Furono mesi molto impegnativi quelli che precedettero il matrimonio.
Leonardo era ormai assorbito dall'avvio dei lavori stagionali della tenuta e portava avanti i suoi impegni in modo egregio: aveva acquistato un certo numero di capi di bestiame ed ingaggiato alcuni butteri, mentre una volta al mese raggiungeva la sua Anna in città per qualche giorno. I mesi volarono, c'erano così tante cose da organizzare tra la nuova proprietà e la villa che non si accorsero del passare del tempo.
Anna intanto si era occupata dei preparativi del matrimonio: si sarebbero sposati il primo sabato del mese di febbraio.
A gennaio venne infatti celebrata la messa per il primo anniversario della morte del padre ed il periodo di lutto che Anna voleva rispettare in sua memoria terminò.
Conoscendo Leonardo, non avrebbe aspettato più del dovuto per convolare a nozze con la donna che amava.
Avevano deciso per una cerimonia semplice e per pochi intimi: sarebbe stata presente la famiglia Lambiati al gran completo e poche altre persone che continuarono a dimostrare affetto ad Anna nonostante quello che era accaduto al padre l'anno precedente. Sarebbero state presenti anche le sue amiche Carla, Angela ed Emilia ma senza i rispettivi genitori: Anna non chiese loro spiegazioni ed accettò la loro scelta in linea con quanto profetizzato dall'avvocato Lambiati riguardo la sua emarginazione dalla società viterbese, ma era così felice che non se ne curò.
La ragazza aveva parlato di Leonardo con le sue amiche presentandolo come giovane proprietario terriero, ma non aveva voluto dare troppe informazioni per evitare per quanto possibile eventuali scandali. Nei loro progetti c'era la sistemazione e l'organizzazione del territorio della tenuta, che sarebbe stata la principale fonte di reddito della nuova famiglia, e solo successivamente si sarebbero occupati del restauro del villino per il quale avrebbero dovuto investire molti soldi. Avevano deciso infatti di abitare per tutto il tempo necessario nella casa di Anna a Viterbo ed in seguito di trasferirsi nella nuova casa, senza fretta. Dopo sposati avrebbero raggiunto come graditi ospiti la tenuta della zia Costanza festeggiando nuovamente l'evento alla maniera dei butteri con una grande festa nell'aia insieme a tutti gli amici e ai dipendenti della tenuta. La donna, per motivi di salute, si risparmiò lo spostamento in carrozza e li invitò nella sua villa per il viaggio di nozze. Una proposta accolta con grande emozione dai due giovani, che permetteva a Leonardo di stare vicino alla sua famiglia per un po' di giorni e ad Anna di ringraziare e coccolare la zia, principale artefice di tanta felicità.
Il giorno del matrimonio arrivò, benedetto da una giornata mite e soleggiata.
Anna raggiunse a piedi la chiesa di Sant'Angelo in Spatha, poco distante da casa, accompagnata da Teresina, Giulio e dall'avvocato Marcello Lambiati che la teneva sottobraccio: in questa occasione fu lo stesso avvocato che si propose di sostituire la figura del suo carissimo amico Luigi, funzione che svolse egregiamente.
Anna indossava un abito molto elegante di pizzo aderente nel punto vita, con delle maniche ampie ed un breve strascico: una lunga fila di bottoncini di raso bianco le scendeva da dietro il collo lungo la schiena. Decise inoltre di utilizzare il velo finemente ricamato che aveva indossato la madre per il suo matrimonio.
Il piccolo gruppo di persone venne osservato con curiosità dai passanti e dalle persone affacciate alle finestre: buona parte dagli abitanti della zona conosceva ed apprezzava il carattere umile e buono di Anna e non volle perdersi il suo passaggio.
Leonardo, elegantissimo, l'aspettava vicino all'altare insieme a don Pietro. Accanto a lui c'era l'amico Cesare e l'impagabile zio Aurelio che teneva sottobraccio una emozionatissima Chiara.
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Il colore del cielo stellato
ChickLitViterbo, fine Ottocento. Anna, una giovane ragazza della media borghesia cittadina, rimane improvvisamente orfana del padre, morto dopo aver perduto gran parte del proprio patrimonio in circostanze poco chiare. Scossa dalla perdita e rimasta sola, A...