il suo eroe

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Pov. Stefano
<Bea!! Dove sei ti prego!!> per qualche motivo sentiva che sarebbe successo qualcosa di brutto se non l'avesse trovata subito,il cuore batteva a mille per la paura che si facesse male, <Beatrice!!> urlò di nuovo ed un mugolio proveniente dalla porta d'uscita in fondo alle scale gli fece drizzare i peli del collo. Era Beatrice. Si fondò giù dalla rampa di scale che conduceva ad una porta d'emergenza dalla quale proveniva una voce maschile, si accostò alla porta e riuscì ad udire <tu ragazzina sai troppe cose, se ci dirai esattamente dove sono i tuoi adorati nonni e tutte le persone coinvolte in questa storia , forse ti risparmierò di morire in modo lento e doloroso..> La voce era molto minacciosa ma ,prima che Stefano avesse il tempo di pensare per quale motivo una ragazzina di 11 anni facesse parte di una storia così complicata, si catapultò fuori dalla porta <brutto stronzo, non osare toccarla!> urlò con tutta la rabbia che aveva in corpo, si sentiva potente e sapeva che avrebbe fatto di tutto per aiutare Beatrice, la quale era imbavagliata davanti all'uomo con gli occhi colmi di lacrime, non appena vide Stefano iniziò ad urlare da sotto il bavaglio ,il rapitore le tirò un forte schiaffo per zittirla, lei cadde violentemente a terra,Stefano provò un'ondata di rabbia indescribibile poi l'uomo puntò la pistola contro di lui <e tu chi saresti?> domandò a denti stretti <ah..solo un amico> si sentì uscire Stefano dalla bocca, poi tirò un calcio in mezzo alle gambe dell'omone talmente forte che questo cadde subito a terra dolorante, Stefano senza pensare afferrò la pistola puntandola alla testa dell'uomo , le mani gli tremavano,sentiva il sudore scendergli sulla fronte e il cuore battere all'impazzata, aveva la mente offuscata mentre quel mostro lo fissava in modo pietoso ma si costrinse a non premere il grilletto. Buttò a terra l'arma rompendola e si avvicinò all'uomo ancora sofferente a terra abbassandosi leggermente <ti avevo detto di non toccarla> gli sputò in viso per poi tirargli l'ennesimo calcio nello stomaco al quale rispose con un urlo soffocato. Si diresse da Beatrice e la slegò con il respiro affannoso, lei lo guardava con occhi imploranti e,non appena fu totalmente libera, gli si gettò tra le braccia piangendo ,Stefano ricambiò immediatamemte l'abbraccio e la strinse forte a sé in modo protettivo. <non sapevo che fossi un esperto nel picchiare uomini grossi il doppio di te..> gli sussurrò lei all'orecchio <beh..non lo sapevo nemmeno io ma ,adesso che ci penso, forse quelle risse a scuola sono state utili> Beatrice rise leggermente e lo strinse più forte <ATTENTI!!!> una voce alle loro spalle li fece sobbalzare <SCAPPATE DENTRO SUBITO!> un polizziotto seguito da due colleghi stava correndo nella loro direzione con la pistola in mano , loro si voltarono e videro che altri due uomini si stavano avvicinando ma non avevano per niente l'aria di essere poliziotti. A quel punto Stefano d'istinto sollevò Beatrice da terra e la prese in braccio per poi iniziare a correre di nuovo dentro all'ospedale in direzione della madre di lei. Presto Beatrice se ne andrà..
Quel pensiero si fece strada nella sua mente ma lo scacciò via continuando a correre e stringendola ancora di più a sé.

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