12.

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-Izuku

Io e Kacchan continuiamo a ignorarci per tutta la settimana e questo silenzio mi aiuta a pensare di meno a lui. Da quando Ochaco e Iida hanno iniziato ad uscire quasi tutte le sere, mi sono ritrovato molto spesso da solo, cosa bella quanto brutta. Bella perché l'unica cosa che potevo fare era concentrarmi sullo studio, mentre brutta perché restavo solo con i miei pensieri, che vertono principalmente su Kacchan.
Venerdì mattina mi convinco di essermi dimenticato di lui, finché l'intero istituto non inizia a parlare della festa che si sarebbe tenuta alla sua confraternita.
Mentre mi avvio verso l'aula di Letteratura chiamo Todoroki. Essendo il più bravo del corso di Medicina, e avendo conoscenze superiori ad un universitario del secondo anno, è stato mandato a fare prove pratiche come assistente al fianco del padre, al The Mount Sinai Hospital. Mi aveva raccontato che il ristorante era gestito dalla famiglia di sua madre, mentre il padre, chirurgo specializzato, gestiva il reparto di pronto soccorso migliore di tutta New York.
Sono fiero di lui e dei progressi che fa.
"Midoriya" trilla contento di sentirmi. Non ci parlavamo da qualche giorno, visto quanto era impegnato, e la sua voce mi mancava.
"Todoroki, pensi di riuscire a venire a trovarmi?" gli domando.
"Certo, va bene tra qualche giorno?"
Sospiro. "No, pensavo oggi. Subito. Puoi partire ora?" So che gli sto chiedendo l'impossibile, ma tentar non nuoce. Ho bisogno che lui venga immediatamente. Mi sento così solo.
"Midoriya, ora sono in pausa, e dopo assisterò a un By-pass aorto-coronarico singolo." Assisterà a un By-pass del genere?
"Oh, scusami Todoroki... È solo che mi manchi tanto" mormoro, affranto.
Ci sono qualche secondo di silenzio, dove riesco a sentire di sottofondo voci e rumori di passi, tipici degli ospedali.
"Vengo subito. Va tutto bene?"
Sono al settimo cielo, anche se mi sento leggermente in colpa. "Sei sicuro? Si tutto bene, mi manchi" gli ricordo.
"Mi manchi anche tu" risponde ridendo. "Vado a parlare con mio padre e sarò da te tra due orette circa. A dopo."
"A dopo" e riaggancio.
Con un grande sollievo nel cuore vado a lezione. Il sollievo, però, svanisce quando entro in aula e vedo Kacchan chino sul suo banco, ascoltando una ragazza del nostro corso parlargli, con la mano sul suo braccio.
Scaccio la brutta sensazione che mi nasce nello stomaco, andandomi a sedere dietro di loro, come mio solito, seguito poco dopo da Aoyama.
Per quanto non riesco a vedere la sua faccia, sento il suo respiro pesante. Mi viene un'idea.
Sarà infantile, ma pazienza.
"Ho una bella notizia" dico ad Aoyama, che mi guarda con occhi curiosi e luminosi, sotto quelle ciglia lunghe.
"Ah oui?" L'accento francese di Aoyama mi riscalda il petto. Trovo che sia una lingua davvero affascinante.
"Oggi Todoroki torna, si ferma da me per tutto il fine settimana!" Sfodero un gran sorriso, sistemandomi gli occhiali da vista sul naso. Ultimamente ho deciso di portarli anche a lezione, per non sforzare la vista.
"C'est gentil, Midoriya!" esclama Aoyama in tutta sincerità.
Kacchan si alza di scatto, sbattendo le mani sul banco e trascinando indietro la sedia, che provoca un rumore stridulo a terra.
Ha gli occhi di tutti puntati su di lui, mentre afferra la mora e se ne vanno via. Non mi interessa, mi ripeto, che faccia quello che gli pare. Non è un mio problema.
La lezione finisce senza che distrazioni. Auguro ad Aoyama un buon fine settimana e mi dirigo verso il dormitorio, facendo ritorno in camera. Cerco di dare una sistemata. Ripiego alcuni vestiti che stanno sulla sedia e li ripongo meglio. Quando Todoroki mi scrive per avvisarmi del suo arrivo, salto giù dal letto e mi affretto ad accoglierlo. È più bello che mai: indossa pantaloni blu scuro, un cardigan marrone e una maglia bianca.
Il suo sorriso mi scalda il cuore. Mi abbraccia e mi dice che è contento di vedermi.

In camera io e Todoroki cerchiamo su Netflix una commedia romantica. Spengo le luci e ci appoggiamo alla tastiera del letto, il suo braccio attorno alla mia spalla e la mia testa sul suo petto.
È lui la persona che mi piace, mi ripeto. Con lui mi sento tranquillo e al sicuro, è ciò che voglio.
È ciò che voglio.
A metà del film, inizio ad annoiarmi. Non riesco a non pensare a Kacchan, o come reagirebbe Todoroki se venisse a sapere cos'è successo tra di noi, come ci siamo baciati, come ho mugolato il suo nome... Devo smetterla di pensarci. Do un bacio sul mento di Todoroki, che sorride. Voglio che mi faccia sentire come mi fa sentire Kacchan. Mi tiro a sedere sul letto e mi giro verso di lui, gli prendo il viso tra le mani e premo le labbra sulle sue. Lui mi bacia: un bacio lento e delicato, ma non mi basta. Voglio di più. Devo sentire il fuoco, l'elettricità che un semplice bacio di Kacchan mi fa provare.
"Midoriya, che ti prende?" fa lui, cercando di fermarmi e di spingermi giù con delicatezza.
"Eh? Niente, voglio solo baciarti" rispondo, abbassando lo sguardo. Voglio abbattere quel suo autocontrollo.
""Okay" mi risponde, incerto. Lo bacio di nuovo e inizio a dimenare le anche, sperando di appiccare quelle fiamme di cui ho bisogno in questo momento. Lui mi posa le mani suoi fianchi, ma per fermarmi. Gliele prendo e le tiro via, continuando a dondolarmi su di lui, spingendo il membro addosso al suo. Cerco di baciarlo con più decisione, ma le sue labbra sono rilassate. Sento che si sta eccitando, ma si rifiuta di reagire.
So che mi sto comportando stupidamente, per ragioni altrettanto stupide, ma non mi importa: ho bisogno di sapere che Todoroki può farmi sentire come mi fa sentire Kacchan. Non voglio Kacchan, voglio solo provare di nuovo quella sensazione. Giusto?
Smetto di baciarlo e scendo da sopra di lui.
"È stato bello, Midoriya" mi sorride, che ricambio con uno altrettanto dolce. Bello, dice. Ha un tale autocontrollo, però mi piace. Forse sto correndo, confuso dalle sensazioni. Devo smetterla di mettere Todoroki e Kacchan a confronto.
Faccio ripartire il film e dopo pochi minuti mi addormento, lasciandomi cullare dalle voci del film e dalle carezza di Todoroki.

Can't Sleep Love /BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora