Diciannovesimo capitolo - Ritorno alla vita passata

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Diede un ultima rapida occhiata alle valigie ammucchiate vicino all'ingresso, dell'appartamento, controllando di aver preso tutto il necessario per il loro viaggio. Aveva presto tutto ciò che le occorresse per una settimana fuori casa, riempendo tre valigie solo con le cose di Vicky, mentre i suoi abiti e quelli di Nate erano riusciti ad entrare in un unico trolley. 

Dana era accanto alla porta che aspettava la loro partenza. Guardò un'ultima volta  la sua stanza. Ci vediamo tra una settimana. Pensò chiudendo la porta. 

Era in ansia per questo matrimonio. Trovarsi in quel hotel circondata dalla famiglia Queen era l'ultima delle cose che desiderava, pur avendo mantenuto un buon rapporto con tutti. Ma non aveva nessun intenzione di rovinare il matrimonio del suo migliore amico, doveva sforzarsi di rimanere concentrata sull'evento evitando qualsiasi inconveniente e comportandosi come una buona amica. 

Aiutò Nate a caricare le valigie nell'auto, e dopodiché una volta che lui si mise alla guida si sedette accanto a  Vicky nei posti di retro. 

<<Sarà dura senza di voi.>> disse Dana affacciata all'interno della macchina.

 <<Ci mancherai anche tu.>> 

<<Vedrai che andrà tutto bene.>> 

 Poi si scambiarono gli ultimi saluti e finalmente partirono. 


Durante il viaggio Savannah si abbandonò contro il sedile, cercando di non pensare a quello che avrebbe dovuto sopportare in quei giorni. Era preoccupata. Ma la cosa che più l'assillava era il dover tenere Nate e Logan a stretto contatto per sette giorni. 

Dopo poco più di due ore di tragitto ebbe il coraggio di guardare fuori dal finestrino, dove i primi palazzi luccicanti di San Diego prendevano posto nella sua visuale. Ripensò alla prima volta in cui arrivò in quella città, che per quattro anni era stata casa sua, ma ora non lo era più.  Quasi più nulla la legava a quel posto. Ci faceva ritorno solo una volta a settimana per poche ore, ma ora nel pensare che ci avrebbe dovuto passare una settimana si sentiva soffocare. 

Quando Nate si fermò fuori a quel imponente hotel il suo cuore iniziò a battere più velocemente e la sua salivazione si azzerò completamente. 

Dopo aver scaricato i loro bagagli avanzarono verso l'entrata entrando nel enorme hall, super affollata, ma ciò non permise a un facchino di ignorarli, infatti quest'ultimo si catapultò subito a raccogliere i loro bagagli. Quando gli fu più vicino riconobbe che era Ricky.

<<Ehi Sav, cosa ci fai qui con tutti questi bagagli?>> le chiese, poi si voltò a guardare la piccola Vicky che dormiva beatamente tra le braccia della madre <<Devo chiamare il signor Queen?>> 

<<No, Ricky. Grazie, lo avvertirò io dopo. Sono qui per il matrimonio di Alex, dovrebbe aver prenotato una stanza per tre a mio nome.>> chiarì lei. 

<<Ah sì, certo. Controllo alla reception qual'è.>> si avviò verso il bancone dove si occupava di gestire le prenotazione e gli fece segno di seguirlo. Savannah si guardò indietro per vedere se Nate la stesse seguendo, ma quest'ultima le fece segno di avviarsi mentre lui sarebbe rimasto a sorvegliare i bagagli. 

Mentre Ricky controllava la sua prenotazione Savannah sentì un urlo provenire alle sue spalle. Una sola persona poteva raggiungere quelle tonalità così alte e si sarebbe messa ad urlare nella hall del Queen Hotel. Taylor. 

Un sorriso a trentadue denti comparì sul volto delle due ragazze. Quanto l'era mancata quella ragazza. Dopo la nascita di Victoria erano diventate molto amiche e pur sentendosi spesso telefonicamente negli ultimi mesi non riuscivano a vedersi spesso, neanche quando lei portava la bambina a Logan nei weekend. 

Un grosso bellissimo sbaglio - For the rest of my life [ COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora