Nicolò era un ragazzo molto pacato e tranquillo e non era come molti calciatori che con le donne sapevano il fatto loro.
Lei era diversa da lui, una stronza manipolatrice che sapeva il fatto suo e non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno.
S...
"Nicolò, tutto bene? Ti vedo un po' stanco!" esclamò il mister dopo aver osservato il calciatore allenarsi. "Si tutto bene, non sono per nulla stanco!" replicò lui cercando di dare il meglio di sé. Pur avendo dormito pochissimo, il pensiero di Alma gli dava la carica giusta per allenarsi. Dopo aver fatto dei giri di campo venne raggiunto da Alessandro. "Nico, ma hai visto quanto bella era ieri sera Alma?" domandò lui retoricamente. "Si, è carina dai!" disse Nicolò cercando di nascondere i propri sentimenti. "Peccato che è fidanzata!" "Si, peccato!" Nicolò aveva appena mentito ad uno dei suoi nuovi amici e si sentiva uno schifo, peró Alma gli aveva preso il cuore e non poteva farci nulla.
Intanto la bionda era a casa da sola, nel silenzio che dominava casa Esposito, Alma sentì il suo telefono vibrare, era sua madre che la pregava di smettere di cibare suo fratello con cose surgelate!
La bionda capì che sua madre aveva ragione e che faceva bene anche a lei mangiare qualcosa di sano e genuino, perciò si diresse al mercato dove prese tutto l'occorrente per preparare un pranzo coi fiocchi.
Si mise ai fornelli e mentre l'arrosto con le patate era in forno scrisse a suo fratello.
*****
Sebastiano
Ciao Seba! Non ci potrai mai credere ma oggi sono andata al mercato e ho cucinato una cosa non surgelata! Invita pure i tuoi amici a pranzo!
*****
"Raga, oggi tutti a pranzo da me, Alma ha cucinato qualcosa di fresco, ed è un miracolo!" disse il più piccolo degli Esposito a Samuele, Alessandro e Nicolò.
"Per me va bene!" disse il centrocampista nerazzurro dopo aver ascoltato le risposte affermative dei compagni di squadra. Insieme finirono le due ore di allenamento mancanti e si diressero verso gli spogliatoi per farsi una doccia e sistemarsi.
Alma nel frattempo apparecchiò la tavola e spolverò gli ornamenti presenti in casa, sapeva benissimo che Nicolò sarebbe venuto e voleva dimostrare anche e soprattutto a lui che non era la ragazza superficiale che tutti credevano.
Appena sentì il campanello suonare la ragazza si diede una veloce sistemata ai capelli per poi aprire la porta con eleganza.
"Ciao ragazzi!" disse la bionda sorridendo. I ragazzi ricambiarono e subito Sebastiano fece accomodare i suoi amici a tavola.
"Cos'ha cucinato oggi la nostra splendida cuoca?" disse Alessandro inconsapevole del disinteresse di Alma. "Arrosto con le patate, spero vi piaccia!" rispose la bionda spostando nell'immediato lo sguardo su Nicolò. Notò subito i capelli ancora bagnati dalla doccia e la maglietta che aderiva perfettamente al busto del calciatore.
Alma distolse lo sguardo solo dopo che il fratello le tirò un puffetto su un braccio. "Ti decidi a prendere i piatti o aspetti il prossimo anno?" disse Sebastiano scherzando.
La bionda si girò e guardò il più piccolo degli Esposito con fare cagnesco. "Cuoca ma non cameriera!" disse la ragazza passando il suo piatto a Sebastiano.
Nicolò pur conoscendola da pochissimo, sapeva che quella che aveva appena risposto male al fratello non era la vera Alma.
Sebastiano tornò con i piatti colmi di cibo mentre tra i ragazzi seduti a tavola si era creato un po' di imbarazzo. Alessandro continuava a fissare Alma con la bava alla bocca, Samuele cercava di distrarre Bastoni per evitare delusioni per l'amico ed Alma e Nicolò...beh, loro si scambiavano dei bellissimi sorrisi.
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Tra i due stava nascendo una sintonia fantastica, che in quel momento nessuno poteva distruggere. Pur conoscendosi da poco meno di un giorno pensavano costantemente l'uno all'altro. Forse era troppo presto per dirlo ma sembrava amore a prima vista.
"Che silenzio imbarazzante!" disse Samuele, che solitamente era uno di poche parole. I ragazzi risero dopo l'affermazione di Longo che prese successivamente parola. "Devo darvi una notizia!" pronunciò quelle parole con molta calma e suscitò la curiosità dei compagni di squadra e di Alma. "Sarebbe?" chiese Sebastiano dopo aver bevuto un sorso d'acqua. "Mi mandano al Deportivo!" rispose Samuele con l'amaro in bocca.
"Scusa, puoi ripetere?" disse Nicolò sperando di aver capito male. "Mi mandano al Deportivo, avete capito bene!" ripetè Longo strappando l'angolo del tovagliolo di carta con cui si era precedentemente pulito la bocca. "Perchè?" domandò Alessandro sperando fosse tutto un incubo. "A quanto pare voi siete indispensabili per la squadra ed io no!" rispose Samuele cercando di mandare giù l'amaro boccone che gli era stato comunicato la mattina stessa.
"Quando partiresti?" chiese Alma con un'idea in mente. "Dopodomani" "Benissimo, allora domani sera avrai una festa stupenda con i tuoi compagni di squadra, la organizzo io!" disse la bionda cercando di far sorridere il ragazzo. "Alma, grazie, ma non serve!" "Samu, fidati di me, non puoi partire senza avere una bellissima festa, poi sono sicurissima che sarà un'arrivederci!"
Nicolò sorrise dopo aver sentito le parole di Alma, forse stronza e piena di sé non erano due aggettivi che le si addicevano.
Il pranzo continuò in armonia, i ragazzi tentavano in tutti i modi di far distrarre Samuele dall'imminente partenza.
Dopo aver gustato i buonissimi piatti preparati da Alma, i ragazzi decisero di andare nella stanza di Sebastiano a giocare alla play station, tutti, tranne uno.
"Alma, ti aiuto a lavare i piatti!" disse Barella alla bionda. "No, tranquillo, non serve!" le rispose lei aprendo il rubinetto. "Dai, mi sembra il minimo" disse Nicolò prendendo il detersivo in mano.
"Che ne dici dopo di andare assieme in un posto?" domandò Nicolò dopo aver sporcato il naso di Alma con la schiuma creata dal sapone. "Va bene, ma dove?" domandò la maggiore dei fratelli Esposito ragionevolmente. "Surprise!"
Ad Alma e Nicolò sembrava strano che Sebastiano, Samuele ed Alessandro non fossero ancora andati a fare qualche domanda al calciatore nerazzurro sul fatto che fosse rimasto in cucina con la bionda. Poco dopo, però, Sebastiano si affacciò dalla porta.
"Nico, come mai non vieni?" "Lui è un gentiluomo e, al contrario vostro, mi ha aiutato con i piatti!" disse Alma facendo arrossire Barella. "Comunque ora io devo andare, ho delle cose da fare! Grazie di tutto e complimenti, il pranzo era buonissimo!" disse Nicolò rivolgendo uno sguardo d'intesa alla bionda. Il centrocampista nerazzurro uscì dalla porta e dopo una decina di minuti Alma arrivò.
"Finalmente, non ci speravo più!" disse il ragazzo biondo. "Scusa, ci ho messo un po' a liberarmi di mio fratello!"
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nicolo_barella ⏳
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