L'ennesima avventura (parte2)

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POV REGINA
Di sicuro avevo capito male, non potevano esserci altre spiegazioni. Calma Regina, continuavo a dire tra me e me, vedrai che sarà stato solamente un piccolo malinteso:
- Come scusa? - le dissi cercando miseramente di non far vedere il panico dentro i miei occhi. Non mi rispose, si limitò a scostare il lungo vestito che portava facendomi apprendere con mano la pura e assoluta verità: aveva appena rotto le acque.
- O mio Dio! - mi portai una mano sulla fronte scioccata - E me lo dici cosiiiiiiiiiiii?!?!? - il primo istinto fu quello di rimproverarla per il modo così tranquillo con cui mi stava dicendo una cosa del genere. Ma si stava rendendo conto del guaio in cui ci eravamo appena cacciate?
- E come altro devo dirtelo Regina! - dal tono in cui pronunció quella frase capii che stava per entrare nel panico anche lei e questo non poteva succedere assolutamente, bastano io per quello. Presi un bel respiro profondo e cercai di metterla a proprio agio, in fondo non avrebbe partorito nell'immediato e considerando quanto ci mise per far nascere Leila e Chloe sapevo che avevo ancora un po' di tempo per inventarmi qualcosa.
- È tutto sotto controllo ok? - le sorrisi e lei di risposta annuì. All'inizio sinceramente poi il suo viso cambio lasciando spazio a delle lacrime.
- No no no Emma guardami, è tutto ok davvero!
- Aveva ragione killian... avevi ragione tu! Non dovevo continuare a far di testa mia... sono una persona orribile... uuuuuh!- la vidi tenersi la pancia e stringere leggermente gli occhi.
- Non pensarci ora, in fondo la bambina sarebbe dovuta nascere domani e con un cesareo, questo non era nei nostri programmi. Ora dimmi: Hai già le contrazioni vero? - il lamento di poco prima poteva essere dipeso solo da questo ma glielo chiesi ugualmente.
- Le ho da questa mattina se ricordi...
- E come sono?
- Lievi e distanti per adesso.
- Ok ottima notizia, abbiamo ancora tempo ok? - le sorrisi per infonderle un po' di coraggio. - Ora cerchiamo aiuto così potró accompagnarti nell'ospedale di Arendelle.
- Ospedale?
- Beh si... Ci sarà pure un ospedale da qualche parti non trovi?
- No! Non voglio andarci in ospedale. Non in uno che non conosco almeno! Voglio tornare a Storybrooke! - si rendeva conto che era in travaglio e non avevamo magia? Mmh... non credo proprio.
- Emma, siamo lontane più di dieci ore di viaggio da casa!
- Posso farcela... devo far...... - contrazione in corso - ...farcela! - finì la frase respirando profondamente. - La bambina non può nascere qui senza il suo papà! Voglio killian! So che mi odierà e ha ragione mah Regina.... VOGLIO KILLIANNNN!!!! - bene,il  fatto di rimanere calma le stava decisamente sfuggendo di mano. Voleva suo marito, come comprensibile che sia, ma prima di chiamarlo e raccontargli tutto avrei dovuto trovare una soluzione su dove portarla, non potevamo di certo rimanere per strada. Avevamo chiaramente  bisogno d'aiuto.  - Lo voglio qui Regina, ti prego chiamalo e digli di raggiungerci... non posso farlo senza di lui!
- Facciamo così, ti riporto al castello e una volta arrivate chiameremo Killian per informarlo di questa cosa ok? So che lo vorresti accanto Emma ma anche se partisse ora, tra il tempo di arrivare e tutto tu avrai di sicuro già partorito! - ma per quale assurdo motivo le ho detto una cosa del genere? Avevo completamente dimenticato che i suoi ormoni davano i numeri? Mixati poi al panico del momento ecco una crisi isterica in piena regola. Brava Regina, ottimo lavoro.
- Voglio killian Regina, non mi interessa come... PORTALO QUIIIIII!!!!! - mi disse tra le lacrime. - Non voglio farlo da sola, non di nuovo.
- Non sei sola, ci sono io con te, andrà tutto bene te lo prometto!
- Niente andrà bene se Killian non sarà qui. Ti prego Regina portalo da me!
- Emma se potessi lo fare volentieri  ma lo sai anche tu che la magia non c'è qui ad Arendelle.
- NON MI INTETESSAAAAAAAAAA! - quel grido disperato mi fece tornare un po' di lucidità  e mi aiutó a capire qualcosa. Forse un modo per aiutarla c'era, non ero sicura della riuscita del mio piano, ma forse un modo c'era davvero. Decisi inizialmente di non darle false speranze,  aspettai che un'altra contrazione passasse dopodiché cercai di rassicurarla.
- Ok ascoltami, forse, e sottolineo forse, ho una mezza idea ma come prima cosa dobbiamo toglierci dalla strada ok? - annuì - La vedi quella nave li giù? Se non sbaglio è la nave che dovrebbe portarci a Storybrooke, te la senti di camminare fin li?
- Stiamo partendo? Torniamo a Storybrooke? Da Killian? - solo a pronunciare quel nome e a sapere che forse molto presto si sarebbe ricongiunta con lui le si illuminano gli occhi. Non volevo farla rattristare ma non potevo neanche mentirle.
- No, non stiamo partendo ma te l'ho detto: devo toglierti dalla strada.
- Voglio tornare a cas....aaaaaah! - vederla in sofferenza non aiutava.
- Fidati di me per una volta ok? - riuscii a convincerla e piano piano raggiungemmo la nave. Spiegai la situazione al capitano e non esitó un istante a farci accomodare.
- Ora resta qui tranquilla ok? Io torno subito - annuì ma non appena cercai di allontanarmi per non farle sentire la conversazione mi trattenne per un braccio
- Non andartene resta qui con me!- era paura quella che leggevo nei suoi occhi.
- Emma guardami! Devo fare una telefonata ci metto cinque minuti, non di più: te la senti di rimanere qui giusto il tempo di una chiamata?
- No! - sospirai...
- Ok! Vorrà dire che chiamerò da qui!
- Killian?
- No! Non sto chiamando Killian. - era una bugia, in realtà era proprio lui che stavo chiamando ma non potevo dirglielo perché nel caso il mio tentativo sarebbe fallito l'avrei illusa inutilmente. Il suo telefono squilló ma lui non rispose. Tipico no? Quando si ha unurgenza c'è sempre qualcosa che va storto. -Maledizione! - esclamai facendola sobbalzare per lo spavento - scusa! Non volevo! - chiamai Robin e nell'istante in cui mi rispose mi alzai e andai a parlare un po' distante da Emma, mi dispiaceva lasciarla da sola visto che mi aveva supplicato di non farlo, ma non volevo che sentisse la conversazione.
- Amore... - fortunatamente mi rispose al primo squillo.
- Robin i convenevoli a dopo! Non c'è un minuto da perdere! Corri al porto da Killian e digli di richiamarmi immediatamente.
- È successo qualcosa amore???? - chiese preoccuparto.
- Si! Emma sta per partorire e noi siamo bloccate qui! Corri a dire a Killian di mettersi in contatto con me ma non dirgli il motivo, andrebbe solo nel panico mentre a me serve lucido.
- Corro! - nel mentre Robin correva al porto ad avvisare killian io tornai da Emma la quale iniziava a soffrire un pochino di più per via delle contrazioni.
- Come ti senti è?
- Prossima domanda? - rispose - ti prego dimmi che riusciremo a tornare a casa prima di....
- Senti Emma sarò sincera, per quanto io vorrei fosse possibile, l'eventualità che tu partorisca a Storybrooke è molto rara.
- Oddio dici che...
-  Lasceró comunque a te la scelta: Cosa vuoi fare? Tentare di arrivare a Storybrooke con questa - indicai la nave sulla quale eravamo appena salite - o andare nell'ospedale più vicino?
- Regina voglio tornare a Storybrooke, voglio killian al mio fianco, non posso farlo da solaaaAAAAAAAAH - l'ultima parola la gridó a causa di una contrazione. - Ok, questa era forte! - proprio in quel momento il mio cellulare squillò, era sicuramente Killian.
- Allora facciamo così, fammi fare un ultimo tentativo poi nel caso chiederò al capitano di questa nave di iniziare il viaggio.
- Davvero????
- Si, ma dovrai impiegare tutta te stessa per non partorire qui sopra, non credo che loro sappiano far nascere un bambino. - senza aggiungere altro mi allontanai per rispondere al telefono
- Regina c'è qualche problema? Robin mi ha detto che era urgente! Emma sta bene?
-  risponderò a tutto più tardi ora tu devi farmi un enorme favore. Corri alla mia cripta, sul lato destro ci sono dei bauli, dovrebbe essercene uno piccolino di colore verde, aprilo e dimmi cosa c'è all'interno.
- Mah.... che cosa sta....
- Niente domande! CORRIIIII!
- Sto andando ma dimmi  solo se centra Emma!
- Si!
- Sta male le è successo qualcosa?
- TI HO DETTO DI NON PERDERTI IN CHIACCHIERE! CORRI! NON ABBIAMO UN MINUTO DA PERDERE! - riagganciai. Forse ero stata troppo brusca nei modi ma quello era l'unico modo per farlo correre ed infatti neanche dieci minuti dopo eccolo richiamarmi:
- Hai trovato quello che ti ho detto? - chiesi speranzosa.
- Ho davanti a me il baule che mi hai detto, all'interno vi sono due pozioni... o almeno credo siano pozioni.
- Perfetto, dimmi che sono tutte e due di colore rosso.
- No! Una è rossa ma l'altra è blu.
- Maledizione! - esclamai -  Ok non fa niente, prendi quella rossa, recati sulla Jolly Roger, pensa ad Arendelle e raggiungici.
- Arendelle????
- Lunga storia, poi ti spiegherò! - non credo gli bastó come risposta.
- SIETE AD ARENDELLEEEEEE???????Regina come...
- POTRAI ARRABBIARTI QUANTO TI PARE UNA VOLTA QUI MA ORA MUOVI QUEL CULO! - riagganciai giusto in tempo, Emma fu colpita dall'ennesima contrazione; corsi da lei  la quale mi strinse la mono. Per poco non persi la sensibilità di tutte e cinque le dita ma non mi lamentai, sicuramente lei stava molto peggio.
- Il tuo piano? - chiese dolorante mentre la contrazione piano piano cessava.
- Forse funzionerà!

La nostra vita insieme (Raccolta one-shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora