-Bohemian Rhapsody part 2-

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"Sarebbe diventata un grande classico"

"Era totalmente diverso da qualsiasi altro pezzo che avessi mai sentito. Era innovativo,lirico ,saliva in alto,scendeva in picchiata e ti entrava nella pelle.Non riuscivo a smettere di canticchiarne dei pezzetti "

"È una delle più grandi canzoni di tutti i tempi"

"L'equivalente rock dell'assassinio di Kennedy, tutti si ricordano cosa stavano facendo quando l'hanno sentita per la prima volta."




Una mattina di due settimane più tardi , Victoria si svegliò sentendo il profumo che proveniva dal piano di sotto ,in cucina, dove Roger stava cucinando e John e Brian scambiavano qualche chiacchera, facendo colazione.

«C'è tutto il mio cuore e la mia anima.»disse il batterista mentre tagliava del formaggio e sua moglie entrava in cucina , recandosi verso il frigo per prendere del succo alla fragola , decidendo di lasciar perdere i saluti , visto l'inizio di un'accesa discussione tra i tre uomini presenti.

«Nessuno lo mette in dubbio, questo.»disse John , portandosi un pezzo di frittata alla bocca.

«E a te non piace, perché vuoi le tue canzoni nell'album.»controbatté Roger , mentre metteva nel piatto di sua moglie una frittata,sorridendole per un breve istante.

«Grazie.»disse sottovoce lei ,non intervenendo nei loro bisticci.

«Non è così Roger.»rispose ancora ,il bassista.

«E allora com'è?»chiese il marito della ragazza.

«I'm in love with my car?Diciamo che.. non è abbastanza forte? »chiese Brian con un espressione di chi gli chiedeva se stesse scherzando.

«Che vuol dire che non è abbastanza forte?»chiese ancora Roger.

«Ah davvero..sei innamorato della tua Alfa Romeo? Più di tua moglie?»chiese Victoria ,in tono ironico ,prendendo i fogli con scritto il testo  della canzone, sentendosi presa in causa ,riferendosi all'Alfa Romeo Triumph TR4 grigia che gli aveva regalato pochi mesi prima , per San Valentino.

«N-no ,non è come sembra..amore lo sai, quanto io ami quella macchina..me l'hai regalata tu.»cercò di giustificarsi il batterista.

«Sì certo..ecco,  chiediamo un parere a tua moglie.»disse il chitarrista.


«Già Signora Taylor ,dacci il tuo parere.»disse l'altro moro.

«Sì ,che ne pensi, donna?» le chiese il marito , mentre gli occhi della compagna scorrevano sulla carta segnata dalla sua scrittura confusionaria.

«Se devo essere sincera ,tesoro, mi piace ..è una bella canzone ma non lo so..c'è qualcosa che non mi convince.»disse la ragazza, sincera ,guardando il suo sposo.

«Visto , anche Vicky sta dalla nostra parte.»disse Brian , sorridendo strafottente al suo compagno di band.

«Qui ti sbagli Brian, è mio marito, sarò sempre dalla sua parte.»rispose la rossa, mentre Roger faceva al suo amico un sorriso più strafottente del suo.

«Lo so è tardi ,che mi sono perso?»disse Freddie entrando in quel momento nella piccola cucina.


«Un dibattito sulla canzone di Roger.»rispose John.


«È abbastanza forte?Chiedo solo questo.
Se solo io la penso così, allora chiedo scusa.»disse il riccioluto, alzando le mani in segno di resa.

«E allora sentiamo ,come fa la tua ,mh?»disse il ragazzo della Cornovaglia innervosito , prendendo i fogli del chitarrista.
«"You call me sweet ,like a some kind of cheese?"»continuò , rivolgendosi a lui sperando che stesse scherzando.

«È buono.»disse Brian, girandosi verso Freddie e John.

«Wow.»disse Roger ironico, allargando le braccia.

«Invece insomma.. "with my hand so your grease gun?» Molto elegante.>>commentò Brian.

«È una metafora ,Brian.»rispose il biondo , ancora più arrabbiato.

«È solo un po' curioso Roger , esattamente cosa stai facendo con quell'auto?Cose che dovresti fare con tua moglie?»chiese il bassista, punzecchiandolo.

«Bambini vi prego,possiamo anche ucciderci l'uno con l'altro ma chi inciderà l'album?»chiese il zanzabarino.

«Statisticamente parlando , le band non falliscono, si smembrano.»commentò John.

«Adesso perché te ne esci con questa cosa?Roger in questa band c'è spazio per una sola Queen isterica.»disse il leader ,indicandolo con la forchetta ,poi prese una sigaretta ed uscì.

«Sai perché sei arrabbiato Roger?»chiese Brian, provocandolo.

«Perché?»chiese il biondo , esasperato ed incazzato.

«Perché la tua canzone non è forte.»rispose Brian , peggiorando ulteriormente la situazione, mentre Victoria si copriva gli occhi con una mano ,conoscendo la temperatura del marito.

«Non sulla bocca!»esclamò John ,un attimo dopo che il batterista prese il cibo sulla padella.

«Questo è forte?!»chiese Roger , scaraventando il formaggio addosso al chitarrista. «E questo?!»continuò ancora ,buttando tutti i piatti e i bicchieri giù dal bancone dove stavano mangiando ,impugnando poi la macchinetta del caffè , alzando il braccio in aria, assumendo una posizione minacciosa.

«Ah la macchinetta del caffè ,no !» dissero gli altri due , puntandogli gli indici contro.

«Ehy ,ehy ,ehy piano campione.»disse la rossa , avvicinandosi al marito per abbassargli il braccio e prendergli la macchinetta del caffé,per poggiarla al suo posto. «Perché non vieni su e ti dai una bella calmata, mh? Ci penso io.» chiese accarezzandogli le braccia dal gomito fino alle spalle , sorridendo , cercando di persuaderlo.

«Subito.»disse il ragazzo, sgranando gli occhi chiari , sentendo l'eccitazione impadronirsi del suo corpo  ,per poi abbassarsi e caricarsela in spalla. «Non finisce qui.. ragazzi ,non ho tempo di litigare adesso ..ho una cosa importante da fare.»setenziò divertito, uscendo dalla cucina .«Dovresti darmi il buongiorno così, più spesso»continuò sarcastico, precipitandosi verso le scale il più in fretta possibile.

«Ecco che quando si tratta di Victoria ,non capisce più nulla.»commentò Brian alzando la  voce , facendosi sentire, mentre  John rideva.

«Zitto!»gridò Roger , ringhiando, mentre iniziava a salire le scale accompagnato dalle risate della moglie.

Quando furono all'interno della stanza , il batterista si avventò su Victoria, iniziando a sbottonare i bottoncini della la maglietta gialla e dalla stoffa leggera , mentre una delle sue mani grandi finiva a stringerle il sedere fasciati dai morbidi pantaloncini grigi.

«Piano..stavo scherzando.»disse la rossa , con tono divertito , tra un bacio e un altro , mentre lui le sfilava la maglietta e  la sua testa finiva nell'incavo del suo collo , mordicchiandolo piano.

«Non..dovresti provocarmi così , lo sai che io non scherzo.»rispose il batterista, con la voce ovattata dalla pelle lattea della compagna , che baciava , mentre le sue mani vagano senza meta e  faceva scivolare verso il basso i suoi shorts.

«Ci sentiranno.»disse l'anglo-italiana , prima di essere presa in braccio ed essere sdraiata sul materasso.

«No..Freddie li vuole in studio per provare.» rispose il più grande ,tornando sulle sue labbra, iniziando ad armeggiare con i gancetti del reggiseno bianco .

«E non..si chiederà dove sei finito?»chiese lei tra uno schiocco e l'altro delle labbra , mentre infilva le mani i capelli del marito e gli tirava appena.

«Ho chiesto un pò di libertà..era da un pò che non stavamo da soli .»disse lui ,fermandosi un secondo per guardarla negli occhi e accarezzare il suo viso con le nocche delle mani ,ricongiungendo ancora una volta le loro labbra , chiudendo lì la conversazione.


To be continued...

The Killer Queen - The musical journeyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora