Mi chiedo perché.
È normale sentirsi così?
Mi sento così fuori da questa vita. Come se in fondo nulla mi appartenesse. Come se faticassi a sentirmi viva. Con le poche persone con cui riesco a sentire qualcosa è sempre un casino. Perché? Perché è così difficile?
Non più la forza nemmeno di arrabbiarmi. Non pensavo che lo avrei mai detto, ma stavo meglio quando avevo le crisi isteriche. Quando esplodevo. Per lo meno reagivo ora mi limito ad esistere. La mia mente arranca è non vive. Sono apatica e ho bisogno di emozioni. E tu sei ciò che più ci assomiglia.
Perché non riesco semplicemente a starti accanto? Perché rovino tutto? E perché, se non lo faccio o paura di farlo?
Perché? Perché provo cose sbagliate? Perché nei momenti sbagliati?
Ogni giorno mi chiedo se riuscirò a trattenermi. Se avrò abbastanza autocontrollo.
Ogni volta che mi scrivi mi fai bene. Ogni volta che mi guardi mi fai bene. Poi mi sento in colpa. Perché nella mia mente mi lamento, perché ci metti tanto a rispondere.
So che non ho il diritto di pretendere nulla, che tu potresti benissimo non rispondere.
Lentamente capisco, che per quanto le persone mi dicano di lasciarti stare. Di darti i tuoi spazi. Di lasciarti perdere, perché sei complicata o perché hai bisogno di voltare pagina. Io non posso farcela. Io ci provo. Ma torno sempre. Perché mi fai stare bene. Perché quando siamo io e te, tutto è magia. Ma ci sono gli altri. Ci sono sempre gli altri.
E noi?
Tu con lei. Io qui a scrivere come una cretina, all'una di notte, su come ti ho allontanata dalla mia vita.
STAI LEGGENDO
Dear You. |This is not a story|
PoetrySe siete qui per un romanzo, non è ciò che avrete. Questo è un rifugio, per tutti. Soprattutto per me. Un modo per conoscere qualcuno che è come voi. Pronti per entrare nella vita della ragazza più complicata che abbiate mai conosciuto?