Ultraviolence.

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"He used to call me poison

Cause I was poison ivy

I could have died right there

Cause Jim was right beside me

Jim raised me up

He hurt me but it felt like true love

Jim taught me that

Loving him was never enough."

Era assurdo e talvolta entusiasmante il fatto che, ogni volta che si ritrovassero insieme, Prim e Luke finissero per provare mille emozioni mescolate insieme, provocate da un semplice bacio. Erano come un puzzle: avevano bisogno di essere uniti per per completarsi. Agli occhi di tutti erano solo amici, e ne erano fermamente convinti anche loro. Ma il sentimento che provavano quando erano l'uno accanto all'altro, non era paragonabile a niente. Gli bastava sfiorarsi, e un oceano di brividi inondava i loro corpi, come mare in tempesta.

"Luke..."

Erano nel ripostiglio del bidello intenti a scambiarsi qualche bacio, e per Prim era tutto dannatamente sbagliato tanto da rendere quel che provava per lui un sentimento corretto.

Ma non lo era.

Non poteva amare un ragazzo che dopo averla fatta sentire speciale, l'aveva tradita con sua sorella. Eppure lo faceva. Lo amava.

Luke le cinse i fianchi e poggiò la fronte contro quella della ragazza, e la respirò. I loro petti si alzavano e si abbassavano all'unisono, dunque si fermò. Era giusto quel che stava facendo? Era giusto trascorrere del tempo con la ragazza che amava da amici? Contro la sua volontà?

"Prim?" le si avvicinò all'orecchio e sentendola irrigidirsi, sorrise. "Per te va bene? Voglio dire, tutto questo per te è un problema?"

"Luke, fa ancora male pensare a quello che mi hai fatto, lo sai? Mi hai ferita, e sto cercando di superare tutto, ma tu cerca di essere comprensivo.  Sto lottando contro me stessa per starti accanto. E poi siamo solo amici.."

Non poteva fare altro che pensare che due amici, però, non si scambiavano baci ogni volta che stavano insieme. 

"Ti prego, prova a fidarti di me, ti prego. Prometto che andrà tutto bene."

La ragazza annuì e abbassò lo sguardo.

Luke le prese il mento e le fece sollevare dolcemente il capo, in modo da poter ammirare il blu dei suoi occhi.

"Mi sei mancata, Prim."

E la baciò.

                                                             ***

Michael aveva appena terminato la lezione di letteratura inglese e uscì dalla classe insieme agli altri compagni. Si avviò verso l'armadietto ma, passando dal ripostiglio del bidello, si bloccò. Faceva male. Guardarla faceva male. Si stava sistemando una ciocca di capelli dietro l'orecchio mentre Luke le dava un leggero bacio sulla guancia. Sentì il suo cuore spezzarsi in mille pezzi, come lame affilate a ferirgli l'anima. Sembravano essere tornati insieme, perchè non erano semplici amici. Mike e Prim erano amici. Niente di più, purtroppo. Come aveva potuto perdonarlo dopo quello che le aveva fatto?

"Ei Michael." lo salutò Luke con un cenno della mano.

"Mikey!" Prim gli saltò addosso, stringendolo forte tra le sue braccia.

"Ei ragazzi.."

"Ti va di pranzare con noi?"  lo invitò il biondo.

"Uhm... d'accordo."

          

"Ti posso parlare un attimo? In privato?" chiese Prim indicando Luke.

"Okay, ci vediamo all'entrata." rispose in difesa il ragazzo che li lasciò da soli.

"È successo qualcosa?" le chiese Mikey.

"No, no. È che non so se sto facendo la cosa giusta. Io lo amo, ma mi ha fatto del male, e l'ho perdonato così, senza pensarci due volte. Ma sto davvero bene quando sono con lui, e vorrei riprovare a ricominciare tutto da capo. Sto sbagliando? "

"No, Prim, devi solo fare cosa ti dice il cuore, e se lo ami davvero, devi stare con lui."

Cos' altro poteva dirle? Lei non lo avrebbe mai amato come lui amava lei, per cui, come dice il detto "Quando ami qualcuno devi lasciarlo andare.", lui la lasciò andare.

                                                           ***

"Ei, bambina." Calum le si parò davanti bloccandole la strada.

"Non chiamarmi in quel modo. Mi dà fastidio."

"Come non dovrei chiamarti? Bambina?" la provocò ammiccando. L'aveva presa di mira quella sera, e non si sarebbe arreso.

Lei, invece, aveva cambiato idea sul suo conto. Era un tipo che si dava molte arie, ma nel profondo del suo cuore quel suo modo di essere le piaceva.

Clary ringhiò e cercò di divincolarsi da lui, ma Calum la afferrò la mano. Quel tocco la fece rabbrividire tanto da farla fermare in quella posizione.

"Ei...mi dispiace."

"Senti, Calum, ieri sera ero straubriaca, e ho sbagliato a darti filo da torcere, ma per piacere, lasciami in pace." lo supplicò.

"No, è qui che ti sbagli. Tu sarai mia, tu crollerai sotto il mio tocco, quando ti accarezzerò dolcemente le cosce, quando lascerò baci umidi sul tuo collo, o quando mi sarò impossessato della tua verginità." le sussurrò queste parole all'orecchio, e lei non potè far altro che irrigidirsi.

"Io non sono vergine." disse lentamente Clary scandendo ogni singola parola. Nonostante lo fosse, non voleva sembrare quella inesperta in materia.

"Ah no? Perchè non mi mostri quello che sai fare allora?" le rispose Calum sorridendo maliziosamente. A quel punto la ragazza non sapeva che dire. La risposta era ovvia, ma se non avesse trovato una scusa avrebbe pensato che lei fosse davvero vergine.

"P-perchè io...io sono fidanzata." balbettò. Era la prima cosa che le era venuta in mente.

"Ok, allora digli, da parte mia, di arrendersi. Urlerai il mio nome, bambina."

Le baciò la mascella, e scomparì.

                                                             ***

"Allora, dove andiamo?" chiese Prim che aveva insistito per sedersi sui sedili posteriori dell'auto di Luke. Quest'ultimo e Michael non proferirono parola nè si guardarono in faccia.

"Puoi stare zitta un attimo? Siamo quasi arrivati." le rispose duramente il biondo.

"Scusa..ero solo curiosa."

"Prim, lo hai già chiesto sei volte da quando siamo partiti!"

"Vuoi calmarti? Ti ha fatto solo una domanda." intervenì Michael. Luke si limitò a serrare la mascella e a stringere saldamente il volante, fino a far diventare le nocche bianche. Era più incazzato del solito, e Prim pensò di essere la causa di tutto.

Qualche minuto dopo si fermarono davanti a un fast food.

Oh no.

Non un fast food.

Il fast food.

Immediatamente anche la ragazza si turbò: non sarebbe finita bene. Entrarono nel locale presero posto in un tavolo non molto lontano dal bancone. Poco dopo arrivò il loro cameriere. Oh, dannazione!

"Come posso aiutarv...Prim?" Ashton sorrise.

"Ei Ashton, come va?" gli rispose imbarazzata. Luke la guardò male socchiudendo gli occhi. Michael sbuffò.

"Tutto okay. È da un pò che non ti vedo.."

"Lo conosci?" s' intromise duramente Luke.

"Ehm si, è un amico. L'ho conosciuto quando mi sono fermata qui a pranzare qualche settimana fa."

"È il tuo ragazzo?" chiese Ash.

"No" "Si", dissero insieme i due ragazzi.

"No, no. È un mio caro amico." ribadì Prim.

Luke, seduto accanto a lei, le posò una mano sul ginocchio scoperto, provocandole dei brividi. Lo massaggiò lentamente prima di scostare la mano.

"Bene, allora, cosa vi porto?"

Dopo aver preso le ordinazioni e non aver aperto bocca fino a quando non arrivarono i panini, Michael si alzò di colpo.

"Ehm, mi dispiace, devo andare."

"No, resta, ti prego." lo pregò la ragazza.

"Non posso, davvero. Ci vediamo in giro." Salutò i due ragazzi e si avviò verso l'uscita.

"Luke, perchè ti comporti in questo modo?" lo rimproverò.

"Come?"

"Come se non ti importasse nulla! Come se ci tenessi a me ma un momento dopo attaccandomi! Come se fosse tutto normale! Perchè, dannazione, Luke, non lo è! Sto cercando di risistemare le cose, ma tu.." Non la lasciò proseguire che premette le sue labbre contro quelle della ragazza. Quest'ultima si spostò.

"Non puoi risolvere tutto con un bacio. Ti prego, aiutami, sto facendo il possibile per migliorare i nostri rapporti."

"Mi dispiace. È che..." sbuffò. "le cose in famiglia peggiorano sempre di più, e mentre ero fuori ad aspettare te e Michael, ho ricevuto una telefonata di mia madre. Piangeva, perchè mio padre è tornato a casa con un'altra donna, ubriaco come sempre." singhiozzò leggermente, ma tossì per nasconderlo.

"Oddio, Luke, non lo sapevo. Mi dispiace, và da lei, non pensare a me."

"No, Prim. Non voglio rovinare tutto, dinuovo."

"Non lo farai. Ci sono io, stà tranquillo."

Gli prese il viso tra le mani, ed entrambi si persero in quel bacio che li rassicurò.

NOTA DELL'AUTRICE

Eeei cicci, allora prima di tutto PORCA POLPETTA MICHAEL SI È FATTO VIOLA, QUEL RAGAZZO NON SMETTE DI STUPIRMI, DIVENTERÀ PELATO.

Poooi, il capitolo fa schifo come non so cosa per cui scusatemi.

Anche per gli errori. Grazie di tutto, davvero.

Tornando al capitolo, abbiamo un Luke abbastanza bipolare, un Michael depresso (pora stella) e un Calum perverso. Ok non so riassumere le storie ma ok, avete capito.

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twitter: @salvamihemmoj

vi amo

salvamiluke

Saved. || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora