..I'm not a kitty!..

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Alla quinta birra i ragazzi sono ubriachi marci mentre ballano sulla pista al centro della sala. Ho già capito, oggi tocca di nuovo a me accompagnarli a casa uno per uno. Berry si sta per scopare una tipa bionda, Michael si struscia addosso ad un'altra mora e Margaret si fa palpare da un tipo che sembra la brutta copia di Johnny Depp. Meglio se vado a salvarli prima che mi tocchi recuperarli in varie camere di albergo dopo una serata di sesso. Sta volta mi sa che saltiamo la nostra serata di baldoria. Meglio così, ho più tempo per allenarmi.

Non appena sono riuscita a riunirli tutti li trascino verso la mia macchina. Li carico nel pick-up e mi siedo al posto del guidatore. Accendo la macchina mentre quei tre dormono profondamente e comincio il giro della città per lasciarli nelle loro case. Ogni anno finisce così, a fare da tassista a questi tre disperati. Ma infondo non mi pesa molto visto che mi permettono di distrarmi dal mio passato. Guidare è una delle poche cose mi distrae abbastanza da non viaggiare nell'abisso oscuro dei ricordi.

Dopo aver lasciato Michael e Margaret a casa loro dato che sono coinquilini mi avvio verso l'ultima casa passando per un boschetto. Già Berry non ha voluto comprare una casa in città perché dice di essere allergico alla vita lì. Preferisce stare tranquillo e avere la possibilità di farsi un giro per il bosco quando gli pare. Mi manca solo lui da lasciare e poi sono libera di cazzeggiare per tutto il resto della notte.

Io non ho bisogno di dormire grazie alla bastarda che mi ha rovinato linfanzia. Purtroppo o per fortuna io non ho più dei bisogni fisiologici. Non dormo, non mi serve mangiare per sopravvivere e ho bisogno di due bicchieri di acqua l'anno per riuscire a mantenere la mia forma. Non ho più neanche lo stimolo per andare in bagno. Ormai non ho più niente di umano. Tutto per colpa del mio passato che mi ha lasciato dei segni molto evidenti sulla pelle e nel cuore. I miei amici non hanno mai fatto domande sulle varie cicatrici che porto sul corpo e gliene sono grata. Non posso coinvolgerli nella mia vita e metterli in pericolo per un mio capriccio di essere ascoltata. La loro vita è più importante della mia.

Tornando a guardare la strada mi accorgo di un piccolo particolare fuori posto. Un furgoncino nero che ci segue da quando siamo usciti da quel pub, non so cosa vogliono ma di certo niente di buono per seguirmi anche in questa via che conosciamo solo io e Berry. Ci stanno pedinando. Il furgoncino accelera fino ad affiancarmi completamente. E adesso cosa vogliono questi qui?

Il finestrino oscurato si abbassa e vedo una figura, credo sia un uomo, che mi chiede di fermarmi con dei gesti, ma io non gli do retta e comincio ad accelerare a manetta dopo averlo salutato civilmente con un dito medio e un sonoro vaffanculo. Quanto mi piacciono le sfide! Il furgone nero non molla e continua a seguirmi per questo sterrato. Hanno sbagliato persona a cui rompere le palle.

Cominciamo un inseguimento per le stradine in mezzo al bosco. Non possono battermi su queste strade. Le conosco meglio di chiunque altro e ho vinto parecchie gare clandestine imparando a guidare in mezzo a questi alberi. Il furgoncino mi sta dietro a fatica ma è abbastanza bravo a guidare su questi terreni. Se riesce a prendermi giuro che gli faccio i complimenti per la guida dopo averlo insultato per le sue intenzioni. Ad un certo punto il guidatore riesce ad agganciarmi il paraurti con il furgone facendomi perdere il controllo della vettura cominciando a sbandare e capovolgere il mio adorato pick-up. La prima cosa che faccio è proteggere Berry facendogli scudo con il mio corpo in modo da non farlo ferire con i finestrini rotti e le lamine dell'auto che sporgono dal rottame. Non voglio altro sangue sulle mani. Cominciamo a rotolare giù per un fosso andando a stoppare la nostra caduta contro ad un albero. Che botta ragazzi, mi sento leggermente confusa.

Con un calcio rompo la porta uscendo elegantemente dall'auto e, subito dopo trascino fuori anche Berry. tenendo in braccio il mio amico ancora addormentato per la sbronza mi allontano dal rottame. Alzo lo sguardo verso il furgoncino di pazzi che mi è venuto addosso cercando un motive del loro gesto. Se fosse solo per gioco se ne sarebbero già andati, ma adesso sono davanti a me che stanno scendendo lentamente lungo il pendio del fosso. Deposito Berry vicino ad un albero mentre mi pulisco dai vetri e dalla polvere che sporcano il mio top di Calvin klein. Se vedessi la scena da fuori sarebbe molto comica.

-Complimenti per la guida anche se hai distrutto la mia piccola, stronzo- urlo per farmi sentire da quei tizzi. Dopo essere scesi dalla collina, il furgoncino si ferma davanti a me con gli abbaglianti accesi. Sò che dovrei nascondere la mia natura ma quando sono incazzata divento molto trasgressiva anche verso le regole che mi impongo da sola. Quindi sono anche molto stupida e me lo dico da sola ragazzi. Speriamo che il buio nasconda I miei occhi e che loro non siano degli agenti dell'istituto altrimenti mi riporterebbero in quel buco di culo che osano chiamare laboratorio.

Le portiere anteriori del furgoncino nero si aprono rivelando due tizzi con il passamontagna nero e dei guanti in pelle. Sembrano quei ladri di banche che si vedono nei film americani.

-Grazie gattina. Anche tu guidi molto bene. Ma dovresti migliorare il tuo linguaggio, non è molto educato per una ragazza bella come te- risponde quello che è sceso dal lato guidatore, il più basso dei due. mi avvicino a quei maledetti coglioni che mi hanno rotto l'auto di pochi passi. Non voglio rischiare di essere scoperta e di non avere una via di fuga.

-Primo non chiamarmi gattina, secondo quella- indico la mia auto oramai capovolta e distrutta -me la dovete ripagare.- dico sicura di me. Incrocio le braccia al petto e sposto il mio peso su una gamba aspettando una motivazione valida per non picchiarli e mandarli in ospedale con ferite gravi.

-Veramente quella non ti servirà più. Ora tu vieni con noi senza fare storie, altrimenti uccideremo il tuo amichetto.- mi giro verso Berry che è ancora svenuto, ma ha un coltello puntato alla gola da un altro tipo con il passamontagna. Merda non avevo previsto il terzo in comodo. Ma io mi chiedo, Perché la sfiga mi ama così tanto?!?

-Non azzardatevi a toccarlo. Non ha fatto niente di male e non vi ha neanche visto.- ringhio arrabbiata rigirandomi verso di loro. Meno male che è buio. Altrimenti avrebbero visto i miei occhi prendere leggere sfumature rosse sotto le lenti a contatto. Non mi importa di lui, ma non può morire per colpa mia. Mi ha aiutato molte volte con i miei problemi senza neanche sapere quali sono visto che non mi sono mai aperta con lui, ma lui capiva ugualmente.

-Dai gattina fatti legare e lasceremo in pace il tuo amico.- volendo potrei ucciderli ancora prima che loro se ne accorgessero, ma rischierei la vita di Berry per colpa della mia azione.

-Fatemelo portare a casa sua e verrò con voi. È qui vicino.- patteggio con loro. Ormai sono fottuta. Devo riuscire a mettere in salvo Berry. Non mi possono uccidere tanto e riuscirò a scappare da questi coglioni.

-ok. Sali nel furgone e ti porteremo a casa sua.- dice quello che è sceso dal lato passeggero.

Mi avvicino a corpo di Berry e senza fatica lo prendo in braccio incamminandomi verso il furgoncino. Il suo peso è pari ad una piuma per me ma meglio Non farlo capire. Non ho detto una balla prima, La sua casa è a pochi metri da qui. Se quei tre non mi avessero ribaltato avrei raggiunto casa sua in dieci secondi.

Failed experimentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora