Capitolo 938

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Gli facciamo delle piccole carezze,restando entrambi vicino a lui ad osservarlo e Alex dopo un po' chiude finalmente gli occhi.

B: amore chiudi gli occhi anche tu un po': sarai stanca.

E: ho paura che cada...

B: non puó cadere,ci siamo noi intorno.

E: lo so,scusa.

B: non devi scusarti. - le accarezzo la guancia - Non può succedergli nulla e se si sveglia,lo sentiremo sicuramente.

E: va bene.

Faccio qualche carezza anche ad Emma,che subito chiude gli occhi,così faccio la stessa cosa e mi addormento quasi subito. Apro gli occhi che sono più o meno le quattro e mezza e incrocio subito lo sguardo di Alex che sveglio,é leggermente voltato verso di me. Emma invece,sta ancora dormendo serenamente,così mi alzo e le metto bene la coperta fino alle spalle. Senza fare troppo rumore,prendo Alex in braccio e vado a prendermi un cambio nell'armadio,per andare a fare una doccia. Esco dalla camera,chiudendo la porta per non farla svegliare. Scendo per poter mettere Alex nel seggiolino e torno su,andando in bagno e appoggiandolo sul mobile vicino al lavandino.

B: adesso amore devi stare fermo qualche minuto,ok? Tempo che papà fa la doccia.

Ovviamente non mi risponde,ma rimane fermo,con gli occhi fissi verso di me,così cerco di fare il più veloce possibile: mi spoglio e mi faccio una doccia super veloce.

B: sei stato un angelo campione.

Esco dalla doccia e mi asciugo velocemente per potermi vestire,passandomi l'asciugamano sui capelli,ma lasciandoli comunque umidi poi prendo Alex e lo porto nella sua cameretta,per fare in modo che gli risulti un luogo sempre più famigliare,anche se Alex é un bambino davvero tranquillo,che dove lo metti,sta senza lamentarsi.

B: visto che sei stato così bravo,adesso il papà ti riempie di coccole.

Lo tolgo dal seggiolino e lo prendo in braccio,sentendo che peró ha il pannolino pesante.

B: qualcuno qui ha fatto la pipì.

Lo avevamo cambiato in ospedale,poco prima che venissimo via,dopo che aveva fatto tutti i controlli. Di solito si lamentava quando aveva bisogno di essere cambiato,ma so che tenere anche solo un pannolino bagnato,puó dargli fastidio. Allora lo appoggio sul fasciatoio che avevamo messo nella sua camera e che la mamma di Emma si era occupata di preparare.

B: vediamo se mi ricordo dove ha messo le cose la nonna.

Lo tengo fermo con una mano,anche se il fasciatoio che avevo scelto aveva dei rialzi laterali per evitare che muovendosi potesse cadere e inizio a cercare tra i vari cassetti. Trovo quasi subito i pannolini e visto che il resto é sul ripiano,mi metto a cambiarlo.

B: sai perché adoro cambiarti il pannolino? Anche se devo ammettere che a volte mi fa un pochino schifo,ma solo un pochino tranquillo.

Aspetto una risposta,che ovviamente non puó arrivare,mentre lo pulisco con una salviettina cercando di evitare i suoi se pur deboli,ma incessanti calcetti.

B: adoro troppo metterti il borotalco sul cosino,secondo me da una bella sensazione: un giorno di questi dovrei provarlo. Certo che se mi sentisse tua madre,mi farebbe rinchiudere in un manicomio,ma sono cose da uomini che lei non puó capire.

Finisco di cambiarlo,riabbottonandogli la tutina,buttando nel cestino di fianco tutta la roba sporca e restando a fargli un paio di coccole.

B: la seconda tutina non te la metto,perché qua fa caldo. Al limite alziamo i termo,ma non puoi mica sudare.

Lo prendo in braccio e scendo al piano di sotto,finendo di fare un paio di cose tenendolo comunque in braccio servendomi dei piedi nei momenti in cui devo spostare alcune cose. Dopo qualche minuto peró Alex,inizia ad agitarsi e nonostante io lo continui a cullare,si mette poi a piangere.

B: dobbiamo chiamare mamma,eh?

Alex continua,anche se in modo non troppo sguaiato,a piangere,così mi trovo costretto a salire per far alzare Emma. Appena metto piede in camera,il pianto di Alex,fa svegliare Emma.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora