4. Novità

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Adelaide POV'S

Non riuscii credere che era già il mio primo giorno di scuola. Era arrivato così in fretta, davvero erano già trascorsi due giorni?

Era lunedì e il tempo sembrò essersi ristabilizzato dopo la diluviata. Ero in macchina e stavo guardando come sempre dal finestrino, mio padre mi ripeteva che dovevo essere sorridente e allegra ma invece ero tutto il contrario.

Avevo l'umore nero, oggi mi sono svegliata così e non posso farci niente.
Ho provato a sorridere ma più che un sorriso era uscita una smorfia. Oltretutto avevo sonno ed era lunedì, dannazione, come si fa ad essere allegri e sorridenti di lunedì? È disumano.

Eravamo arrivati in quella che avrebbe dovuto essere la mia nuova scuola. L'ingresso era stracolmo di studenti vestiti in maniere totalmente diverse e divisi per gruppi.
Il gruppo dei metallari, il gruppo dei popolari, il gruppo dei Dark e tanti altri. Sembravano degli animali divise per specie, a dirla tutta.

Appena scesi dall'auto dopo aver salutato mio padre , mi guardai attorno e sospirai. Avevo il cuore a mille, ero in ansia per ciò che avrebbe potuto accadermi quest'anno e in cuor mio fai sapevo che non sarebbe stato facile.

Avevano tutti lo sguardo puntato su di me e calò un silenzio improvviso. Dopodiché ci furono dei bisbigli e sussurri vari tra gli studenti. Chi mi guardava stralunato, chi con disprezzo, chi con curiosità. Mi sentivo una scimmia da zoo che tutti guardano e deridono e sentii la rabbia mangiarmi dentro.

Non potei fare a meno che sbuffare ed entrare dentro sotto lo sguardo di tutti. Già mi venii voglia di scappare. Vorrà dire che col tempo verrò classificata anch'io e questa cosa non può far altro che irritarmi e ricordarmi brutte cose.
Anche se, già da quando sono scesa dalla macchina, sono stata classificata senza saperlo.

Attraversai il corridoio pieno di armadietti azzurri strisciando i piedi, non avevo neanche voglia di camminare bene stamattina.
I corridoi deserti e gli armadietti erano gli unici a farmi compagnia in quel momento e sinceramente li preferivo rispetto a quella marmaglia di gente.

Mi trascinai fino alla segreteria dove mi venne consegnato un foglio con su scritto la mia classe e una cartina della scuola. Avevo tutti gli orari, le feste e i programmi della scuola.

Sapevo già che mi sarei persa molto spesso e sarei statacostretta a chiedere a qualcuno dove si trova la mia classe, ma questo era il minore dei miei problemi.

La segretaria sembrava una tipa simpatica, aveva un sorriso confortevole e gentile, cosa che mi aveva calmata un tantino, al contrario della bidella grassa e con il trucco nero sbavato. Mi aveva guardata malissimo e mi aveva voltato le spalle senza neanche guardarmi in faccia.

Ma cosa avevo in fronte, un cartello con su scritto
"Guardatemi male, grazie"?

Mi diressi verso le scale per salire al piano di sopra, dove appunto si trovava la mia classe. Il piano superiore era molto diverso da quello inferiore. Questo era dipinto con delle tonalità arancioni, l'altro con tonalità gialle.

Entrai nella mia classe completamente vuota, ad eccezione di un ragazzo con i capelli bruni e le spalle larghe, seduto in seconda fila e con lo zaino posato sopra il banco.

"Oh, tu sei quella nuova! Piacere Ethan" disse il bruno, come se sapesse chi fossi da una vita.

"Adelaide" mi presentai io e sbattei le palpebre per un po'. Allora esiste qualcuno che riesce a sorridere la mattina. Avrei voluto chiedergli con quale forza riusciva a sorridere nelle ore mattutine ma mi trattenni fermamente per non fare una figuraccia già il primo giorno.

Lonely together.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora