Le giornate passano e la mia vita si fa sempre più impegnata... e bella. Se prima mi svegliavo con la voglia di vivere di uno scaldabagno, adesso la mattina sorrido come una pazza appena apro gli occhi. E il merito non c'è bisogno di specificare di chi sia.
Ormai Daniel è entrato a far parte della mia quotidianità... Marie se inizialmente si era mostrata titubante nei suoi confronti, adesso sembra sorridere e si gode le mie facce da pesce lesso insieme a mia sorella. L'unico all'oscuro è mio padre.
E deve rimanere tale.
Madison invece mi ha sorpreso ancora una volta, pregandomi di portarla più volte ad un'altra festa nei locali che frequentano Joe e Daniel... ovviamente mi sono fatta raccontare nei minimi dettagli cosa hanno fatto lei e Joe quella sera. Ovvero se Joe ci ha provato spudoratamente nel riportarla a casa, ma a quanto dice lei si è comportato da ''vero gentiluomo'' certo.
L'unica ad essere all'oscuro di tutto è Candice... vorrei dirglielo, vorrei renderla partecipe. Ma ho il terrore che non sappia capirmi, che con la sua frivolezza e superficialità inizi una storia infinita, senza darmi tregua. Devo solo aspettare il momento giusto e anche lei potrà conoscere Daniel.
E Daniel? Beh, Daniel illumina le mie giornate. Riesce sempre a trovare il modo per farmi ridere, divertire e sospirare. E dio, come sa farmi sospirare lui non ci riesce nessuno.
Ci siamo visti sempre, ad ogni minuto disponibile dell'uno o dell'altro scambiandoci baci veloci alla locanda o mentre si esibiva... sono una pessima figlia se dicessi che l'ho fatto tornare a casa mia di nascosto almeno altre quattro volte? Per poi farlo uscire di casa di nascosto?
E sono altrettanto una pessima figlia se pur di stare a casa sua ho inventato così tante bugie a mio padre da non ricordarmene nemmeno mezza? Probabilmente.
È solo che è più forte di me. con lui sembra tutto più bello.
Certo, iniziamo a conoscerci sempre di più... direi che tra le sue caratteristiche oltre ad essere uno che ci sa fare con le ragazze, aggiungerei anche essere un grande stronzo.
E testardo.
Lui dice che sono testarda e viziata. Beh, siamo pari. Io voglio avere ragione, lui anche... abbiamo discusso un paio di volte ma è del tutto normale visto che ci frequentiamo da un bel po'.
Siamo andati al cinema, a mangiare fuori e poi.. poi abbiamo fatto tanto, tantissimo sesso. Credo di averlo fatto in ogni punto possibile di casa sua.
Al momento sto bussando alla sua porta e un secondo dopo viene ad aprirmi ''ciao dolcezza'' mi tira dentro prima che possa rispondergli, per poi chiudere la porta e baciarmi stringendomi ad essa.
E non mi da un bacetto casto, anzi... tanto che quando si stacca, sono costretta a riprendere fiato.
''mi piace questo modo di accogliermi'' ride ''immaginavo. Ero indeciso se accoglierti nudo o così... poi ho deciso di fare la persona per bene'' rido mostrandogli i due film noleggiati ''ecco, ho preso questi per stasera. E questo'' gli porgo la bottiglia di vino che prende tra le mani ''vada per il vino, ma ti avevo detto di prendere due film horror non due film comici'' indico i dvd ''sono horror'' alza un sopracciglio ''abbiamo un concetto diverso di horror'' roteo gli occhi per poi salutare Spike che mi accoglie scodinzolando come un pazzo ''allora dimmi, cosa offre la casa stasera?'' mi tolgo la giacca per poi guardarlo.
E da come osserva il mio vestito, capisco che l'ha riconosciuto... si schiarisce la voce mentre noto il suo sguardo cambiare ''sono più che sicuro che quello sia il vestito che mi ha costretto a farmi un paio di docce fredde'' annuisco accarezzando il vestito nero che indossavo la prima sera che venni qua. Ero fradicia ed infreddolita. Oltre che impaurita. Adesso è la mia oasi di pace.
''immaginavo ti fosse rimasto impresso'' ''non so cosa mi trattenne quella sera dal baciarti e scoparti sopra il tavolo'' lo bacio mentre la sua mano stringe il mio sedere mentre con l'altra mi accarezza un fianco ''ok Daniel, dobbiamo mangiare'' lui mi guarda corrucciato ''cosa stavamo dicendo?'' ''cosa mi hai preparato di buono?'' chiedo divertita ''della calda e buonissima pizza'' lo dice come se fosse qualcosa di sconcio, facendomi arrossire.
''hai cucinato della pizza?'' chiedo impressionata ''no, realmente l'ho ord...'' lo smetto di ascoltare perché il mio sguardo viene attirato da un portachiavi rosa sopra il mobile che sta davanti al divano.
Mi avvicino cercando di capire quando mai io abbia avuto un portachiavi di peluche... o meglio, è semplicemente un'enorme palla di pelo sintetica. Rosa.
Me la rigiro tra le mani, ragionando tra me e me. questo non è mia.
E so già di chi è.
Come sapevo già di chi fossero i due paia di guanti di lana bianchi, trovati in camera di Daniel la settimana scorsa.
Lo guardo anche perché lui ha smesso di parlare ''mi stai ascoltando?'' mi domanda, mentre lancia uno sguardo veloce al portachiavi che ho in mano... chiamatelo sesto senso femminile. Chiamatelo paranoia o semplicemente ''non sono scema'', ma qua c'è qualcosa che non mi torna. Qualcosa che lui non mi dice e che sono sicura non mi piacerà per nulla.
''di chi è questo portachiavi?'' domando casualmente alzandoglielo ad altezza occhi... lui stringe le labbra ''è di Nima'' sento il fastidio farsi strada dentro di me ''ah. È di Nima? Carino. Come erano carini i guanti bianchi che aveva dimenticato a casa tua la settimana scorsa'' sbuffa ''e dai Camille, non iniziare'' lancio il portachiavi sul tavolo da pranzo ''non sto iniziando un bel niente. Ti ho semplicemente fatto una domanda a cui tu dai sempre la solita dannata risposta. è di Nima'' ''sent..'' ''mi sorge solo un dubbio. Perché Nima lascia sempre oggetti in giro per casa tua, mentre Joe e Janette no?'' mi guarda come se fossi matta ''perché loro sono delle persone precise e affidabili?'' ''ah sì? o forse perché viene a trovarti molto più spesso di loro. E sinceramente devo capire come ci sono finiti in camera da letto i suoi guanti'' dico cercando di calmarmi e non dare di matto mentre immagini di lui e Nima nudi si sovrappongono sulla mia testa.
''Che accidenti stai insinuando?'' sbotta guardandomi male ed io lo guardo ancora peggio ''niente. Non sto insinuando un bel niente. ok? Giusto ieri ho ritrovato in camera mia una sciarpa di Eliot. Fortuna che gliel'ho riportata'' mi fulmina ''controlla.. controlla quella cazzo di lingua e ciò che fai uscire dalla bocca'' rido come un'isterica ''che ci sarebbe di male?'' ''ci sarebbe di male una persona in meno a questo mondo. E il suo nome è Eliot idiota Cooper'' ''ma se neanche lo conosci'' dico incredula ''vado ad istinto'' sbotta sarcastico e con una faccia da schiaffi.
Sospiro ''tanto hai sempre ragione tu, no? Nima lo sai di noi due?'' gli chiedo a brucia pelo e lui si irrigidisce, guardandomi per alcuni istanti di troppo dove io mi sento morire dentro.
''ti ho chiesto se Nima sa di noi due...'' sussurro cercando di mantenere la calma ''lei... io... Camille ascolta... se lo immagina, ma è una situazione complicata... non mi ha mai chiesto niente e... e non ho mai avuto il motivo di dirglielo'' annuisco fulminando ''sa o no di noi due?'' attendo una risposta che finalmente arriva ''no. Se lo immagina ma io non le ho detto niente'' scoppio in una risata isterica ''bene, perfetto...'' vado a grandi passi verso la mia giacca, che indosso per poi recuperare la mia borsa ''me ne vado, di stare qua a farmi prendere in giro proprio non ne ho voglia'' si frappone fra me e la porta ''Camille dove stai andando? La tua è una reazione esagerata'' sbotta ed io mi trattengo dal dargli un cazzotto ''certo. Come no. Ci scopi ancora?'' scuote la testa ''no, non... che cazzo stai dicendo? Certo che no'' faccio per uscire ma lui mi ferma costringendomi a guardarlo ''ti prego, non andartene. Stai creando un film mentale sulla tua testa... non so come dimostrarti che non c'è niente di cui tu ti debba preoccupare. Io voglio te... lei, lei è solo una persona con un po' di problemi. È una situazione molto delicata... ma non devi temerla. Perché io voglio solo e soltanto te. L'unica ragazza che mi fa impazzire a letto sei tu e lo sai'' ''sai usare molto bene le parole Daniel'' mi fa un mezzo sorriso ''mi piace quando fai la gelosa. Ma non se questo deve portarti a star male o a crearti situazioni assurde sulla tua testa'' decido di credergli. Ancora questa volta.
Anche perché il bisogno di stare accanto a lui è più forte delle domande che si accavallano sulla mia testa,sempre più pressanti e che necessitano una risposta.
Decido di ingollare il boccone amaro e credergli... voglio dire, forse sono solo paranoie inutili e insensate no? Forse realmente è tutto sulla mia testa.
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Promettimi che sarà per sempre
RomanceCamille è una ragazza di vent'anni, figlia di un importante politico ed imprenditore della città di New Orleans... è viziata ed abituata ad ottenere tutto. Anche se in realtà, la sua vita sembra andare a rotoli dopo il disastroso incidente che le po...