Capitolo 4 - A corte

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Fine marzo, 1780

- Verseshire House-

Ci vollero due settimane per acquistare tutto l'occorrente per andare a corte, chiamare dei paggi e delle domestiche in più.

Mi osservai per l'ultima volta allo specchio cercando qualche possibile cambiamento da quando Dana mi aveva veduta. Era trascorsi cinque mesi dall'ultima visita e mi mancava come se fosse appena andata via.

"Mi chiedo se sia al corrente di questo contratto" mi ritrovai a pensare, lisciando il corpetto. "Spero di trovare in lei un'alleata."

Avevo scelto per il viaggio un abito azzurro con maniche lunghe e colletto alto e un cappellino abbinato.

«Milady, vi stanno aspettando» avvisò Anne, aprendo la porta della mia camera. Non era vestita per l'occorrenza poiché avrebbe atteso qui il nostro incontro. «Sapete che il viaggio durerà quasi due giorni. Meglio affrettarsi.»

Alzai l'orlo della gonna e indicai le scarpe con il tacco. «Non posso di certo correre con queste.»

«Sentirete vostro padre urlare fino a qui allora» ribatté.

«Non credo abbia molta voce al momento. Odia alzarsi così presto.»

La sentii borbottare che le sette del mattino non era per niente presto, almeno non per i domestici ma non risposi.

Scesi con molta attenzione lo scalone e uscii sul cortile esterno dove la carrozza e un piccolo manipolo di soldati stavano aspettando. Ebbi a malapena il tempo di sistemarmi all'interno che quella partì in tutta fretta facendomi urtare il capo al soffitto.

Mia madre non amava viaggiare in carrozza e, quando ritrovò la sua solita parlantina, avevamo lasciato Mahoran da qualche ora, diretti a sud verso il Bedfordshire. «Sono così emozionata. Chissà che abiti indosserà la regina!»

«Suvvia Marissa. Ci sono cose più importanti» intervenne mio padre. «Dobbiamo sperare nell'assenso del re, altrimenti...»

«Sua Maestà darà certamente l'approvazione. Dowen ci ha rassicurato. E poi abbiamo sempre lord Charmois dalla nostra parte. Egli fa parte della cerchia reale.»

Lui convenne. «Dana è stata fortunata a incontrare quel giovane.»

Strinsi i denti e guardai il paesaggio dal finestrino. «Lei si è sposata per amore.»

Fu come aver parlato al vento perché lady Verseshire cambiò discorso e, sistemandosi la veletta del cappello, mi chiese: «Ricordi l'ultima volta che andammo a corte?»

Scossi la testa.

«Era troppo piccola, Marissa. Stava nelle nostre stanze con Anne. Dovrebbe essere stato il primo anno di servizio di quella donna» rifletté il conte.

«Ne rimarrai affascinata, cara. La folla che si accalca nelle stanze per vedere il re e la regina, i vestiti preziosi della corte, perfino i tappeti assomigliano ad arazzi...»

Ma il mio pensiero era tutt'altro. «Non vedo l'ora di vedere Dana. È stata così impegnata in questi mesi che non è più tornata a farci visita.»

«È una delle dame della regina. Non può scegliere quando allontanarsi» rispose lei con un tono saccente e, detto ciò, estrasse un libro dalla sua borsetta che teneva sempre sotto al sedile.

«E ricordiamoci che ha anche un marito» mormorò mio padre, sistemandosi meglio sul sedile. «Partire così presto...se non fosse stato necessario...Svegliatemi quando saremmo giunti a Woburn Abbey.»

Poco dopo sentii il suo respiro profondo e regolare. Erano le sette del mattino

«Madre, che cosa avverrà una volta giunti a Londra?»

Intrigo a CorteWhere stories live. Discover now