CAMBIAMENTI

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Tornai di nuovo a casa. Pioveva, pioveva molto. Andai, in camera e mi sedetti sul letto. Guardandomi allo specchio. Dan aveva ragione, nulla di quello che era successo, era stata colpa nostra. E, non potevo fargliene una colpa, se lui era riuscito ad andare avanti, mentre io non ce la facevo. Nulla, di tutto quello che era successo, era colpa sua. Io avevo solo finto, di aver dimenticato. Ma non era vero, ogni dettaglio tornava alla mente, ogni giorno. In ogni istante, della mia giornata, c'era qualcosa che mi ricordava cosa cercavo di nascondere. Ma forse, l'unica cosa che avrei, dovuto fare era andarmene. Lontano, da tutto questo. Chiudere, quella porta e respirare la vita che per cinque lunghi anni mi era mancata.La vita che mi era stata tolta. Me la sarei ripresa senza dire nulla a nessuno. I miei pensieri cosi, penosamente confusi furono interrotti, dallo squillo del mio cellullare. Lo presi dalla borsa dietro di me, era mia madre. Mi asciugai gli occhi, e tossii come a voler nascondere quella parte di me che ora aveva il controllo.

"Pronto"-"Dana, tesoro volevo sapere quando vieni a riprendere Benjamin dovrei andare dai Cardiff più tardi, se puoi venire altrimenti lo porteremo con noi"-"Mamma, non preoccuparti io, sto arrivando dammi una mezz'ora e vengo a riprenderlo"-"Tesoro, tutto bene? Vuoi che lo tenga io?"-"No, mamma tutto bene. Io, sono solo un po stanca, per il lavoro stai tranquilla, ci vediamo tra poco"-"Ok tesoro, come vuoi a dopo"- Chiuse la telefonata con quell'immancabile ed amata risata. Dolce, come il suo modo di preoccuparsi per me.

Stavolta decisi, di prendere l'auto. Dan, l'aveva lasciata nel garage. Presi le chiavi, e mi diressi verso l'ascensore. Mi incontrai di nuovo, nello specchio. Mentre l'ascensore segnava i piani, io continuavo a guardare quella donna riflessa nello specchio. Una coda, mal messa. Gli occhi bagnati,e  macchiati di rimmel,in tuta. Bagnata. Senza futuro. Cosi, apparivo. E tra quelle lacrime, cominciai a ridere quasi come fossi pazza. Perché sentivo, che in fondo tutto questo lo stavo abbandonando. Avrei lasciato quella donna, li nell'ascensore. Senza mai più rivederla. Corsi, verso la mia auto. Abbassai, lo specchietto ed estrassi dalla borsa il mio beauty case. Mi sistemai i capelli, in una cipolla e decisi di truccarmi. Una volta, sistemata mi avviai a casa dei miei genitori.

Si trovava a circa quaranta minuti da dove vivevamo. I miei, avevano deciso di lasciarsi alle spalle la città dopo, che mio padre essendo andato in pensione aveva venduto la sua società. La OrtisBrith Corporation. La sua seconda figlia, come amava definirla. Aveva dovuto lasciarla.Aveva provato a declinare, il suo addio convincendomi a restare, come amministratore delegato, ma la mia laurea, non era poi adatta a quel ruolo. Infine, aveva provato a comprare le ambizioni di mio marito, che nonostante molte difficoltà credeva nel uomo che si fa da se. E cosi, con quel no, aveva iniziato la sua carriera, diventanto l'orgoglio di mio padre, che lo vedeva come il figlio maschio che non aveva mai avuto. A volte, pensava davvero fosse suo figlio.

Ero arrivata. Adoravo, quella casa. Era stata il mio sogno sin da bambina. Una grande casa, un grande giardino dove far crescere i miei bambini, ed anche un cane o forse due. Era davvero, quella la parte dell'america che alimentava i sogni di ogni cittadino. Il cancello si spalancò e mi lasciò entrare, in un enorme viale, costernato di siepi e di palme. I ciottoli, ne districavano il confine. Il prato era verde, acceso tagliato alla perfezione, tanto da sembrare finto. Era qui, allora che i grandi magnati americani passavano le loro pensioni. Dicevo, ridendo tra me e me. Clara, uscì dalla porta aspettandomi.

Era la domestica, da una vita. Per me era come una seconda madre, era di origine messicana, era rude ma allo stesso tempo dolce. Riusciva ad appianare, in maniera perfetta l'ingenuità e la troppa bontà di mia madre. Aveva dei capelli ricci, castani chiari che le cadevano sulle spalle, e lasciavano vedere una fronte spaziosa, degli occhi nocciola, ed una piccola bocca che era sempre colorata di un rosa cipria. Indossava, la divisa blu scura, ed aveva sempre dei magnifici anelli alle orecchie,d'oro che le aveva regalato mia madre. Era davvero, una donna adorabile, era sposata con Franco, ed avevano una figlia Mindy, di venti due anni, che sognava di fare la stilista a ney york, ma per ora lavorava con sua madre per mettere da parte dei soldi, per l'accademia visto che doveva costare parecchio. Appena scesi dall'auto, abbracciai Clara, baciandola. Entrai, e senti subito la voce squillante di Benjamin che correva per tutta la casa. "E' andato tutto bene signora Dana, ho pensato io a curare suo figlio"-"Grazie, Clara sei un amore, ma quante volte devo dirti di darmi del tu?"-"Mi dispiace, signora è che per me è abitudine"Mi disse con la sua calata messicana che io adoravo, almeno quanto la sua cucina. "Dove sono?"-"Si trovano, nel salone signora Dana"- La guardai malamente, come a sottolineare il concetto appena espresso. Andai verso, il salone. La casa, come al solito era davvero immacolata. Il marmo del pavimento sembrava brillare, come le colonne in porfido, che venivano dall'italia. Gli enormi specchi delle vetrate, luccicavano, e quelle meravigliose tende damascate, profumavano di lavanda. Ogni cosa, in quella casa splendeva di luce propria. Arrivata, nel salone trovai Benjamin che mi corse incontro mentre mia madre seduta, sul divano ci guardava, sorridendomi. "Non credi, sia tempo di dare un fratellino a Benijamin?O meglio ancora, una sorellina?"-"Mamma, non ricominciare". Mi madre, era davvero una bellissima donna. Era esile, ma davvero molto sensuale. Aveva, occhi da orientale, ed un bel taglio di labbra, che lasciava il posto ad un naso alla francese. I capelli, le incorniciavano il viso, con un tocco di frangetta. Il seno, era prorompente, nonostante il suo fisico. Adorava, essere perfetta. Indossava, gioielli, bracciali orecchini, ed aveva sempre un vestiario elegante ad accompagnare il tutto. Ma la cosa che amavo di più era il suo profumo che mi deliziava, da quando ero bambina.

"Dana, accomodati voglio parlarti"-Mi disse, con la sua voce cosi equilibrata e calma. "Clara, tesoro puoi portarci del the per favore?"-"Certo, signora Ortis"-Mi madre fece lo stesso sguardo a Clara, proprio come me. "Mamma dimmi". Mi accomodai notando che Benjamin, dormiva lo adagiai accanto a me sul divano. "Tesoro, sei sicura che vada tutto bene?"-"Si, mamma perché continui a farmi questa domanda?"-"Oh, tesoro beh ieri tuo padre ha chiamato Dan, e insomma gli ha detto che lo avevi cacciato di casa, ed io ero cosi preoccupata che cosa ti è successo?Lo ha fatto di nuovo quel mascalzone?".-"No, mamma questa volta, credo sia stata colpa mia. E proprio su questo merito io volevo dirti che ecco stavamo pensando di trasferirci per un po, lontani da New York"-"Oh, tesoro" Mi disse, portandosi una mano sul petto "E come farai, con il tuo studio? E Benjamin?"-"Io, ne aprirò un nuovo, e abbiamo già deciso di andare ad Orange Country"-"Oh tesoro, hai ragione tu sei una donna forte" mi disse prendendo le mie mani nelle sue "Ce la farai senza dubbio."-"Grazie mamma, di avere sempre fiducia in me. Davvero"-"Di niente tesoro, ma sei sicura che non sia successo qualcosa?"-"Beh, mamma c'è altro. Io sto passando un brutto periodo, insomma è tornato tutto alla mente, come se fosse accaduto ieri. Credevo di aver dimenticato, ed invece io ecco dopo il tradimento di Dan, e tornato tutto e non so che cosa fare". I panni, della donna dell'ascensore ripresero il controllo, ed eplosi in un pianto fino a quando Clara, non entrò nel salone e notando il mio stato si sedette accanto a me, abbracciandomi. "Signora se posso permettermi, l'ho vista crescere, e so che non è stata colpa sua, deve solo perdonarsi. Ma per questo serve del tempo"-"Lo so, Clara ma sono passati cinque anni ormai"-"Lo so signora, ma credo che non siano bastati".-Mi disse, appoggiando la sua fronte alla mia. Mi lasciai, cadere nelle sue braccia. E per un po, anche solo per un attimo mi sentii a casa di nuovo, protetta.

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⏰ Недавно обновлено: Dec 27, 2017 ⏰

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