Capitolo 6.

1K 55 0
                                    

Mi svegliai di soprassalto e mi girai nel letto.
Nel letto. Non sapevo neanche come ci ero arrivata.
Notai Nicole seduta sul suo letto e tentai di alzarmi. La testa mi pulsava e sbuffai consapovole che la colpa fosse solo ed unicamente mia.

'Ben svegliata!' Parlò con un volume di voce troppo alto per i miei gusti così la intimai di abbassare la voce.
'Dico ma ti sei bevuta il cervello?' Mi chiese porgendomi un bicchiere con un'aspirina.
'Grazie e comunque ho bevuto solo qualcosa tanto per non stavo così male quando sono arrivata, anzi spero di non aver fatto rumore quando sono tornata, non ricordo neanche come sono salita.'
Nicole mi guardò e scoppiò a ridere prendendosi letteralmente gioco di me.
'Non hai fatto alcun rumore, ti ha portato su Filippo' E continuò a ridere sguaiatamente. Notai solo in quel momento di avere ancora i vestiti della sera prima addosso, tranne il cappotto e il berretto.
'Che vuol dire Filippo?Ma perché c'entra sempre lui?' Sbraitai decisamente innervosita, dopo che Angelo aveva insinuato quella cosa non mi capacitavo più di niente.

'Ma chi è che urla? Siete pazze?'
Dalla porta entrò tutta la comitiva, Lauren, Emma, Einar e Simone, tranne il diretto interessato.
'Daphne si è svegliata da pazza!' Si giustificò Nicole ridendo ancora. Ora giuro le lancio qualcosa.

'Come ti senti?' Mi domandò Simone e io lo guardai male, non ero mica malata.
'Non sono una malata terminale, ho solo un po' di mal di testa.'
'Non sei una malata terminale ma se Filippo non ti avesse trovata di sotto saresti rimasta a dormire li davanti a tutti.' Mi rimproverò Simone ed io mi coprì la faccia con le mani per l'imbarazzo.
'Non nominatelo che prima per poco non mi uccideva!' Esordì Nicole urlando e io giurai a me stessa di dover cambiare amicizie.

'Ma che problema avete tu e Filippo?Bah' Sussurrò Einar sperando che non lo sentissi, ma lo sentii benissimo.
'Io non ho nessun problema Ein solo ogni volta c'è sempre di mezzo lui, sono stanca insomma anche Angelo, fatela finita.' Mi guardarono tutti curiosi e io maledì la mia lingua lunga.
'Questa volta c'entra, but cosa ha detto Angelo?' Domandò Emma ed io sospirai.
'Pensa che nella mia testa ci sia Filippo.' Sbuffai ed un guizzo particolare passò negli occhi di Einar.
'E?' Domandò Lauren e sbuffai.
'E abbiamo interrotto la nostra conoscenza.'
In quel momento nella stanza entrò Irama, che tempismo. Ci guardammo ma non disse nulla. Tre secondi dopo la mia frase un urlo generale partì dalle tre pazze presenti nella stanza e mi tappai le orecchie.

'Dimmi che non è vero e non te lo sei fatto scappare veramente.' Biascicò Nicole presa dal panico.
Filippo nel frattempo si era seduto sul letto affianco a Simone, e ascoltava interessato.
Non dissi niente, non avevo voglia di alimentare nessuno pettegolezzo.
'Daphne sei pazza! Angelo è un bellissimo e bravissimo ballerino!' Sottolineò Lauren scioccata.
'Lo so anche io, ma non sono quella giusta per lui probabilmente' Annaspai, tutta quella situazione mi creava panico, non era colpa mia se ero così sbagliata. Simone si accorse del mio momento di defaillance e accarezzò la schiena piano.

'Grazie comunque per avermi portato su' Dissi voltandomi verso Filippo.
'Mi devi una schiena nuova'
'Sei odioso, non te l'ho chiesto io di farlo.' Sbuffai, questo battutine del cavolo mi irritavano più di ogni altra cosa.
'E tu sei una palla al piede, devo sempre venire a salvarti.' Sbuffò lui e ci guardammo con aria di sfida. Ci alzammo in contemporanea mettendoci davanti l'uno all'altra come se volessimo iniziare una rissa.
'Sei insopportabile.' Continuai
'Tu sei antipatica e canti male.'
'Tu sei stonato.'
'Potrei riprendermi il berretto e rovinarti tutti gli outfit.' Lo minacciai e lui sbarrò gli occhi.
'Non oseresti.'
Ci guardammo ancora e poi entrambi ce ne andammo nelle direzioni opposte, lui fuori dalla camera ed io nel bagno.

Un mormorio particolare si alzò in camera ma non ci badai e mi fiondai sotto la doccia.

----

Io e Filippo non ci parlavamo da quella mattina, ed erano passati tre giorni. Mi ritrovai sui divanetti dell'hotel con Emma, mentre spettegolavamo un po'.
'Perché non vi parlate?' Domandò notando Filippo e Simone che fumavano fuori.
'Perché ha 5 anni!'
'Lui..'
'Emma ti ho sentito!' Per tutta risposta sentì un versetto divertito e decisi di punzecchiarla.
'Insomma, vedi che lo so che tu e Simone vi siete baciati!' Abbozzai per prenderla in giro, ma la sua reazione mi lasciò completamente spiazzata.
'Shit, come lo hai saputo?' Domandò diventando rossa, e pensai che fosse adorabile.
'Quindi è vero?Cosa?Io l'ho detto per scherzare, o mio dio perché non me lo avete detto!' Quasi urlai e lei mi fece cenno di stare tranquilla.
'Non siamo ancora sicuri e non volevamo dirlo a tutti' Mi spiegò e la capì, d'altronde se fossi stata nei suoi panni avrei voluto lo stesso, e avevo provato a fare lo stesso con Angelo.
Però non mi aspettavo che Simone mantenesse il segreto anche con me, insomma ci conoscevamo da quando eravamo piccoli, ero praticamente la sua migliore amica, e non me lo aveva detto.
Sbuffai, e dopo sorrisi comunque. Non potevo prendermela perché non riguardava me e poi ero così contenta per il mio blondie finalmente.
'Quando è successo?' Domandai affamata di dettagli ed Emma iniziò a raccontare.

'Quel sabato sera, quando tu non sei tornata a casa, Simone era particolarmente agitato. Filippo ed Einar avevano provato a tranquillizzarlo ma nulla. Aveva para ti succedesse qualcosa, ma sapeva che non poteva venire a prenderti perché te la saresti presa e ha passato la serata fuori in veranda.
L'ho raggiunto ad una certa ora, tu non eri ancora tornata e lui stava fumando. Mi sono seduta affianco a lui sulla panchina e sono stata in silenzio.
'Sono così in paranoia, quando Daphne si chiude in stessa ho sempre paura che possa fare qualcosa di sbagliato.' Mi aveva spiegato e gli avevo appoggiato una mano sul ginocchio per calmarlo.
'Quando Daphne parla tanto e all'improvviso non parla più o quando sparisce mi preoccupo, è come una sorella per me, e da quando è arrivato Filippo sta sempre così sulle sue.'
Allora gli ho chiesto se pensasse che fosse lui il motivo dei tuoi comportamenti.
'Anche. So che è stress per le esibizioni, per il fatto delle emozioni, è sempre così chiusa, se qualcosa non va non lo dice mai. Ha sempre paura di mostrarsi debole agli occhi degli altri per paura di essere ferita. Poi la questione di Angelo, lui è così il suo tipo ma al tempo stesso non credo sia quello che le serve ora.' Si è passato una mano tra i capelli esasperato e ha messo la sua mano sopra la mia, allora gli ho chiesto cosa servisse a lui in quel momento. Ci siamo guardati con un'intensità che i nostri occhi hanno parlato, non avevamo bisogno di dire altro. Simone si è avvicinato, mi sono avvicinata anche io e ci siamo baciati.'

Quando Emma finì di raccontarmi per filo e per segno, mi ritrovai in un mare di lacrime, per lei e Simone, ma anche perché avevo capito quanto fossi stata egoista nel pensare solo a me stessa e non a come potesse stare lui che era così legato a me.

'Sono stata egoista Emmina' Tirai su col naso e lei mi abbracciò.

'Alla fine sono riuscita a convincerlo a farlo tornare su, e quando poco tempo dopo Filippo è arrivato con te tra le braccia abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo.'
Continuai a singhiozzare e anche gli occhi di Emma si fecero lucidi.
Simone e Filippo rientrarono proprio in quel momento ed io mi fiondai addosso al mio blondie.
'Sono stata così egoista mi dispiace tanto.' Simone si limitò ad abbracciarmi e ad accarezzarmi i capelli. Notai con lo sguardo Filippo visibilmente a disagio e i miei occhi pieni di lacrime si scontrarono con i suoi. Mi separai da Simone e mi asciugai gli occhi con le mani.
'Suppongo che la mia pupellina ti abbia detto tutto' Sentenziò sedendosi vicino ad Emma e mettendo un braccio intorno alle sue spalle.
Annuì sorridendo sognante guardando i miei due prediletti felici.
'Abbastanza emozioni per stasera, forza andiamo a dormire.' Sentenziò Simone ed annuimmo.

'Vi raggiungo tra poco.' Sussurrò Filippo, e stavamo per andarcene quando mi fermò.
'Resta per favore.' Gli altri due se ne andarono e noi restammo lì.
'Volevo solo scusarmi con te per le mie battutine.' Abbozzò in imbarazzo, stava mettendo sul serio da parte l'orgoglio ed ero davvero sopresa.
'E non penso davvero quelle cose di te.'
'Neanche io le penso Filippo.' Ci guardammo come se il tempo si fosse fermato. Nessun rumore intorno a noi, solo silenzio e i nostri sguardi.
Eravamo fermi e ci guardavamo come se non avessimo bisogno di altro.

'Ed è sempre un piacere salvarti.' Sussurrò interrompendo il contatto visivo, sorrisi istintivamente e di comune accordo andammo a dormire, con il cuore un po' più leggero o un po' più pesante.

----------
capitolo di passaggio, nel prossimo vedremo la sfida di Irama
finalmente i biemma arrivano
e Daphne e Filippo?
enjoy!

Nessun grado di separazione [Irama Plume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora