"Non è colpa di nessuno ciò che è accaduto, non puoi prendertela con noi"
Escono queste flebili parole con fatica e disprezzo dalle mie labbra sottili.
Posso sentir bruciare il suo sguardo sulla mia pelle chiara. Esatto, sono realmente i suoi occhi.
Digrigno i denti per l'atroce bruciore alla fronte, i miei lunghi capelli rossi sono dappertutto, delle ciocche bruciate si vedono a terra, dei capelli mi vanno in bocca scossi dal mio cercare di liberarmi, gli occhi mi bruciano incredibilmente, pieni di polvere, secchi, due dune del deserto sul mio viso.
Ripenso a quelle iridi dolci fino a qualche tempo fa. Ripenso a quel verde accecante, rievocanti la natura, due foglioline colpite dai raggi luminosi e caldi del sole.
Ora in quegli occhi vedo rabbia, odio, bisogno di potere, di sentirsi vivo.
Mi rendo conto di non sapere se sia davvero vivo o morto, mi sembra così vuoto il suo animo, pare che voglia non essere mai nato.
Sento puzza di bruciato, ho appurato che la carne bruciata di una strega abbia lo stesso odore di qualsiasi altra arrostita.
Mi sento nel pieno di un barbecue di famiglia, quando mio padre distratto da mamma si dimenticava la bistecca sulla griglia.
Era davvero bello prima, quando mia sorella teneva le mani a posto, quando mio fratello non ce l'aveva con noi.
Hanita, la minore, un giorno ficcanasando tra le cose di mio padre trovò il passaggio: Aiden le si prostrò davanti agli occhi, grazie alla finestra del castello di mio padre, che affacciava sull'intera cittadina.Quando il mio bisnonno pronunciò per la prima volta 'Raiden', il vecchio nome del regno, omise la 'r' essendo difficile da pronunciare per un piccolo bambino, perciò suo padre decise di convertire il nome ad 'Aiden': un nome più semplice da dire e che potesse essere pronunciato da tutto il regno, grandi e piccini, proprio come te fragolina mia.
Questo è ciò che mio padre raccontò ad Hanita, la sua amata e al tempo tenerissima fragolina.
Da questo momento in poi mio padre dovette parlarci di tutto, della sua seconda vita, del nostro albero genealogico pieno di Grandi del regno magico, dei nostri poteri. Iniziammo grazie a lui a familiarizzare con le nostre capacità a noi prima sconosciute.
A me e Caleb in particolare, i più maturi e responsabili dei sei, confessò un segreto: Arnold, secondogenito nato insieme a Caleb, non possedeva poteri.
Li aveva assorbiti il fratello, durante la gravidanza; mi manca tanto.
Lui diceva che Arnold stesse tramando qualcosa, ha cercato di avvisarci, ha cercato di salvare il suo popolo, ma gli ho dato ascolto troppo tardi.Il primogenito Thuros sapeva già di tutto questo, infatti mentre avrebbe dovuto essere all'università era invece ad Aiden. Abbiamo coperto il fatto mettendo anche in pericolo noi stessi; quando il ragazzo raccontava di non riuscire ad utilizzare i suoi poteri quando non era con noi, mio padre gli diceva che era probabilmente il legame non solo di sangue, ma anche magico che aveva con Caleb.
Quando poi scoprì di essere l'unico della famiglia dei Raiden a non aver ricevuto poteri magici, non ha semplicemente accettato la cosa come voleva farci credere.Ci sono stati molti litigi per questo. Arnold diceva che era tutto apposto e che stava bene, che aveva retto la cosa, che non gl'importava così tanto. Ma, da streghetta qual'ero, sono riuscita a fare cose sempre più straordinarie, e controllare dove fosse quando diceva di andare a giocare con i suoi amici risultava un gioco da stregotti. Riuscivo a farlo in qualunque cosa che potesse riflettere la mia immagine, non mi serviva necessariamente una sfera di cristallo o quella roba lì, potevo farlo con un vassoio d'argento così come una in una vetrina di un negozio di caramelle.
Riuscii ad acchiapparlo sul fatto: sì vedeva con qualcuno, Frolith, di certo non buono per lui.
Lo convinse di riuscire ad avere dei poteri, se avesse seguito nel bene e nel male le sue indicazioni. Non so definire cosa praticasse questo Frolith, so solo che è stato ucciso.Dopo la morte di Caleb toccava a me tirare le redini del regno di Aiden, un regno immerso nella pace, grazie a mio padre, lui è stato dei più potenti stregoni forse di tutti i tempi. Aiden era in continue lotte con altri regni, come Sinartis, Thuler quasi sempre per futilità. Quando mio padre salì al trono invece, riuscì a riappacificare tutti, ci ha raccontato. Non abbiamo avuto più problemi con nessuno, fino a quando mio fratello ha capito la menzogna in cui ha vissuto e deciso di uccidere Caleb. Sangue del suo sangue, si assomigliavano anche tantissimo, posso dire che abbia quasi ucciso se stesso.
La voglia di potere era troppa e neanche davanti a quasi un suo riflesso è riuscito a fermarsi, ora infatti io sono qui, a cercare di farlo ragionare, legata ad un palo con i miei fratelli disperati intorno a me. Grazie a Frolith e alle sue pratiche oscure di chissà quale natura, è riuscito a creare delle corde speciali, in grado di bloccare qualsiasi essere magico, persino un Bhunbow uno dei più grandi draghi mai avvistati da nord a sud e da est a ovest.
STAI LEGGENDO
Magie d'inchiostro
RandomQuesta è la raccolta delle prove per il concorso creato da Erika Orrù @erika_writing