Taehyung era finito con la schiena parzialmente poggiata sulla superficie del divano, la testa che si reggeva sul bracciolo del sofà e il corvino sopra di lui che lo teneva completamente in pugno.I loro sguardi si incrociarono per secondi che sembravano interminabili.
Jungkook sorrise maliziosamente nell'osservare la respirazione irregolare del minore e il rossore delle sue goti.
"Avanti, dì qualcosa" lo invitò il più grande mentre lo puntava con un'occhiata che a Taehyung sembrò scavare nel profondo dei propri pensieri."M-mi piaci, mi piaci t-tantissimo..." disse con la voce tremolante e quasi spezzata, il cuore che batteva forte a causa delle reazioni che il suo corpo stava avendo e la razionalità che era andata a farsi fottere da ormai troppo tempo. In un contesto simile non era per nulla facile accorgersi che stava avendo a che fare con una persona di cui non poteva affatto fidarsi; il moro non immaginava che avrebbe dovuto temere per ciò che gli avrebbe potuto fare né arrivava a capire che ogni sua parola era celata da un velo di malizia. Era troppo preso per potersi rendere conto che Jungkook non lo guardava nel suo stesso modo ma lo considerava esclusivamente come il suo prossimo giocattolo.
"Taehyung...avresti potuto dire qualcosa che non sapevo già" replicò Jungkook mantenendo un'attitudine rassicurante, un atteggiamento che aveva lo scopo di far sentire il giovane al sicuro e completamente a proprio agio ma che allo stesso tempo era provocante in modo eccessivo. Nonostante riuscisse bene con le parole e con i gesti a farlo sentire al sicuro, aveva uno sguardo che metteva sempre Taehyung in un insolito stato di preoccupazione. Dopo qualche secondo, quest'ultimo vide il corvino mordersi il labbro ed apprestarsi a ridurre nuovamente la distanza. L'emozione del momento lo coinvolse tanto da fargli sentire gli occhi umidi e la gola secca con la continua necessità di deglutire.
Stavolta fu il maggiore che inclinò leggermente la testa e riunì le proprie labbra con quelle del ragazzo sotto di lui tenendo la bocca semi aperta e la lingua pronta a far ansimare Taehyung dalla sorpresa. Quest'ultimo si trovò ancora nel complicato tentativo di muovere labbra in completa sintonia con le movenze di Jungkook che sembravano esperte e piene di sicurezza. Più le lingue continuavano ad accarezzarsi e di conseguenza l'aumentare del suo battito cardiaco, più cresceva la percezione di quello strano formicolio che stuzzicava il suo basso ventre.
Jungkook non gli aveva concesso il tempo di rispondere che lo aveva immediatamente riportato in quel piacevole stato di confusione.
Il divano su cui erano sdraiati era di piccole dimensioni e non avevano di certo molto spazio per muoversi. Però, era grande abbastanza per permettere al ragazzo sopra di lui di spostare ancora di più la coscia tra le gambe del moro costringendolo così ad aprirle ulteriormente. L'insieme di tutti quei gesti seducenti, aggiunto al delizioso profumo del corvino che gli inebriava le narici, stavano trascinando Taehyung in qualcosa di inesplorato e lo ponevano in una situazione di seria difficoltà; si sentiva talmente debole dinnanzi alla figura di Jungkook e dinnanzi ad ogni suo modo da temere che non sarebbe riuscito a reggere il peso di sentimenti tanto potenti. Quasi gli sembrava di essere intrappolato tra la convinzione di non riuscire a lasciarsi andare più di quanto aveva già fatto e l'irrefrenabile voglia di farlo.
Ma Jungkook non era il tipo da lasciargli il tempo di riflettere, non c'era tempo di farsi paranoie mentre erano occupati a scambiarsi baci sensuali. Era impossibile pensare ad altro se il corvino gli mordeva il labbro e lo accarezzava in modo così voglioso, facendolo sentire più leggero di una piuma.
Ciò che però lo stava più distraendo dal suo continuo flusso di pensieri era sicuramente la pressione che la coscia di Jungkook aveva cominciato a fare proprio sul punto dalla quale si originava quel profondo senso di eccitazione, il punto più sensibile del proprio corpo. Il pantalone aveva cominciato a dargli fastidio e mano a mano che il suo membro continuava ad induririrsi, il dolore si faceva sentire più forte di prima.
La situazione si complicò non appena il maggiore spostò le mani sul suo petto con l'intenzione di sbottonargli la camicia, aprì tutti i bottoni con una certa rapidità e Taehyung si ritrovò ancora senza fiato con ogni centimetro della propria pelle che sembrava andare in fiamme. Il suo torso nudo era ormai alla completa mercé dei tocchi esperti di Jungkook.
"Non agitarti troppo" gli suggerì quest'ultimo quasi sussurrando solo dopo essersi staccato dalle labbra dell'altroㅡsapeva bene che quelle parole sarebbero state vane.
Taehyung gemette senza nemmeno accorgersene quando la bocca del più grande diede le proprie attenzioni al sua capezzolo arrossato, leccandolo e succhiandolo volgarmente. Non si aspettava affatto un gesto simile e bastarono pochi secondi per far diventare il suo membro duro come una roccia.
Quel caos di sensazioni sembrava poterlo distrarre da ogni cosa.
Ma se da una parte gli toglieva dalla testa qualunque pensiero diverso da ciò che aveva a che fare con Jungkook, dall'altra gli faceva provare emozioni così estreme da sentire il bisogno di fermarsi.Dopotutto non si era mai trovato in un contesto simile.
Sembrava certo che ogni azione del corvino rappresentasse per Taehyung una fonte dalla quale acquisire maggiore sicurezza. Era grazie a tutte le attenzioni che stava ricevendo se riusciva sentirsi desiderato dalla persona che più gli interessava.
Eppure, fu proprio il minore a doversi smentire.
Quella distrazione si era rivelata essere quasi soffocante e in un minimo lasso di tempo Taehyung si sentì riportato alle sue insicurezze. Era stato quell'esagerato senso di eccitazione a fargli improvvisamente sgranare gli occhi con il viso completamente arrossato e il corpo sopraffatto dai brividi.
Avrebbe continuato con estremo piacere se non fosse stato per lo spavento che la situazione gli stava causando. Stava accadendo tutto con troppa velocità e un tipo come Taehyung non riusciva a fare i conti con i pensieri che gli passavano per la testa, non riusciva a stare al passo con la sua mente né con ciò che stava sperimentando il proprio corpo.
E nonostante avesse immaginato di vivere ciò che stava vivendo in quegli istanti davvero tante volte, l'imbarazzo provato e la scarsa fiducia in sé stesso gli facevano desiderare di fermarsi almeno per un po'.
Strizzò gli occhi e spinse lievemente Jungkook dalle spalle, lo toccò leggermente solo per far sì che capisse le sue intenzioni. Il ragazzo sopra di lui si accorse quasi subito di come l'espressione che Taehyung aveva in viso fosse cambiata in peggio. Notò anche il suo respiro pesante e l'agitazione che gli si leggeva negli occhi.
Il corvino si fermò a fissarlo in modo strano, non si aspettava un gesto del genere nonostante avesse ben inquadrato gli aspetti della personalità che caratterizzavano il giovane.
Taehyung si sentì osservato da quegli occhi freddi che erano in cerca di spiegazioni."I-Io mi sento strano...!" disse il moro balbettando preoccupato per poi abbassare lo sguardo e puntarlo sul visibile rigonfiamento che aveva tra le gambe. Jungkook fece la stessa cosa ma al contrario del minore, invece di un'espressione così sconvolta e turbata, rialzò la testa con un ghigno.
"Sei solo eccitato, non preoccuparti" cercò di rassicurarlo ma finì per farlo vergognare ancora di più. Il viso di Taehyung parlava chiaro e il silenzio che si creò successivamente spezzò l'atmosfera che aveva facilitato i gesti che avevano compiuto fino a quel momento.Jungkook si rese conto che aveva fallito nel metterlo completamente a proprio agio.
"Cosa c'è che non va? Vuoi che mi fermi? Non ho ancora fatto nulla" domandò mostrandosi premuroso mentre dentro di sé si sentiva più seccato che mai. Era già tremendamente difficile mantenere a lungo la parte del bravo ragazzo figuriamoci se Taehyung avesse iniziato a tirarsi indietro prima ancora di fare qualcosa di appagante.
Diamine, perché non riesco a farlo calmare? Questo qui è ipersensibile ad ogni cosa!Le lacrime minacciavano di uscire dagli occhi del più piccolo e nessuna parola venne fuori dalla sua bocca.
"Non ti piaccio abbastanza?" chiese Jungkook guardandolo con una falsa espressione affranta. Il suo corpo era ancora nella stessa posizione.