Will
Si era fortunatamente risolto tutto per il meglio, e ora avevo anche una compagna di viaggio sicuramente più simpatica di Cassandra.
Sarebbe stato sicuramente difficile proteggerla dal mondo magico ma ero piuttosto sicuro che Jess non fosse una completa idiota, d'altronde era amica di mia sorella per qualche motivo no?
Dopo la discussione avevo subito iniziato a cercare informazioni sulla mia prossima destinazione, e a quanto pare Francisco de Montejo, il conquistadores che aveva conquistato Chicén Itzá nel 1531 era anche un mago, ed era mia ferma convinzione che avesse preso lui la spada.
Con altre ricerche scoprii dalla poca corrispondenza con il figlio che la spada se l'era portata dietro fino in Spagna.
Peccato se ne perdessero le tracce dopo la sua morte nel 1553 nella nuova e nascente Madrid, c'era solo una sua lettera dove diceva "Vorrei, in questi ultimi giorni che mi rimangono, portare la spada come Trofeo alla mia maestà, peccato che la reggia non sia ancora ultimata."
La mia speranza era che la spada fosse arrivata in qualche modo a palazzo.
Ci avevo messo due giorni a trovare tutte le informazioni e stavo aspettando Jess, le avevo detto di avere Delle informazioni, speravo di partire quel giorno stesso, così di essere a casa alla peggio per il giorno dopo, domenica.
«Ehi Will»
Era Jess, entrò nella stanza sorridendomi
«Ehi Jess, tutto bene?»
«Oh si, sono molto emozionata, quindi dove andiamo?»
Stava praticamente saltellando sul posto dall'agitazione
«Ti porto a fare un giro in Spagna, a Madrid»
Lei sgranò gli occhi
«Davvero andiamo a Madrid? E quando partiamo?»
Risi piano e la guardai, era davvero euforica e sorpresa.
Le spiegai tutto quello che avevo scoperto.
«Oh capisco, il tempo di cambiarmi e prepararmi e ci sono»
La guardai interrogativo
«Hai qui dei vestiti tuoi?»
<<Oh no devo andare fino a casa, mi accompagni?>>
Annuii
«ah, avvisa che probabilmente staremo fuori a dormire»
Le feci l'occhiolino.
(Credo si stesse sciogliendo all'idea di dormire con me, ma ehi faccio questo effetto )
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Mi ero teletrasportato con lei in camera sua, aveva preso dei vestiti, si era andata a cambiare in bagno e poi era tornata riempiendo uno zaino di cose utili, tra cui del cibo rubato dalla cucina
«Ma potremo comprarlo là il cibo» Avevo sentenziato io
«Beh si, ma non si sa mai, poi io ho sempre fame»
(Ah ecco perché era amica di mia sorella, due perenni affamate)
«Va bene, quindi sei pronta?»
Lei annuì, con il teletrasporto precedente non aveva sofferto il mal di teletrasporto come Kate, prometteva bene.
Le presi la mano e scomparimmo dalla stanza per riapparire a Madrid, in una zona abbastanza isolata di un piccolo parco di quartiere.
Era un luogo perfetto per non farsi notare, ora bisognava solo cercare il palazzo Reale di Madrid, intrufolarcisi e sperare che la spada in un modo o nell'altro ci fosse davvero passata per quel palazzo, e che fosse arrivata tra le mani di Filippo II.
«È elettrizzante il tuo teletrasporto!»
Jess saltellava sul posto tutta felice, era la prima persona che reagiva bene al mio teletrasporto, molto curioso.
Risi di gusto
«Ti piace proprio eh, sei la prima che reagisce così bene, Kate di solito vomita»
Lei partì a ridere, «La grande maga Kate, in grado di generare un terremoto che può distruggere New York, vomita per un teletrasporto? Ricordamelo quando torneremo a casa, sarà divertente farglielo pesare un po'»
Ci incamminammo per le vie di Madrid, più o meno avevo capito dove fossimo atterrati, non eravamo molto distanti dal palazzo. Ad un certo punto raggiungemmo la piazza dell'armeria, Jess rimase a bocca aperta e anche io ero piuttosto colpito, vedere quel palazzo dal vivo era tutta un'altra cosa rispetto alle foto. Era davvero magnifico.
«Will è davvero fantastico, perché non l'ho scoperto prima?» le sorrisi, era una ragazza un bel po' diversa dalle solite tutte "trucco, selfie,minigonne, tacchi" e la cosa non mi dispiaceva per nulla.
«ti piace viaggiare?» le chiesi, nonostante la risposta fosse ovvia volevo esserne sicuro
«Sì, e farlo così è davvero una figata, quando torneremo a casa organizziamo un viaggio con Kate? E magari il tuo migliore amico»
Annuii sempre sorridendo «si potrebbe fare, ma temo che questa ricerca si protrarrà per un bel po', ma perchè vuoi Zach?» lei rise e mi guardo come se avessi appena mancato un'ovvietà
«Beh Zach piace a Kate è palese, e lei piace a lui» io la guardai confuso, era possibile? a Zach raramente piaceva seriamente una ragazza, ero io quello da relazione seria, lui era quello da divertimento. E poi c'era Kate, che l'unico ragazzo che aveva avuto aveva provato a tradirla e lei glielo aveva fatto rimpiangere amaramente, e da quel momento non si era mai mostrata troppo interessata a una relazione, certo apprezzava i ragazzi belli e aveva standard abbastanza alti però non avevo saputo di nessun'altra avventura. Kate e Zack, li ho sempre preso in giro a riguardo, ma mai seriamente.
«No, non lo avevo preso in considerazione, ma ne parliamo un'altra volta, ora abbiamo una fila da fare»
Detto ciò mi avviai con Jess verso la biglietteria per ritirare i biglietti che avevo comprato online, inutile dire che c'era una fila infinita anche per quelli. una volta ritirati i biglietti ci apprestammo ad entrare nel palazzo, estrassi dallo zaino un paio di occhiali da sole e me li misi, Jess mi guardò stranita.
«Mi spieghi a cosa ti servono al chiuso?» alzai gli occhiali sul capo e le feci l'occhiolino poi ne passai un paio da donna anche a lei,
«Ho fatto un saltino alla AIR e ho preso in prestito questi occhiali magici, sono legati a una magia di tracciamento, rivelano presenze magiche, tipo passaggi segreti scritte cose così, purtroppo non sono ancora riusciti a farli funzionare per rintracciare oggetti magici» lei sgranò gli occhi e se li provò
«Che figata, mi stanno anche bene. Quindi non possiamo trovare direttamente la spada? »
Io scossi la testa e salii le scale principali stando attento a ogni dettaglio rimettendomi gli occhiali «No, e da ora chiamala Tapas, non possiamo sapere chi ci sia in giro» le sussurrai all'orecchio avvicinandomi. Lei annuì e iniziammo a girare tutte le stanze facendo finta di essere dei turisti, guardavamo tutte le pareti, tutti i soffitti e pavimenti cercando ogni possibile traccia di magia.A un certo punto Jess mi chiamò «Will, è normale che io veda una sagoma umana nell'ala opposta a quella dove siamo noi?»
Io la guardai preoccupato «No Jess, vuol dire che c'è un mago e non credo che la AIR di Madrid sia in gita al palazzo Reale.» guardai anche io nella direzione che mi aveva detto lei ed effettivamente c'era una sagoma azzurrina scintillante, il colore che contraddistingueva la magia. Stavo davvero sperando che fosse un membro della AIR di Madrid.
«Che facciamo lo seguiamo? si sta muovendo verso il piano terra» mi riscossi dai miei pensieri e la guardai
«si, questo piano lo abbiamo ispezionato praticamente tutto, magari lui sa qualcosa» Jess annuì e iniziò a camminare a passo veloce verso le prime scale aperte al pubblico, io la seguii rapido. Una volta imboccate le scale iniziamoo a scendere rapidamente ma tenendo comunque un'aria da turisti, facendo sciocchi apprezzamenti sull'architettura. ( Sarei dovuto tornare a vedermelo con calma quel palazzo, era troppo bello) Arrivati al piano terra mi guardai intorno cercando la sagoma, e la ritrovai più fioca verso i giardini del palazzo. «Eccola di là, nei giardini, si sta muovendo troppo in fretta per essere uno della AIR» Jess si girò nella direzione giusta e iniziammo a camminare verso i giardini, stupendi anche quelli, a un certo punto la sagoma scomparì come inghiottita dal vuoto.
«Ma che cavolo, dove è finita?»
Jess era confusa quanto me e mi rispose subito «Cerchiamo alla sua ultima posizione, era circa là»
Ci togliemmo gli occhiali, abbandonammo l'andatura da turisti e iniziammo a correre per i viali dei giardini fino ad arrivare a un piccolo Chalet in stile tirolese, un piccolo cartello citava a chiare lettere -Chalecito de la Reina-.
«Bene qui abbiamo perso le sue tracce, dici che è li dentro?»
Guardai lo chalet e risposi a Jess «Beh, non può essere da nessun'altra parte no? entriamo senza farci vedere, vado prima io che tu sei praticamente inerme» lei annuì riluttante e mi lasciò andare avanti, aprii la porta ed entrai, l'interno era una ricostruzione di come doveva essere secoli addietro, non era molto grande, due stanze, e in nessuna delle due non c'era traccia del mago.Jess si rimise gli occhiali e inizò a guardarsi intorno «Che ci siano passaggi nelle pareti?»
La imitai e notai una cornice luminescente sul pavimento «A quanto pare non nelle pareti ma nel pavimento, chissà come faceva a conoscerla il nostro amico» mi avvicinai e toccai con una mano la cornice mentre con l'altra mi toglievo gli occhiali, sul pavimento si illuminò per una porzione rettangolare poi apparve una scritta in spagnolo, guardai Jess, sapevo leggere molte iscrizioni (tra cui quelle Maya) e sapevo molte lingue ma lo spagnolo mi mancava, era uno dei progetti per il futuro.
Guardai Jess sperando che lei seguisse i corsi di quella lingua a scuola, lei sorrise «Non sai lo spagnolo Will? per tua fortuna io sì e anche piuttosto bene» lesse la scritta sussurrando poi mi guardò «è un indovinello, recita così "In una casa ci son tre fratelli a volte son brutti e a volte son belli. Il primo non c'è perché sta uscendo, il secondo non c'è perché sta venendo, c'è solo il terzo, il più piccolo dei tre.Ma quando manca lui, nessuno degli altri due c'è." non sono mai stata molto ferrata con gli indovinelli»
Ascoltai attentamente e sorrisi, da piccolo mio papà mi faceva spesso indovinelli e io mi divertivo un mondo a risolveri, ci pensai un po' rimanendo in silenzio «Ho la risposta, i tre fratelli sono Passato Presente e Futuro, perchè senza il presente nessuno degli altri due esiste, ma il presente dura poco, quindi è il più piccolo. il futuro è infinito e sta arrivando e il passato si sta allontanando e diventa sempre più grande.»
Jess sorrise soddisfatta e tradusse la risposta in Spagnolo, non successe nulla. Provai a dire io la risposta in spagnolo imitando quello che aveva appena detto toccando la scritta con una mano. quella parte di pavimento si mosse e iniziò a indietreggiare, lasciando spazio a un tunnel buio che scendeva verso il basso con una lunga scala a pioli.
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Discrepancy
FantasyLa morte di un padre sconvolge sempre, che tu sia grande o piccolo. Ma quando la magia popola la Terra, una morte sarà di sicuro più che impressionante. Due fratelli vivono a new York e lavorano per un'associazione magica: la AIR. Diversi avveniment...