Non so stare ferma. Non so stare senza cacciarmi nei guai.
E non so stare nemmeno lontana dall'amore. Quante volte ci ho provato ad allontanarmi dal mio cuore.
Dicono che il cervello dovrebbe comandare, sempre. La parte razionale. Sapere come gestirla!
Quante volte avrei voluto che fosse davvero lui a prendere il sopravvento su quel cuore cosí debole da cercare sempre un rifugio, e così forte da trovare sempre grandi casini.
Ovunque. In palestra, in ufficio, a scuola, per strada. Da che ricordo, non ho mai avuto la parte della protagonista nella mia normale vita da ragazza milanese.
E nemmeno in quella da donna un po' più grande, a dire la verità. D'altronde è facile dire che la protagonista della tua vita sei tu.
Se non fosse che ogni volta c'è sempre chi ruba i riflettori al posto tuo, e tu ti ritrovi ad accendere l'impianto luci sul retro, invece che essere su quel palco nel tuo vestito da scena meraviglioso.
Vabbè dico io, è pur sempre una vita. La mia. E un po' ne vado anche orgogliosa.
No, non sempre. Spesso vorrei essere diversa, vorrei essere una di quelle strafighe che hanno la pelliccia sullo stomaco e non solo sulle spalle.
Ma ahimè, mi hanno creata in sovrappeso, gigantesca, con nei nel posto sbagliato e non proprio affascinante. Ma almeno con un cervello. E delle belle gambe, dicono.
E te lo devi far bastare, a volte. Anche se tutte le altre vorresti fosse diverso: un po' La La Land, un po' Ghost. Purtroppo però, non sempre arriva il tuo Ufficiale Gentiluomo; la maggior parte delle volte arriva Fred Flinston travestito da IT. E se ti va bene ti porti a casa un palloncino rosso invece che essere appesa a galleggiare.
Era un periodo decisamente da schifo: uscivo da una storia di quasi 3 anni, abbastanza incasinata direi. No, non ho molta voglia di spiegare come la trasgressione possa diventare amore vero, e ritrovarsi sommersa da una storia che non ti aspetti. Avevo il mondo addosso, la rabbia a fior di labbra, l'odio verso il genere maschile. Ma anche su quello femminile non scherzavo per nulla.
Era periodo di cambiamenti, così dicevano anche le carte. Amavo leggere le carte quando qualcosa non andava: almeno così mi preparavo al peggio in qualche modo, seppur non essendo poi mai pronta a scontrarmi con ciò che leggevo ogni volta.
Avevo un fidanzato che non amavo e non voleva finire la nostra relazione nonostante fossero anni che glielo chiedevo, una storia d'amore parallela conclusa dopo quasi 3 anni di alti e bassi (forse più bassi in effetti che alti) che mi aveva consumato, e di fronte, senza saperlo, colui che sarebbe riuscito a rubarmi l'anima.
E che avrei incontrato a breve, nel posto meno probabile del mondo e nel modo più improbabile dell'universo.
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L'amore nascosto
RomanceUna notte sola per amarci. Un destino beffardo. Le tue paure e le mie paranoie. Le tue mani grandi e i miei sospiri. Il tuo sorriso e i miei occhi. E quell'amore nascosto.