Capitolo 3*

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Ethan

"Merda! Ma non guardi dove guidi?! Coglione" sbuffa Adam contro il ragazzo che ci sta difronte.

Sulla strada per la pasticceria questo ragazzo ci ha tamponato e adesso sta subendo la furia di Adam, che tra l'altro sta davvero esagerando. Non metto in dubbio che i danni siano parecchi, ma è stata anche colpa mia. Siamo entrambi molto nervosi e io non ho prestato attenzione all'incrocio. Quindi ora questo malcapitato ci guarda abbastanza sconcertato dalla reazione furente del mio amico. Forse dovuto al fatto che il tipo si è subito reso disponibile a pagarci i danni, ma Adam sembra non ascoltarlo.

"Lo sai quanto ci costerà?! Brutto pezzo di merda!" continua gridando.

"Non è un problema per me, come vi ho già detto. Datemi il vostro numero e fatemi sapere quanto costerà il danno" cerca di calmarlo il ragazzo inutilmente.

"Tranquillo, non devi pagarci nulla, può succedere. È stata anche colpa mia, avrei dovuto prestare più attenzione" decido di intromettermi infine.

"Ethan, ma che cazzi dici?"

"Adam me la vedo io, torna in macchina" lo interrompo bruscamente. Stiamo perdendo tempo inutile, innervosendoci molto più di quanto non richieda in realtà la situazione.

"Scusalo, ma è molto nervoso in questi giorni" dico al ragazzo difronte a me, dopo che Adam si è allontanato.

"L'avevo intuito" dice il tipo ridacchiando leggermente. Non sembra male, se lo avessimo conosciuto in altre circostanze forse non sarebbe andata così.

"Comunque non preoccuparti per l'auto."

"Mi sentirei comunque in colpa se non facessi qualcosa. Potrei offrirvi qualcosa da bere stasera magari" dice sorridendo.

"In effetti non sarebbe male. Non siamo di Boston, quindi potrebbe farci comodo qualcuno che conosce la città" rispondo conscio del fatto che probabilmente Adam non sarà d'accordo.

" Beh allora forse è meglio se vi porto in un posto dove mangiare. C'è una pizzeria che riesce davvero a ricreare i sapori della pizza italiana, sono sicuro vi piacerebbe"

"Se non è un problema accettiamo volentieri"

"Perfetto. Potrei far venire anche la mia fidanzata e una sua amica, così potreste conoscere qualcun altro di queste parti, se vi va"

" Si, perché no, non sarebbe una cattiva idea"

"Se mi lasci il tuo numero ti mando la posizione della pizzeria appena stacco dal lavoro" dice uscendo un biglietto da visita dalla tasca.

"Certo" dico facendogli una squillo senza leggere cos'altro ci fosse scritto sul biglietto.

"Potremmo andare verso le nove? Esco dall'ospedale alle sette e mezza, tempo di una doccia  e prendere le ragazze"

Ospedale? Abbasso lo sguardo per leggere sul biglietto e noto che il ragazzo che ho difronte è un chirurgo.

"Sei un cardiologo?"

"Già così pare" dice scherzando. In fondo sembra un tipo apposto e alla mano. Non se la tira neanche per il lavoro che fa.

"Beh è stato un piacere conoscerti Jason" dico ricordando il nome scritto sul biglietto.

"Io sono Ethan Foster. Mentre il mio amico è Adam" aggiungo presentandomi.

"Piacere mio. Per il tuo amico non saprei che dire. In ogni caso ci vediamo stasera" risponde salutandomi ed entrando nella sua auto. 

Una volta entrato in auto Adam mi chiede come sono rimasto d'accordo con Jason.

"Non pagherà nulla, ci ha invitati a cena con lui, la sua ragazza e una sua amica stasera."

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