Capitolo 1

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Sono Maddy, Maddy Aniston e amo la fotografia.

Questo è tutto quello che c'è da sapere su di me o almeno quello che la maggior parte delle teste di cazzo che mi circondano sanno, essendosi soffermate solo sull'apparenza.

~Nessuno mi conosceva come lei..~ mi rammenda il mio cervello.

Sono una ragazza timida, non parlo quasi con nessuno a scuola e la mia migliore amica, sono quasi sicura, mi odi.
Sono giorni che mi guarda con quello sguardo torvo e mi evita per i corridoi.
A scuola viene chiamata e venerata come se fosse la reincarnazione di *Aftodite*, cosa ne penso io?
Penso che a volte sia solo una stronzetta del cazzo che incute timore per farsi rispettare e altre che sia una semplice ragazza a cui piace ridere e stare in compagnia.
*Lunatica* è questa la parola giusta per descriverla, ne sono più che certa.

L'unica cosa in cui credo fermamente e che sia ancora mia amica solo per cortesia, siccome sono stata la prima persona con cui ha scambiato qualche parola all'inizio dell'anno.

In principio era diversa, parlavamo di qualsiasi cosa, ci prendevamo in giro come bimbe delle elementari e passavamo pomeriggi interi a casa mia a scommettere sulla "Reginetta della scuola", ovvero Ophelia, di quanto potessero costare tutti quei vestiti firmati che ogni giorno sfoggiava come se fosse robaccia, esatto io ero amica di quella ragazza non di questa che ora si accinge ad entrare in classe con altre 3 ragazze di poco conto è che mi guarda come se quasi non mi conoscesse.

Quella che per tutti ora è *Afrodite* per me è sempre stata solo Ally, la mia migliore amica.

<cazzo..> impreco sottovoce, rovesciando un po' di caffè sul banco.
<va tutto bene mad?> mi chiede Jacob, mio fratello.
<come se ti importasse> rispondo in tono asciutto a quel pezzo di merda che non ha fatto che rovinarmi la vita in quest'ultima settimana.

Jacob è un tipo apposto, la maggior parte delle volte.
Ma quando domenica scorsa è tornato a casa completamente ubriaco, con la maglia sporca di non so che genere di super alcolico e ricoperto di succhiotti, non ci ho più visto.

Sarò stata un'ora in lavanderia a pulire tutta la sua roba solo perché lui era talmente barcollante che non ha fatto nemmeno in tempo ad arrivare in camera sua per potersi cambiare, nonostante le mie urla e imprecazioni raggiungessero i più alti decibel di tutta la Florida, lui ha continuato imperterrito a mugugnare qualcosa sul pavimento del lungo corridoio.

<eddai babe, ancora arrabbiata per l'altra sera?> continua Alaric, uno dei suoi tanti amici del cazzo.
<si, non ricordo che tu si venuto a casa nostra per pulire tutto il casino che ha combinato mio fratello> rispondo sbottando in faccia a quel deficiente, che ha una cotta per me sin dalle elementari e che non perde mai l'occasione di ricordarmi quanto io sia "carina e speciale per lui".
<scusa..> mi dice con voce sottile e affranta, quasi come se avesse ricevuto una sberla sulla guancia, girandosi verso la lavagna.

<ahh..> sbuffo guardando la mia borraccia di starbucks ricolma di caffè che ormai sarà freddo, la guardo per qualche secondo, inquadratura perfetta, luce giusta e ci siamo.

Tiro fuori la mia polaroid dallo zaino rosso scarlatto e mi accingo a scattare una foto a quel semplice oggetto
<MAGGY!> mi interrompe la professoressa facendomi sobbalzare.
<si?> chiedo alla donna che probabilmente quest'anno mi boccerà senza nessun rimorso e che ora si trova a pochi centimetri dal mio banco,
<LO SAI COSA C'È! TI HO DETTO MILLE VOLTE CHE NON PUOI UTILIZZARE LA MACCHINA FOTOGRAFICA IN CLASSE, POTRESTI FOTOGRAFARE DEI TUOI COMPAGNI SENZA IL LORO CONSENSO!>
<ma non penso rechi loro fasti-> non mi lascia nemmeno finire la frase che ricomincia con la sua predica.
<NO Maddy, questa scuola ha delle regole che vanno rispettate e non è nemmeno la prima volta che ti riprendo, ti chiedo cortesemente di recarti in presidenza!> puntualizza alla fine.
<ma..> la guardo incredula con un filo di voce.
<già e porta quell'ammasso di rottami che ti porti sempre dietro come se fosse tuo figlio> conclude sghignazzando Ophelia e altre ragazze ridono in coro, come delle vere galline quali sono e tra loro anche Ally.

Spazio autrice:
Non so quando pubblicherò i prossimi. Probabilmente domani ma fatemi sapere se la storia vi piace.

𝑳𝒐 𝒔𝒄𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒊𝒏𝒅𝒆𝒍𝒆𝒃𝒊𝒍𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora