12: Gli occhi di pietra

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Si alzò e osservò il cielo, ormai pieno di nuvole. Sentiva ancora il profumo dei gigli e per toglierlo si bagnò con l'acqua del fiume, vicino alla faccia, e ne bevve un po'. "Ah! Eccoti finalmente!". Melly arrivò correndo. "Ho una cosa da dirti! Ho visto un bambino e mi ha dato questa chiave. Ha scritto sul terreno CHIAVE FINALE, ma non capisco cosa significa". Melly porse a Janin una chiave d'oro con incise due lettere d'argento, la M e la A. Janin la infilò nella tracolla e disse: "Io ho scoperto che l'anziano aiutante della strega è semplicemente il vecchio Saggio. Nel diario della strega c'è una formula che permette di creare un profumo che dà la possibilità di scoprire una verità nascosta. Purtroppo, i gigli che permettono di crearlo nascono ogni 100 anni e quelli che ho usato erano gli ultimi". Appena finito di parlare un lampo squarciò il cielo. Era un lampo strano, perché il tempo era buono e il suo colore era rosso invece che giallo. Infatti da quel lampo apparve l'anziano aiutante, nonché il grande Saggio, che guardandole urlò: "Sorpresa! Venite qui!". Janin e Melly si misero a correre, guardando indietro, verso il grande Saggio che le inseguiva senza fermarsi. "Separiamoci", propose Melly, "così l'anziano, il grande Saggio, si distrarrà e una di noi non verrà più inseguita." Così le due si trovarono su due strade completamente diverse. Il grande Saggio non si fermò, ma seguì Melly, così Janin non fu più inseguita. Però continuò a correre senza fermarsi, finché non vide un muro con due occhi neri disegnati sopra, come quelli visti in sogno. E mentre  con il fiatone guardava i due occhi, questi diventarono azzurro cielo e cominciarono a tremare. Si chiusero e si riaprirono e poi uscì un fumo nero che la fece tossire più volte fino a che in mezzo a quel fumo si sentì la risata della strega: "Credevi di riuscire a fermarmi? Ah! Ah! ah!" Janin si mise a correre, ma la strega tirò fuori dal mantello la stella, che aveva usato per chiamare tutti gli abitanti intorno al pozzo. Quindi Janin, nonostante cercasse di continuare a correre, fu trascinata vicino alla strega, fino a cadere a terra. Aveva in mano il sacchetto rosso fuoco, che si aprì sparpagliando la polverina a terra: "No!" gridò Janin vedendo la polvere cadere a terra. "Ah! Ah! Ah!", rise la strega pronta a prendere la voce di Janin. Mentre la strega rideva, Janin riuscì a prendere lo scettro di Miokhi e provò a sparare alla strega. Questa schivò il raggio che colpì gli occhi di pietra. "Nooooo!" L'urlo della strega rimbombò intorno a Janin che ancora a terra vide gli occhi di pietra sgretolarsi. " Me la pagherai!" urlò la strega diventando trasparente fino a sparire, lasciando a terra Janin impaurita e tremante.

Melly arrivò da dietro un albero e le corse vicino, la aiutò ad alzarsi e la abbracciò: "La...strega... è... scomparsa...", disse Janin continuando ad abbracciare l'amica. "Il grande Saggio, mentre mi inseguiva, è caduto nel laghetto... e non sapeva nuotare!".

Le due ragazze si guardarono e cominciarono a gridare di gioia: "Abbiamo vinto! Siamo libere! abbiamo vinto!".

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