XXII

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Taehyung era finito con la schiena parzialmente poggiata sulla superficie del divano, la testa che si reggeva sul bracciolo del sofà e il corvino sopra di lui che lo teneva completamente in pugno.

I loro sguardi si incrociarono per secondi che sembravano interminabili.

Jungkook sorrise maliziosamente nell'osservare la respirazione irregolare del minore e il rossore delle sue goti.
"Avanti, dì qualcosa" lo invitò il più grande mentre lo puntava con un'occhiata che a Taehyung sembrò scavare nel profondo dei propri pensieri.

"M-mi piaci, mi piaci t-tantissimo..." disse con la voce tremolante e quasi spezzata, il cuore che batteva forte a causa delle reazioni che il suo corpo stava avendo e la razionalità che era andata a farsi fottere da ormai troppo tempo. In un contesto simile non era per nulla facile accorgersi che stava avendo a che fare con una persona di cui non poteva affatto fidarsi; il moro non immaginava che avrebbe dovuto temere per ciò che gli avrebbe potuto fare né arrivava a capire che ogni sua parola era celata da un velo di malizia. Era troppo preso per potersi rendere conto che Jungkook non lo guardava nel suo stesso modo ma lo considerava esclusivamente come il suo prossimo giocattolo.

"Taehyung...avresti potuto dire qualcosa che non sapevo già" replicò Jungkook mantenendo un'attitudine rassicurante, un atteggiamento che aveva lo scopo di far sentire il giovane al sicuro e completamente a proprio agio ma che allo stesso tempo era provocante in modo eccessivo. Nonostante riuscisse bene con le parole e con i gesti a farlo sentire al sicuro, aveva uno sguardo che metteva sempre Taehyung in un insolito stato di preoccupazione. Dopo qualche secondo, quest'ultimo vide il corvino mordersi il labbro ed apprestarsi a ridurre nuovamente la distanza. L'emozione del momento lo coinvolse tanto da fargli sentire gli occhi umidi e la gola secca con la continua necessità di deglutire.

Stavolta fu il maggiore che inclinò leggermente la testa e riunì le proprie labbra con quelle del ragazzo sotto di lui tenendo la bocca semi aperta e la lingua pronta a far ansimare Taehyung dalla sorpresa. Quest'ultimo si trovò ancora nel complicato tentativo di muovere labbra in completa sintonia con le movenze di Jungkook che sembravano esperte e piene di sicurezza. Più le lingue continuavano ad accarezzarsi e di conseguenza l'aumentare del suo battito cardiaco, più cresceva la percezione di quello strano formicolio che stuzzicava il suo basso ventre.

Jungkook non gli aveva concesso il tempo di rispondere che lo aveva immediatamente riportato in quel piacevole stato di confusione.

Il divano su cui erano sdraiati era di piccole dimensioni e non avevano di certo molto spazio per muoversi. Però, era grande abbastanza per permettere al ragazzo sopra di lui di spostare ancora di più la coscia tra le gambe del moro costringendolo così ad aprirle ulteriormente. L'insieme di tutti quei gesti seducenti, aggiunto al delizioso profumo del corvino che gli inebriava le narici, stavano trascinando Taehyung in qualcosa di inesplorato e lo ponevano in una situazione di seria difficoltà; si sentiva talmente debole dinnanzi alla figura di Jungkook e dinnanzi ad ogni suo modo da temere che non sarebbe riuscito a reggere il peso di sentimenti tanto potenti. Quasi gli sembrava di essere intrappolato tra la convinzione di non riuscire a lasciarsi andare più di quanto aveva già fatto e l'irrefrenabile voglia di farlo.

Ma Jungkook non era il tipo da lasciargli il tempo di riflettere, non c'era tempo di farsi paranoie mentre erano occupati a scambiarsi baci sensuali. Era impossibile pensare ad altro se il corvino gli mordeva il labbro e lo accarezzava in modo così voglioso, facendolo sentire più leggero di una piuma.

Ciò che però lo stava più distraendo dal suo continuo flusso di pensieri era sicuramente la pressione che la coscia di Jungkook aveva cominciato a fare proprio sul punto dalla quale si originava quel profondo senso di eccitazione, il punto più sensibile del proprio corpo. Il pantalone aveva cominciato a dargli fastidio e mano a mano che il suo membro continuava ad induririrsi, il dolore si faceva sentire più forte di prima.
La situazione si complicò non appena il maggiore spostò le mani sul suo petto con l'intenzione di sbottonargli la camicia, aprì tutti i bottoni con una certa rapidità e Taehyung si ritrovò ancora senza fiato con ogni centimetro della propria pelle che sembrava andare in fiamme. Il suo torso nudo era ormai alla completa mercé dei tocchi esperti di Jungkook.
"Non agitarti troppo" gli suggerì quest'ultimo quasi sussurrando solo dopo essersi staccato dalle labbra dell'altroㅡsapeva bene che quelle parole sarebbero state vane.

°• 𝕾𝖈𝖍𝖆𝖉𝖊𝖓𝖋𝖗𝖊𝖚𝖉𝖊. // ĸooĸv   ! HIATUS ! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora