capitolo 24

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Passano alcuni secondi prima che riesca a formulare un pensiero.

"Non mi fai entrare?". Mi chiede, siamo ancora sulla porta.

"Si, accomodati, ma cosa ci fai qui?". Mi sta guardando, e sembra divertito.

"Sei molto carina, vestita cosi!". Mi guardo, e divento rossa peperone, avevo dimenticato il pigiamone.

"Mmmm...grazie, ma non hai risposto alla mia domanda!".

"Ho sentito che ne parlavi con Arianna, che eri sola, e allora....".

"Non voglio farti pena, Angelo!". L ho interrotto. Continuo. "E poi dov è la brunetta?".

"Chiariamo subito, primo non provo pena per te ma stare con te è un piacere, secondo la brunetta è partita per andare dai suoi genitori, quindi sono solo anche io!".

"La tua famiglia?".

"Sono partiti per i Caraibi, abbiamo finito con l interrogatorio?". Sta ridendo.

Mi rilasso un po, e mi tranquillizzo.

"Hai fame?". Gli chiedo, e lui annuisce  contento.

Ci spostiamo nel salone e rimane sorpreso da tutte quelle candeline, lo faccio accomodare sul divano, e vado in cucina a preparare.  Sento il suo sguardo su di me, ma continuo decisa, apparecchiando la tavola per due, tutto rossa ed oro. All improvviso parte una dolce musica natalizia cantata da Michael Buble e mi ritrovo Angelo dietro,  che con un mivimento deciso mi prende fra le sue braccia e iniziamo a ballare. Lo guardo negli occhi:

"Angelo, perché fai questo?".

"Perché lo voglio piccola...io ti voglio".

Mi stacco da lui. "Mi vuoi??? E intanto stai con lei??? Cosa vuoi davvero da me?".

"Non voglio niente e non pretendo niente, vorrei soltanto che ti godessi questo piccolo attimo di noi".

Detto questo, mi riprende fra le braccia e continuiamo a ballare. Sto bene qui, stretta nel suo abbraccio...ma so che stare cosi può farmi solo che me, quindi mi stacco da lui con la scusa del cibo sui fornelli. 

Sono le 23 e 30 quando finiamo di mangiare e siamo pieni. Ci buttiamo sul divano e guardiamo distrattamente il concerto di natale, ognuno immerso nei suoi pensieri. All improvviso lui si alza e corre alla finestra.

"Corri Reby!!!". Mi dice tutto eccitato.

Curiosa mi avvicino a lui e con mia grande gioia e sorpresa sta nevicando! Un bianco natale! Si è già formato anche uno spesso strato di neve sulla strada di 10 cm! Ho un idea, dico ad Angelo di aspettarmi e corro in camera: mi tolgo il piagiama ed indosso velocemente jeans, maglione extra e stivali. Aggiungo poi un cappellino di lana bianco. Afferro il cappotto e corro in sala. Angelo mi osserva curioso. Lo prendo per mano, felice come una bambina e lo trascino fuori casa. Fa in tempo a prendere il giubotto e lo spumante e siamo già sulla neve. Fa un freddo assurdo, ma mi lancio comunque sulla neve. Angelo mi raggiunge e iniziamo a ballare in un modo stupido,  mentre i fioccchi ci ricadono addosso. Iniziamo a tirarci le palle di neve, creando un vortice bianco intorno a noi. Sono scese in strada anche altre persone, intere famiglie con bambini, nonni e persino cani! C è un entusiasmo generale e sono tutti felici! Qualcuno,  da qualche parte ha acceso uno stereo,  e le note di "jingle bells" risuonano nell aria. Mai canzone fu più appropriata!

Corro verso Angelo e mi butto fra le sue braccia felice. Non mi importa di niente adesso, mi basta stare con lui. Lui mi sorride accogliendomi, poi guarda l orologio.

"Buon Natale, piccola".

"Buon Natale a te".

Mi alzo sulle punte dei piedi e lo bacio. Lui ricambia. Oh si...questo è il mio buon natale! 

"Devo dirti una cosa Rebecca". Mi stacco da lui, siamo ancora sulla neve.  Ha uno sguardo stanco e tirato, gli faccio cenno che può continuare.

Però prima voglio rientrare a casa, sento uno strano freddo nelle ossa.

Ci sediamo sul divano, sui giocarella con i cuscini.

"Angelo, cosa devi dirmi?". Sospira.

"Rebecca, la verità è che stasera non dovevo stare con  te...Catia mi ha detto che è incinta e io sono scappato...e sono venuto da te".

Non posso crederci. Non ho veramente parole per questo suo gesto cosi villano, e per avermi usato in questo modo. Mi alzo e vado verso la porta, la apro:

"Vai via Angelo, sparisci per sempre, vai da Catia e prenditi cura di lei, ma non cercarmi mai più..,ma più."

Si alza in silenzio, passandomi accanto, e va via. Per sempre.

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