LAUREN P.O.V
Di certo il mio discorso in pubblico sarebbe stato decisamente migliore se non avessi avuto per la mente il corpo di Camila che fremeva al contatto con il mio ed il pensiero che stavo per farla mia sul mio letto.
Ogni tanto tra una parole e l'altra mi perdevo nei flashback di quello che era appena successo e balbettavo cose a caso come una tredicenne al suo esame di terza media.Quella sarà stata di certo la mia figura peggiore in questi anni di carriera ma in quel momento non mi interessava decisamente nulla.
Il mio pensiero era a lei e a quanto avrei voluto continuare quello che avevo iniziato, il suo corpo era decisamente la peggior droga che esistente ed io ero già caduta in quella trappola in cui sapevo già di non poter tornare indietro.Tutto girava decisamente intorno a lei, Camila, Camila e soltanto Camila.
Mi girai verso degli uomini che mi strinsero la mano e mi fecero svariati complimenti per la mia giovane età e la mia grande passione e tenacia a raggiungere gli obbiettivi e li ringraziai frettolosamente senza fermarmi oltre.Decisamente un discorso toccante, soprattutto la parte in cui hai detto "eh beh .. e vo, vo, volevo co continuare"
Normani e la sua dannata voce erano lì per sfottermi per tutta la mia intera esistenza.
'La vagina ti sta dando alla testa
cosa diamine ti succede?''Diamine Normani abbassa il tono di voce non vedi che qui è pieno di gente??
piuttosto dove diavolo ti eri cacciata?''ero venuta in stanza ma a quanto pare eri occupata perché i gemiti si sentivano da fuori la porta e allora sono andata in piscina'
'spero tu non sia stata ad origliare!'
'ma con chi credi di avere a che fare?
solo il tempo di capire che era Camila'Alzai gli occhi al cielo per poi fulminare con lo sguardo la mia migliore amica, presi una sigaretta dal mio amato pacchetto e la tirai per un braccio spingendola fuori da quella sala per poter parlare in Santa pace senza nessun vecchio commercialista che voleva sapere di più sulla mia azienda.
'Non siamo andate fino in fondo'
Dissi con tono infastidito e alquanto dispiaciuto.
'Si è tirata indietro?'
'Ma ti pare?? nessuno si tira indietro dopo aver capito come lavoro cara'
'ti prego Jauregui non farmi vomitare'
'sono venuti a chiamarmi per questo dannato discorso e ho dovuto lasciarla lì in camera'
'hai intenzione di ripetere?'
'ho intenzione di continuare'
Una lunga chiacchierata con la mia storica migliore amica mi aveva davvero aiutato a togliermi di mente tutta l'eccitazione e l'adrenalina che avevo in corpo ma avevo ancora bisogno di una bella doccia fredda per calmarmi decisamente del tutto.
Ormai era tardo pomeriggio quindi dopo una bella doccia fredda e un paio di sigarette sarebbe stata l'ora di cena e Camila sarebbe stata impegnata più o meno fino alle 23 in sala.Volevo vederla quindi decisi di cenare li cancellando l'idea del servizio in camera.
Optai per un vestito decisamente sexy, rosso, con dei tacchi neri a spillo e un grande spacco che lasciava intravedere la mia coscia nuda.
Normani sarebbe stata con me anche perché lei doveva decisamente appiattire la situazione e rendermi meno pericolosa in situazioni del genere.Ci avviamo verso la sala ed io mi trattenni per non cercare subito con lo sguardo la mora cubana per lasciarla ancora lì desiderosa delle mie attenzioni.
Sapevo che lei era lì e sapevo che il mio arrivo non le sarebbe di certo passato in osservato, tutto quello che volevo era che il suo sguardo bruciasse il mio corpo e che il suo desiderio mi arrivasse fin li.
Mi sedetti al tavolo ed un cameriere giovane ma molto goffo ci servì del vino bianco,
Normani stava lì a ridere sotto i baffi e a descrivermi tutto quello che succedeva dal momento in cui avevo deciso di non guardare assolutamente nulla.
'Camila non ti toglie gli occhi di dosso, sorella per me vuole scoparti sopra questo tavolo'
'Dannazione Normani vedi di essere più pacata sei qui per calmarmi non per agitare e far uscire istinti che devono morire adesso!'
'Si avvicina'
'cosa??'
Signorina Jauregui e la sua accompagnatrice posso essere d'aiuto? ordiniamo qualcosa?
Camila era lì che ci fissava quasi infastidita probabilmente da Normani e dal fatto che io fossi venuta con lei e non le avessi ancora degnato uno sguardo.
Era gelosa.
Tutto questo mi fece eccitare ulteriormente e maledissi l'istante in cui i miei occhi caddero sulla scollatura della sua divisa quando lei con un gesto sfibbiò il bottone mimando un calore improvviso.'Fanculo'
Pensai ad alta voce e tutto questo fu imbarazzante.
'Scusi?'
Camila vaffanculo non mi provocare non sei tu a doverlo fare come ti permetti??
'Niente che le riguardi signorina può portarci due piatti a suo piacimento andranno bene lo stesso'
'perfetto con permesso'
la mora si girò e se ne andò ed io ne approfittai per guardarle il culo.
la situazione mi era praticamente sfuggita di mano e il mio corpo cominciava a sudare per l'agitazione
Normani era lì che se la spassava a guardarci come se fosse al cinema a guardare il suo film preferito e potesse partecipare al finale.'Ci sa fare la tipa, ti frega abbastanza bene'
'Non vincerà vedrai, impazzirà dalla gelosia e mi pregerà di continuare quello che abbiamo iniziato in quella dannata camera'
Camila per tutta la cena non venne al tavolo ma fu sostituita da quel ragazzino impacciato e goffo che ci aveva servito poco prima.
La delusione era talmente grande ma il mio orgoglio non voleva dargliela vinta.
Dopo varie sigarette e una chiacchierata il cameriere ci portò il conto e un bigliettino da consegnare proprio a me.'chi lo manda?'
'Anonimo signorina'
mi fece un occhiolino e se ne andò.
'Cazzo apri e leggi Jauregui che stanotte si scopa' Normani decisamente non riusciva a contenere i suoi pensieri.
Stasera eri decisamente hot e ti avrei anche sbattuta su quel tavolo ma il tuo carattere di merda e la tua voglia di scoparti altre ha rovinato tutto.
La mia vagina la vedi con il binocolo non sono il tuo premio da sfogo.Era decisamente la cosa più divertente che avessi mai letto, Camila era fottutamente gelosa e pensava seriamente che tra me e Normani ci fosse qualcosa dandomi il due di picche..
Normani lesse il biglietto soffocando una risata sul fatto che Camila mi avesse appena bidonata,
peccato che aveva appena confessato di volermi sbattere sul tavolo del ristorante dandomi così la spinta e l'eccitazione di andare da lei immediatamente.'Ride bene chi ride ultimo Normani, ho da fare adesso ci vediamo domani mattina stronza'
'Buona fortuna troia'
Mancavano dieci minuti alle 23 percorsi il corridoio che portava ai camerini dei dipendenti e la vidi entrare da lontano ed uscire qualche minuto dopo con dei semplici jeans attillati e una camicetta fiorata sbottonata che chiudeva piano piano mentre si dirigeva nella sua stanza.
La segui piano piano e capì che non stava andando in stanza,
cominciai a dubitare, pensando seriamente che avesse un appuntamento con qualcuno e questo mi stava mandando in bestia.
Quando la vidi salutare l'amica con cui aveva iniziato questa avventura sulla nave e dirigersi verso la terrazza in alto.Restai dov'ero vedendola allontanare tornai alla reception per avere un duplicato della chiave della stanza di Camila che non esitarono a darmi e tornai decidendo di chiudermi dentro.
Passarono decisamente 2 fottute ore sdraiata su quel letto quando sentì dei passi e la maniglia cominciare a piegarsi.
Camila rimase immobile e si tappó la bocca con la mano per non cacciare un urlo di paura quando vide qualcuno nella stanza finché non capì che ero soltanto io.
Mi avvicinai a lei spingendo la porta a chiudersi velocemente e accorciai le distanze tra i nostri corpi parlandole all'orecchio:'sorpresa Camila, sai che non si gioca con una come me? sei stata cattiva... sappi che non avevo intenzione di scopare nessuno se non te da quando ti ho vista'
strinsi il suo sedere..
questa sarebbe stata la notte migliore al mondo