22. Vorrebbe tenerselo nei pantaloni

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"A parer mio, tu, spari troppe cazzate."

Sean rise di gusto. "Dillo che sei gelosa. Non succede niente se lo ammetti."

Alle mie spalle sentivo anche la risata di Emily.

"Non ammetto proprio niente perché non è vero." Feci io, alla velocità della luce, sentendo le guance scaldarsi.

"Emily," cambiai discorso.

"Che ne dici, torniamo a casa? Di stare in mezzo ai perdenti non mi va."

Mi divincolai dalla presa ferrea di Sean e lo vidi sorridermi strafottente, con quel solito ghigno fastidioso sul viso. Le sue spalle larghe mi impedivano la visuale e la pelle olivastra rifletteva sulla luce offusca dei lampioni.
Era bello da togliere il fiato, dannazione.

"Mi chiederò fino alla fine dei miei giorni come tu abbia fatto a vincere." Mormorò lui, scuotendo la testa con sguardo annoiato. Vidi però l'ombra di una curva sulle labbra.

"Mi sa che continuerai ad autocommiserarti, fino alla fine dei tuoi giorni." Ribattei, divertita.

"Inoltre, non vorrei mettere i puntini sulle i, ma volevo solo farti notare che è già la seconda volta che ti batto. Anzi che ti straccio."

"Stai ingigantendo la cosa, non ti sembra?"

"No." Dissi schietta. "Io credo che prenderti per il culo sia giustamente proporzionale alle figure da disgraziato che ti ho fatto fare."

"La fai troppo tragica, kicker. Forse non hai considerato l'idea che io ti abbia fatto vincere di mia spontanea volontà." Sollevò le sopracciglia, guardandomi allettante.

"L'ho scartata fin da subito, in realtà."

Giocherellai con i capelli, fingendomi innocente. Dovevo ammettere che mi piaceva da matti battibeccare con Sean.

"Hai ragione, i tuoi sono stati solo colpi di fortuna." Si pavoneggiò, scrollando le spalle.

Piegai il viso in avanti e inarcai un sopracciglio, con fare scettico.

"Certo, Arscott. Però questo dovevi dirlo alla tua faccia da perdente mentre scavalcavo il cancello e mentre sorpassavo la linea di touchdown."

Alle mie spalle percepii le risate di Cole ed Emily, che fecero provocare in me la stessa reazione.

"Mi dispiace, ma questa volta ti ha distrutto, amico." Cole diede una pacca sulla spalla a Sean, trattenendosi dal non scoppiare a ridere.

Dopodiché, afferrai il mio cellulare dalla tasca, che si illuminò rivelando il blocco schermo.

Sgranai gli occhi quando vidi l'orario.
Era mezzanotte e mezza.
Mia madre mi avrebbe uccisa, probabilmente.

"Emily, mi accompagni a casa? Altrimenti mia mamma mi ammazza." Dichiarai, avvicinandomi alla mia amica con grandi falcate.

"Si, andiamo." Annuì lei, salutando Cole con un bacio sulla guancia, ma venne interrotta da una voce profonda.

"Ti accompagno io."

Entrambe ci voltammo dalla parte di Sean.

"Cosa?" Chiesi, titubante.

"Ti porto a casa io." Ripetè, più sicuro di sé.

Footlover - amore in campo di giocoحيث تعيش القصص. اكتشف الآن