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Mi sveglio con molta calma, mi dirigo in bagno e dopo aver alzato i capelli in una lunga coda decido di spogliarmi per poter fare una veloce doccia calda.

Dopo aver indossato un semplice pantalone nero alto in vita ed un top all'interno, mi trucco e sistemo i capelli dopodiché mi dirigo in cucina per prepararmi la colazione.

Comincio a mangiare il pane con la cioccolata e quasi mi strozzo quando  accendendo la tv noto che il telegiornale locale segna che sono circa le 8:30 passate e ciò non sarebbe un problema se io non avessi un appuntamento con il capo più odioso del mondo che tra l'altro mi ha raccomandato di non avvicinarmi al suo ufficio nel caso in cui dovessi fare tardi. Mi chiedo come sia possibile che proprio questa mattina la sveglia non abbia suonato, proprio nei momenti meno opportuni.

Dopo aver recuperato la borsa, aver inserito all'interno chiavi e cellulare posso finalmente scendere dal condominio in cui abito e dirigermi di corsa alla stazione della metropolitana. New York è sempre affollata e non è particolarmente semplice scansare tutte le persone per velocizzare il proprio passo ma guardo l'orologio che ho sul polso e mi rendo conto che nonostante tutto, velocizzare il passo è necessario. Comincio così a correre tra le strade del mio quartiere sbuffando ogni qualvolta mi trovo ad urtare contro il braccio di qualche passante fino a quando noto in lontananza di essere finalmente arrivata alla stazione e così presa dall'entusiasmo accelero ancora di più fino a sbattere contro una signora di mezza età con la quale mi scuso più volte ma dopo un suono assordante mi rendo conto di aver perso la metropolitana e con sé il lavoro, la prossima è tra un'ora!

Mi giro intorno e penso ad una soluzione che può fare al caso mio ma riguardo l'orologio e noto che non riuscirò mai ad arrivare in tempo e questo è uno dei motivi per il quale devo trovare un lavoro, ho bisogno di una macchina!

<<Isa?>>

Mi giro di soprassalto al suono del mio nome e noto che dietro di me c'è Ellen con alcuni sacchetti tra le mani che mi guarda sorridente.

<<Cosa ci fai qui?>> mi chiede mentre si aggiusta la borsetta che le stava scivolando dalla spalla.

<<Diciamo che avevo un appuntamento>> le rispondo.

<<Ed ora non lo hai più?>>

<<Se non avessi perso la metropolitana probabilmente lo avrei ancora, ma considerando che la prossima è tra un'ora allora no>>

<<Dimmi dove devi andare, ti accompagno io>> dice Ellen sorridendo ampiamente mostrandomi le chiavi della sua auto.

<<Oh no, non voglio disturbare>>

<<La mia macchina è laggiù, andiamo, te però aiutami con questi sacchetti, stanno per cadermi le braccia>> rido per la sua affermazione e le sfilo un sacchetto dalle mani mentre ci dirigiamo alla sua auto. Le fornisco le indicazioni per il luogo dell'appuntamento e le racconto del primo incontro con il malefico capo, mi piace molto parlare con lei, riesce a rendere ironica qualsiasi situazione ed è stata la carica giusta per il colloquio che mi aspettava.


<<Mi raccomando, ricorda di sorridere sempre, è la migliore arma di seduzione>>

<<Grazie ancora per il passaggio, non riuscirò a ringraziarti mai abbastanza>>

<<Suvvia, và o farai tardi e la corsa non sarà servita più a nulla>> annuisco sorridendo,scendo dalla macchina di corsa e mi dirigo all' entrata, mi presento alla reception e noto che Lane non c'è ma ad accogliermi c'è Kim, la ragazza che ieri prendeva ordinazioni.

<<Il signor Colin è nel suo studio, la sta aspettando>> annuisco e dopo che Kim mi ha fornito le indicazioni per raggiungere l'ufficio del bambolotto, mi dirigo nel grande corridoio in cui il giorno prima ho convinto il capo a cedermi un colloquio.

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