendere e aprire gli occhi." È da dieci minuti che sta con gli occhi chiusi, e ho anche rispettato i limiti!
"Mike!" Urlo mentre lui fa un cenno di negazione con la testa.

Dio, questo ragazzo! Che odio.

L'ha voluto lui. Apro la sua portiera e inizio a riempirlo di pizzicotti con entrambe le mani.
"Le mani sul volante! Tieni le mani sul volante!" Urla disperato, mentre lui cerca di bloccarmele, sempre ad occhi chiusi.
"Mike, te lo chiedo per favore: apri quei bei occhi." Dico rassegnata.
Poi noto che li ha aperti, anzi, spalancati.
"Trovi che i miei occhi siano belli quindi" dice con un sorriso malizioso.

Oops.

"Ora che hai visto che siamo arrivati, puoi scendere?" Cerco di sviare l'argomento. Non riesco mai a tenere la bocca chiusa.

Maledetta Ann!

"No no no ragazzina, non cambiare argomento" lo sento che cammina dietro di me, mentre blatera sul fatto che mi attrae, e che volendo potrebbe fare un pensierino su di me.

Ma dove ero mentre si drogava? Giuro che non l'ho visto!

"Mike, o la finisci o rimani qui fuori a farti mangiare dai lupi." Dico esasperata, non lo sopporto più.

Bugiarda.

"Tanto lo so che non è vero" dice con arroganza, anche se questa sera sembra totalmente un'altra persona, quasi divertente; totalmente l'opposto del Mike conosciuto a quella festa.
È quasi piacevole stare con lui.

"So perché vuoi medicarmi le ferite!" Esclama ad un tratto.
"E sentiamo, perché?"
"Vuoi giocare a fare l'infermiera!"

Oh mio Dio! È ufficialmente ubriaco!

Non gli rispondo e continuo a camminare verso il portone di casa, ma dopo essere entrata chiudo la porta senza farlo entrare.
"Annabelle" sento che urla da fuori.
"Ti avevo avvertito" Dico divertita, fino a quando non sento il campanello suonare ininterrottamente.

"Mike!"
"Te la sei cercata"
Perché ho deciso di aiutarlo, perché?
Apro la porta mentre lui continua a suonare il campanello.

"Ho aperto la porta, non se se l'hai notato."
"Si che l'ho notato" risponde mentre continua a suonare, "e allora perché non entri?"

Vorrei chiudergli la porta. In faccia. Sul naso.

"Perché dovrei smettere di fare questo." Non resisto più, inizio a tirargli pugni, non troppo leggeri, ed è costretto a smettere di suonare il campanello per cercare di bloccarmi, perché si, sono una ragazza, ma sono infuriata e potrei fargli molto male.

"Ok, ok entro" smetto di colpirlo " ma ora dovrai curarmi i lividi sul petto." Lo lascio parlare mentre vado a prendere il cotone e il disinfettante.
È inutile continuare a parlare con lui.

"Siediti lì" indico uno sgabello del bagno "e dammi la mano". Inizio a disinfettare le nocche, premendo più del dovuto.
"Ahia!" Esclama. "Mi stai facendo male"

No, ma davvero?

"Oops, non l'ho faccio di proposito" Dico facendogli un occhiolino.
"Ah si?" Dice prendendomi dal polso, e tirandomi verso di lui, finisco seduta sulle sue ginocchia. Troppo vicini.

"Ann" dice talmente vicino che sento il respiro sulle mie labbra, "si?" Chiedo esitante. "Se non ti alzi, credo che dovrai curarmi anche qualcos'altro."

Stupido, stupido, stupido.

Mi alzo di scatto e butto il cotone nel cestino.
"Ann"
"Cosa vuoi ancora?" Basta, non lo sopporto più.
"Vedi che sei attratta da me?!" E lo schiaffo che ne segue è inevitabile.
"Ragazzina, dovevi dirmelo che avevi fatto arti marziali" dice mentre si tiene la guancia, e nel mio viso si forma l'ombra di un sorriso.



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Buon Natale a tutti❤️ e scusate se non aggiorno da parecchio, ma ho avuto un po' di problemi.
Comunque volevo augurarvi anche in anticipo buon anno🎊 e spero di riuscire ad aggiornare più frequentemente.
Se volete farmi un regalo lasciate una stellina o un commento.
A presto❤️

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