22. La prima provocazione

49 4 3
                                    

Moren Angélil
Ti scoccia venire da me alle 16:00?

Rive Brian
No no, figurati, va benissimo!

"Non è l'ora che mi preoccupa..."

Moren Angélil
Perfetto, a dopo allora!♪

Rive chiude la chat, guarda per un paio di secondi lo schermo del suo telefono, come sotto shock. Alza la testa con sguardo assente, per poi urlare a denti stretti, sfogando la sua frustrazione.

«Moriró, lo so già!».

_

Poco dopo sente il padre che la chiama per il pranzo, perciò si appresta a raggiungerlo.

«Mamma è ancora a lavoro?»
«Sí, siamo solo noi due!» dice suo padre portando il pranzo in tavola, allegramente.

È sempre stato così, costantemente di buon umore, un sorriso smagliante e un'allegria contagiosa. Solo guardandolo, Rive si sente meglio e, lasciando che la sua solarità la catturi, lo aiuta apparecchiando la tavola.

«Allora, quali sono i piani di questa bella ragazza per oggi?» riprende a parlare, sedendosi.
«Devo uscire, vado da una mia amica per guardare un film insieme a lei»
«Oh sembra divertente! È nuova, questa tua amica?»
«Sí, è una mia compagna di classe»
«Oh bene, sono contento! Puoi invitarla quando vuoi, sai che io e la mamma siamo ben lieti di conoscere e accogliere i tuoi amici» dice con un sorriso caldo ed affettuoso.
La rossa, felice per le parole appena sentite, sorride in risposta e ringrazia contenta.

_

A fine pasto, dopo aver riordinato ed essersi sistemata, esce di casa e percorre la stessa strada della sera precedente, curiosa di sapere quale film ha scelto la sua amica. Pranzare con suo padre le è servito, ha ritrovato un po' della tranquillità perduta e non è più pessimista come quella stessa mattina. È quindi determinata a porre al centro dei propri pensieri l'obbiettivo di divertirsi, smettendo di rimuginare su possibili momenti di imbarazzo che potrebbero verificarsi.

Nel momento in cui raggiunge il palazzo in cui vive la bruna, le invia un messaggio per chiederle di aprire il portone e percorre le scale velocemente. Moren apre la porta dell'appartamento e, non appena incontra la figura tanto attesa della rossa, le rivolge il suo sorriso più luminoso, fiondandosi su di lei per avvolgerla in un caloroso abbraccio. Rive arrossisce di colpo, cingendo timidamente la parte superiore della sua schiena e inalando lentamente il profumo del suo ammorbidente. Dopo pochi secondi, Moren si stacca dalla rossa ed entra a casa sua, invitandola a seguirla.

«Vieni, sediamoci sul divano!» dice la bruna, picchiettando il posto affianco a sé.

Rive si avvicina, un po' tesa, e si siede educatamente, sotto lo sguardo attento e scrutatore della bruna.

«Ehi! Guarda che non c'è bisogno di essere così tesa, rilassati!» continua.

Mentre cerca di metterla a proprio agio, guarda la rossa dritta negli occhi e posa la mano sopra la sua spalla, facendola sobbalzare in risposta a quel contatto non previsto. Vedendo ciò, Moren ridacchia, molto divertita dalle sue tenere reazioni, iniziando a provare una nuova sensazione: voleva vedere altre di quelle reazioni imbarazzate, causate dalle proprie azioni. Perciò inizia a pensare e ad escogitare un piano, vuole provocare l'amica. Non sa nemmeno lei stessa perché voglia arrivare a tanto, ma i comportamenti della rossa, le sue espressioni facciali e il suo continuo arrossire alimentano il suo interesse, incuriosendola anche su quanto Rive si lasci trasportare dai propri sentimenti.

Cercando di trattenere la sua risatina, al pensiero di ciò che sta per mettere in atto, fa partire il film che ha scelto, sempre attenta ad ogni movimento da parte della sua amica.

«Ah, questo! Non l'ho mai visto, ma conosco il titolo! È un film comico, giusto?»
«Sí, esatto! Mi ricordo che una sera, chattando, mi hai detto che i film comici sono i tuoi preferiti, perciò...»
«Te ne sei ricordata, grazie!» dice Rive entusiasta, sorridendo sorpresa.

La bruna sorride a sua volta, fiera della sua scelta e pronta definitivamente ad applicare il proprio piano malefico: attira l'attenzione di Rive, fingendo uno starnuto e sfregando le braccia con le mani, come per riscaldarsi.

«Hai freddo??» chiede la rossa preoccupata, mentre Moren cerca in tutti i modi di trattenere le proprie risate.
«Sí, purtroppo il riscaldamento si è guastato...» mente la bruna, con un finto tono dispiaciuto. «Dovremo sopravvivere solo con questa per un po' di tempo» continua, prendendo una morbida coperta, posata vicino al divano del soggiorno.

La scuote un po' per aprirla e se la mette addosso, stendendola anche sopra Rive.

«Ah! Ma no, tranquilla, prendila tu, io sto bene e poi è piccola!»
«Ma figurati, potresti avere freddo più tardi, basta metterci vicine e ci stiamo entrambe!»
«...Va bene...» accetta in fine Rive, distogliendo lo sguardo.

Moren si avvicina all'amica fino a far aderire completamente le loro braccia, coprendo poi perfettamente i loro corpi.

«Ecco fatto!» sorride la bruna soddisfatta, scrutando scaltramente il viso di Rive, ancora girato. La rossa non risponde, annuisce silenziosamente, con le spalle irrigidite, e questo basta a incentivare Moren, già riflettendo sulla sua prossima mossa.

"Se si sente a disagio solo con questo, allora ci sarà da divertirsi".

Rive e MorenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora