Guild

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LOUIS

Le parole di Zayn non facevano altro che ripetersi ininterrottamente nella mia testa, come un disco rotto. Seduto su quella panchina, non ero riuscito a muovere più un muscolo, avevo fatto andare via Harry e mi ero richiuso nella mia solitudine. La voglia di stare da solo, era stata superiore anche a quella di farmi stringere e consolare da Harry. Forse a mente lucida avrei capito la ragione di quelle parole al veleno che Zayn aveva sputato fuori. C'era da aspettarsela una reazione di quella portata, da un persona ferita nell'orgoglio ma soprattutto innamorata. Ma quella non era decisamente una scusante per farmi sentire meglio. In realtà Zayn aveva ragione, su tutto. Aveva centrato in pieno la situazione: mi ero comportato da stronzo. Uno stronzo egoista. Gli avevo permesso di legarsi a me in quella maniera, per poi spezzargli il cuore. Sapevo che non ci sarebbe potuto mai essere nulla tra noi, se non un affetto profondo che aveva tutte le sembianze di una splendida amicizia. Ma lui non la voleva, lui si era innamorato, ed io egoisticamente lo avevo ferito. Ero stato egoista per tutto il tempo, c'avevo fatto l'amore pensando ad un altro, l'avevo illuso di poter costruire qualcosa di duraturo, quando ero convinto che non saremmo andati lontano. L'avevo tradito facendomi lacerare dai sensi di colpa, ma continuando a sbagliare ogni volta che mi ritrovavo Harry nello stesso metro quadrato. E lui, giustamente, mi aveva rinfacciato tutto. Aveva dato tutta la colpa a me, come era giusto che fosse. Perché se c'era un colpevole in tutta quella storia, se c'era qualcuno da condannare, quello ero sicuramente io. Avevo giocato con i sentimenti di Zayn, senza preoccuparmi di lasciarlo distrutto, avevo messo davanti i miei bisogni invece di preoccuparmi dei suoi. Avevo sempre cercato di stare bene, passando sopra alle sue emozioni. Avevo trovato delle braccia da cui farmi stringere quando la situazione con Harry precipitava, ma non mi ero reso conto fino a quel momento, di averlo calpestato ogni volta che tornavo dal mio migliore amico desiderandolo ogni santissimo momento sempre di più. Mi aveva amato sinceramente, ed ero stato ancora più meschino, quando lo avevo costretto a farmelo ripetere, senza degnarlo però di un semplice "Anch'io". Quello era stato probabilmente il momento in cui avevo toccato il fondo. Quel disastro, quella bomba ad orologeria scoppiata, aveva lasciato intorno solo distruzione. Zayn era distrutto per aver scoperto di essere stato tradito e di non essere mai stato amato. Io ero straziato dal dolore che quelle parole mi avevano causato al centro del petto, sempre più convinto di aver fatto cazzate su cazzate, e Harry era sicuramente tormentato dall'idea di vedermi allontanare di nuovo. Ma separarmi da lui era quello che realmente volevo? Dopo tutto quello che avevamo passato insieme, volevo sul serio lasciarmi tutto alle spalle come se niente fosse? La risposta era no. No, no e no. Ma non riuscivo a vedere altre alternative, ero riuscito a provocare dolore a chiunque. La mia storia con Harry non era neppure iniziata, e già aveva fatto soffrire un sacco di persone. Eppure era entrato sotto la mia pelle con una facilità disarmante. Dopo il primo bacio dato per parargli semplicemente il culo dalla sua fiamma di allora, completamente infuriata, non ero riuscito a scrollarmelo più di dosso in alcun modo. Avevo provato ad ignorarlo fallendo miseramente, avevo cercato di far ritornare il nostro rapporto come prima, mantenendo salda la nostra amicizia, ma era servito a poco, visto che non avevamo perso occasione per baciarci ancora. Ero entrato nel vortice di Harry Styles senza neppure accorgermene, cadendo più a fondo un passo alla volta, fino a ritrovarmi in faccia quella che era la dura realtà: avevo una cotta gigantesca per lui. Probabilmente era stata nascosta per tutto quel tempo solo perché non avevamo mai avuto un contatto fisico più intimo di un abbraccio, ma vivendolo, sentendolo e assaporandolo, non potevo più negare l'evidenza. Avere una cotta per Harry però, significava essere consapevole del dolore. Non era il tipo da storie serie, non era il tipo da relazione né tantomeno era un tipo che rimaneva fedele. Harry era tutto ciò che di imprevisto la vita potesse offrirmi. Diceva di volermi, lo ripeteva in continuazione, ma sarebbe durata? Oppure si sarebbe stufato dopo pochi mesi, come suo solito? Harry era il famoso salto nel vuoto che riesci a fare solo se hai coraggio da vendere. Rischiare non mi faceva di certo paura, ma l'idea di sapere già in partenza di non fare la cosa giusta, mi aveva bloccato, di nuovo. Le parole di Zayn erano state solo la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Il senso di colpa represso miracolosamente, era tornato a galla in modo incontrollabile. Eppure riuscivo a percepire oltre modo, la mancanza di Harry, nonostante fosse andato via solo da un paio d'ore. Riuscivo a sentire la mancanza del calore delle sue braccia, le sue carezze confortevoli e le sue parole di incoraggiamento sussurrate all'orecchio. Ero arrivato al punto di volerlo di nuovo con me, solo dopo poco tempo passato separati. Quelli non erano sicuramente i presupposti per ricominciare a ristabilire le distanze, anzi erano la chiara dimostrazione che non avrei potuto più farne a meno. Così mi ero arreso all'idea di lasciare le cose come venivano, senza forzature, senza vincoli inutile che tanto sapevo di non poter più rispettare. Viverci insieme poi, non sarebbe stato d'aiuto. Ritrovarselo in giro per caso, ad ogni momento della giornata, poteva solo portarmi ad accrescere il sentimento che iniziavo a provare nei suoi confronti. Ma questo lui non avrebbe dovuto capirlo. L'avrei vissuto ma avrei cercato in tutti i modi e in tutte le maniere di non innamorarmi di lui. Avrei evitato di avere il cuore spezzato quando si sarebbe stufato. Preservare la nostra amicizia era l'obiettivo a cui dovevo arrivare. Non ci sarebbero dovuti essere ostacoli, non mi sarei lasciato trasportare dai sentimenti, avrei solamente cercato di mantenere quel rapporto come una splendida amicizia che però di tanto in tanto aveva dei risvolti più che piacevoli per entrambi. Se mai mi sarei reso conto di non poter più sopportare una situazione del genere, avrei troncato tutto, ritornando semplici amici. Non innamorarsi di Harry Styles. Era quello che dovevo continuare a ripetermi in testa.

          

LIAM

Con ancora il sapore di Zayn sulle labbra, mi ero ritrovato steso sul mio letto, con gli occhi puntati al soffitto. Avevo avuto solo da qualche ora quel bacio che avevo tanto agognato nel corso di quei mesi, l'avevo sentito chiaramente sulle labbra, sulla punta della lingua, e poi ero stato catapultato nell'abisso più profondo. Avevo ceduto a quella richiesta disperata da parte di Zayn, avevo abbassato tutte le mie difese e lui si era semplicemente preso gioco di me. Mi aveva addirittura supplicato di perdonarlo per quell'errore, così aveva avuto il coraggio di chiamarlo, implorandomi di non arrabbiarmi. Non c'ero riuscito, naturalmente. La rabbia era montata pochi istanti dopo le sue parole. Mi aveva voluto vicino a lui e si era approfittato di me, facendomi intendere di voler essere baciato, e poi si era rimangiato tutto. Zayn mi aveva baciato sperando di riconoscere il sapore di Louis, sulle mie, di labbra. L'umiliazione era stata tanta, specialmente quando mi aveva confessato di essere ancora innamorato della persona che gli aveva praticamente spezzato il cuore senza farsi troppi problemi. E Zayn senza neppure rendersene conto, si era preso gioco dei miei sentimenti. Troppo accecato dal dolore e dalla sua relazione con Louis, non si era mai accorto della mia attrazione nei suoi confronti. Per questo probabilmente non aveva esitato a baciarmi. Aveva creduto di poter dimenticare Louis con un altro ragazzo, senza immischiarsi in nessun'altra relazione complicata. Invece si sbagliava. C'ero fin troppo dentro, per farmi scivolare addosso tutti i suoi comportamenti. Nel momento esatto in cui mi aveva spiegato il motivo di quel bacio, mi ero reso conto di non poter mai essere più di un amico per lui. Non mi voleva e probabilmente non mi avrebbe mai voluto. Anche adesso che la sua relazione con Louis era finita, sicuramente il suo fantasma sarebbe sempre riapparso nell'aria. Ero stato debole di nuovo, con lui riuscivo sempre ad annullarmi per il suo benessere, mettendo da parte il mio. L'avevo ascoltato per ore parlarmi della sua storia, morendo dentro ogni volta. Eppure avevo continuato ad uscirci insieme solo per poter passare del tempo con lui. Era quella l'unica cosa di cui mi ero accontentato. Ma poi lui aveva rovinato tutto. Con quel bacio aveva mandato a puttane tutti i miei buoni propositi di mantenere il nostro rapporto di amicizia. Mi ero lasciato trasportare, e lui non poteva non essersene accorto. Non poteva non aver notato la delusione nei miei occhi quando si era staccato, pentendosi. Zayn non meritava nemmeno un briciolo del mio affetto più sincero, non meritava le mie lacrime, non meritava il mio perdono. Era stato solo uno stronzo. Eppure il ricordo delle sue labbra premute sulle mie, confondeva tutto. Perché mi era sembrato dannatamente giusto. Era stato una sensazione inspiegabile, che mi aveva fatto rivoltare lo stomaco. Zayn non era mai riuscito a guardare oltre il suo naso, non si era reso conto, che la vita gli stava mettendo davanti un'alternativa a Louis. E quell'alternativa potevo essere io. L'avrei amato col tempo, come meritava. Lui si sarebbe innamorato di me, e saremmo stati perfetti insieme. Invece non riusciva a staccarsi dal suo ex ragazzo che non aveva fatto altro che ferirlo.

Il tempo passato tra quelle quattro mura della mia camera, mi era sembrato decisamente troppo, soprattutto perché Zayn non meritava il mio dolore. Mi ero ritrovato così, dopo poco più di un'ora, nel bagno di un locale con un ragazzo addosso, di cui non ricordavo nemmeno il nome. Mentre sentivo la sua mano scivolare su e giù lungo la mia erezione, gli occhi che avevo davanti non erano di certo quelli di quel ragazzo, che era stato troppo facile avvicinare. Voltandolo con il petto lungo le mattonelle fredde del bagno in cui eravamo chiusi, l'avevo penetrato, dopo averlo preparato appena, senza nessuna preoccupazione di fargli male. In quel momento l'unico bisogno che sentivo era quello di sfogarmi, scopare con uno sconosciuto che non avrei più rivisto, sembrava la soluzione migliore. Nonostante la certezza che fosse del sesso occasionale, sentirlo implorare di andare più veloce e di toccarlo, sentirlo così preso da quello che era anche solo il mio corpo, mi aveva fatto rendere conto che meritavo una persona che mi volesse alla stessa maniera in cui la volevo io. Zayn non rientrava di certo in quella categoria. Venirgli dentro era stata la liberazione finale. La consapevolezza di aver fatto una cazzata però, mi aveva colpito e raggelato quando, estraendo il cellulare dalla tasca dei pantaloni, Zayn continuava a chiamare imperterrito.

Love will conquer all - Larry StylinsonWhere stories live. Discover now