Capitolo 4

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Mi avvicino ed entro nella grande scuola che è il Liceo King. Appena si entra c'è un corridoio con degli armadietti rossi, delle locandine di band musicali e cartelloni contro l'usa di droghe e alcool.

Andando avanti e indietro per il corridoio finalmente trovo l'ufficio del preside, busso ed entro. Ad accogliermi c'è un signore di mezza età, con i capelli brizzolati e abbastanza robusto. Accenno un saluto e lui mi fa accomodare in una poltrona scomodissima.

Rivolgendomi un sorriso mi dice:
"Tu saresti l'italiana? Emma Rossi?"  e io faccio cenno di si con la testa. Dopo svariati commenti sull'Italia e sugli italiani, mi da l'orario e le chiavi del mio armadietto con su scritto "18", il mio numero fortunato. Coincidenze? Io non credo.

Do un'occhiata all'orario e in questo momento dovrei avere biologia, ma siccome sono in ritardo decido di andare in caffetteria. Arrivo e mi siedo in un tavolo non tanto lontano distante dall'entrata e metto gli auricolari ascoltando Ultimo.

Dopo una bella mezz'ora entrano dei ragazzi che sono impegnati in discorso molto animato.
"Siamo nella merda Nik" sento dire a uno di loro
"Si lo siamo" dice un altro, alto e biondo, devo dire che è davvero figo.
"No che non lo siamo coglioni, sistemerò tutto. Ora state zitti e fatemi riflettere" disse infine un ragazzo moro e alto. Noto subito i suoi occhi, sono di un verde brillante.
Cazzo lo sto fissando, lui se ne accorge e io distolgo subito lo sguardo.

Decido di andare a prendere un caffè e mi reco alla macchinetta, inserisco la monetina ma il caffè non esce.
Perfetto.
Do una botta alla macchinetta ma non succede nulla e allora innervosita ne do un'altra.
"Ehi, ehi, ehi! Calma, se fai così il caffè non esce mica eh!" mi dice quel ragazzo di prima.
"Lascia fare a me"
E come per magia quel fottuto di caffè esce, lui si rigira con un sorrisetto compiaciuto mi dice:
"Ecco a te il tuo caffè" e io gli rispondo con un grazie.

Mi fissa e io mi sento morire e dopo alcuni secondi mi dice
"Posso sapere il tuo nome?"
"Emma, Emma Rossi"
"Ahh! L'italiana! Piacere di averti conosciuto io sono Adrian"
Ecco lo sapevo, tutti mi conoscono come "l'italiana" andiamo bene.
"Piacere Adrian" dico con un sorriso
"Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure, sono in giro" dice andandosi e io lo ringrazio facendo di si con la testa

Intanto quel maledetto caffè è diventato un ghiacciolo e quindi decido di buttarlo.
Mi avvicino al tavolo, guardo l'orario e sono tremendamente in ritardo, prendo di corsa le mie cose dal tavolo e scappo a lezione di letteratura.
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Arrivo a fine giornata stremata, con un mal di testa atroce. Come primo giorno devo dire che è stato molto leggero.
Finalmente, dopo svariati smarrimenti in metropolitana, arrivo a casa.




SPAZIO AUTRICE
ciao a tutti, scusate per il ritardo ma sono trooooppo impegnata con la scuola. Dovrebbero abolire il mese di Maggio ahhahah
Spero vi sia piaciuto, alla prossima❤️
(Il video è la canzone che ascoltava Emma in caffetteria)
VOTATEEE

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