L'aereo è appena atterrato e sono agitato come non mai.
Mi sto avventurando solo e all'insaputa di tutti in una città sconosciuta a cercare il bar che la "stronza della mia ex", che non ho mai dimenticato, ha aperto con il suo fidanzato.
Mi sono proprio infilato in un bel pasticcio, confido solo nel mio istinto, speriamo che non mi deluda.Ad Alex ho comunicato che per un paio di giorni sarei stato irraggiungibile per questioni lavorative e lei non ha fatto domande, non so se per fiducia o rassegnazione. Mi fa male mentirle, ma ormai sono qui e devo andare fino in fondo.
Noleggio una macchina e seguo il navigatore, direzione Valentine.
Guido per circa mezz'ora prima che il paesaggio diventi familiare, la signorina ha scelto un poccolo paese di provincia che si affaccia sul mare, per la sua nuova vita.
Bellissimo, niente da dire, ma non proprio comodo da raggiungere.Ricordo bene l' estate che lo visitai insieme a lei, trascorremmo qui la nostra prima vacanza.
È il paese natale di sua madre, la quale ha trasmesso alla figlia l' amore incondizionato per questo posto. Mentre stavamo insieme mi ripeteva continuamente che avrebbe voluto trasferirsi un giorno, che solo qui si sentiva veramente a casa.
Ovviamente io ne soffrivo inerme, un altro silenzio aggiunto alla lista di cose non dette, che accatastate l' una sull' altra alla fine mi allontanatono da lei.
Avevo il terrore che quel giorno prima o poi arrivasse e scegliesse di andare via da me, di abbandonarmi a favore del suo sogno di trovare altrove la sua strada.Arrivo in centro e chiedo un po' in giro.
Sono fortunato e la seconda persona che fermo mi indica dove si trova il bar.
In un paio di minuti lo raggiungo e parcheggio di fronte senza dare nell' occhio, senza attirare attenzioni indesiderate che possano farmi scoprire.
Guardo all'interno con lo specchietto retrovisore e la vedo dietro al bancone semicircolare del bar rivestito di piccoli mattonelle rossastre.
Indossa splendidamente un vestitino nero che le scende morbido sulle sue curve generose abbinate a degli stivaletti color cammello, il tutto ad enfatizzare una bellezza che mozza il fiato e secca le fauci, ma c' è gia chi si sta godendo da vicino tale spettacolo.Non é da sola, c' é un ragazzo dietro di lei, presumo il suo, che le stringe avidamente le braccia intorno alla vita in un modo così intimo, che istiga la mia gelosia.
Mi impongo di mantenere il controllo, respiro profondamente e attendo di poter cogliere la prima opportunità per potermi avvicinare, non dovrei nemmeno provarle certe cose."Spero di aver modo di avere un incontro a tu per tu, senza terzi incomodi".
Passano i minuti e finalmente sembra succedere qualcosa, esce da sola dirigendosi verso quella che penso essere la sua macchina e sale a bordo.
Metto in moto e la seguo.
Mi sento un po' a disagio, ma potrebbe essere l'unica occasione di avere un faccia a faccia.
Guidiamo fino ad un supermercato dove si ferma e scende.
Posteggio l'auto lontano dalla sua per evitare di essere scoperto, aspetto qualche istante ed entro determinato.
Ci siamo.La cerco tra gli scaffali e finalmente la trovo nel reparto ortofrutta.
Mi avvicino piano sperando che non mi noti e mantenere l' effetto sorpresa."Ho bisogno urgentemente di parlarti Valentine" le sussurro da dietro nell' orecchio.
Lei si gira lentamente con un'espressione incredula di chi pensa di essere impazzita stampata in volto.
Quando finalmente appoggia lo sguardo su di me dischiude le labbra per dire qualcosa, ma le sua gambe si afflosciano su se stesse e crolla addosso alle cassette di verdura.

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Il Filo Rosso Del Destino
RomanceValentine è un tipo con un carattere spinoso, poche sono le persone che riescono a starle vicino, rendendo la sua vita sentimentale una continua battaglia. Si fida troppo e anche se nella vita ha patito la malvagità altrui, dona sempre tutta se stes...