CAPITOLO 2

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Tornando verso casa, decido che era il momento di prendermi un altra tazza di caffè, in una piccola caffetteria, che si trovava sulla strada, in modo da poter rilassare i muscoli a causa di tutta la tensione accumulata. Mi siedo in un angolino del locale e prendo in mano il telefono per mandare un messaggio a Lucy, spiegando che non c'è il bisogno di aspettarmi fuori da scuola, e se avesse voluto poteva raggiungermi direttamente a casa.

Dopo il migliore espresso del mondo, mi alzo contro voglia non vedendo l'ora di buttarmi sul divano e fingermi morta per il resto della giornata.

Finalmente dopo essere arrivata, appoggio il mio zaino per terra, e mi butto con tutto il peso sul mio amatissimo divano, addormentandomi dopo pochi minuti fino all'arrivo della mia migliore amica, che come una forsennata stava bussando alla porta.

<< Arrivo>> grido andando ad aprire la porta, in tutta fretta.

<< Muoviti! >> ribadisce Lucy spazientita.

<< Eccomi.... eccomi >> affermo.

Neanche il tempo di entrare in casa che Lucy inizia a farmi un'interrogatorio.

<< Cosa diavolo è successo tra te e Luca? >> continua a domandarmi lei.

<< Lasciamo perdere, sappi solo che per due settimane sono in punizione >> affermo infastidendomi.

<<Perché? Alla fine ti stavi solo difendendo da quello scemo!>> esclama Lucy indignata.

<< Lo so, ma a quanto pare alla preside non frega niente, quindi mi tocca passare due settimane con quell'idiota >> ribadisco digrignando i denti.

<< Mi dispiace un sacco per te, è tutta colpa mia >> afferma Lucy affranta.

<< Non ti preoccupare, me la caverò >> rispondo poco convinta, non essendo sicura di riuscire a superare due settimane con lui. << Comunque cosa vuoi fare Lucy? >> domando

<< Quello che preferisci >> risponde lei.

Passiamo il pomeriggio a ridere e a guardare stupidi programmi per provare a risollevarmi il morale. Terminata la nostra serata, Lucy torna a casa e non avendo fame dopo essermi rimpinzata di cibo spazzatura, salgo nella mia stanza a dormire, essendo domani sicuramente una giornata impegnativa.

Il risveglio è stato sicuramente meno traumatico del giorno precedente, ma sono ancora incredula perché io Elly Crowed in punizione non ci sono mai stata. Ma come si dice, mai dire mai!

Dopo aver fatto finalmente colazione,mi incammino verso scuola trovando Lucy all'entrata con un sorriso a trentadue denti.

Almeno una di noi è felice.

<< Buongiorno Elly, pronta per oggi?>> domanda Lucy, sghignazzando.

<< Ovviamente >> ribatto storcendo il naso, ma sforzandomi a sorridere.

Alla fine ho pensato che se dovevo vivere quest'incubo valeva la pena farlo con il sorriso. Probabilmente è colpa di tutta la caffeina che ho in corpo.

Passatala mattinata tra le varie lezioni saluto Lucy promettendo di chiamarla appena uscita, incamminandomi verso l'ufficio del bidello perché io e l'idiota avevamo appuntamento alle 15.00h, ma come mi aspettavo il capitano di football oltre ad essere un'imbecille e pure un ritardatario, facendomi incavolare per bene.

Dopo averci fatto aspettare circa una quindicina di minuti, Luca Blank ha deciso di deliziarci con la sua presenza e il bidello infastidito,non volle sapere nemmeno i nostri nomi, iniziando subito a dare ordini.

<< Tu ragazzina pulisci per terra, mentre tu ragazzo ti occupi degli armadietti. >> afferma scocciato il bidello << Andrete a casa dopo aver pulito tutto per bene, se no sono guai >> continua, guardandoci per poi lasciarci da soli.

Incomincio a compiere il mio dovere, e mi metto a pulire, continuando a sentire sbuffare l'idiota, che a quanto pare ha deciso di non collaborare.

<< Devi per forza sbuffare? >> Domando alquanto irritata dal suo atteggiamento.

<< Si!- risponde Luca con tono prepotente >> Se tu piccola stupida stavi zitta, oggi pomeriggio ero a farmi Amanda al posto di pulire questi cazzo di armadietti- continua lui irritato.

<< Se fossi stata zitta? Hai incominciato tu! >> grido <<Ti consiglio anche di iniziare a fare il tuo dovere, perché non voglio passare altro tempo con te, più del necessario.>>

Luca si allontana dagli armadietti dove era poggiato, avvicinandosi con passo sicuro fermandosi davanti al mio viso. Potevo sentire il suo respiro sulla mia pelle, che era percossa da brividi, con un leggero senso di eccitazione a causa della sua vicinanza, ma cercando di rimanere il più impassibile.

Si avvina ancora di più e rimane ad un soffio dalle mie labbra,scrutandomi con i suoi occhi verdi fino a quando non gli compare sudi esse un ghigno, mentre cerco di allontanarmi.

<< Cosa stai facendo? >> domando con un filo di voce, cercando di darmi un contegno.

<< Secondo te? >> risponde continuando a guardarmi.

<< Non lo so, e non lo voglio sapere >> affermo riuscendo a scrollarmelo di dosso e con tutta la non calanche che mi rimane in corpo, riprendo a fare il mio lavoro, riuscendo ad evitarlo per il resto del tempo.

Finitala giornata di punizione cerco di svignarmela il prima possibile per fermarmi davanti all'entrata di scuola, per poter chiamare Lucy è aggiornarla su quanto accaduto. Ma con mio sgomento sento arrivare dei passi e girandomi mi ritrovo per la seconda volta ad un soffio dalle labbra di Luca, che pronunciarono una frase facendomi rimanere impalata come una scema.

<< Ascolta, vuoi un passaggio fino a casa ? >>Mi domanda Luca.

<< Ecco io.... io, credo di sì >>Affermo non sapendo cosi rispondere, rimando sorpresa di me stessa.

Perché fino a tre secondi prima il mio intento era quello di prendere ed allontanarmi il più possibile da lui.

<< Quindi lo vuoi o no il passaggio? >> Ripropone Luca alquanto irritato.

<< Si, grazie >> affermo arrossendo all'istante.

<< Nessuno lo deve venire a sapere ok? >> Dice guardandomi con circospezione

<< Assolutamente >> Rispondo.

Dopo essere salita in macchina, il viaggio fino a casa si è svolto nei silenzi più imbarazzanti, fino a quando per mia felicità, Luca decise di accendere la radio per coprire quel vuoto creatosi tra noi.

Appena arrivata davanti a casa, balzo giù dalla macchina a tutta velocità,scandendo un semplice grazie, esultando all'idea di raccontare tutto a Lucy, che appresa la notizia sarebbe svenuta dalla sorpresa.




P.s Ecco il secondo capitolo! Chiedo scusa se ci sono errori, ma appena avrò tempo li correggo.

Mi ami o mi distruggiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora