Di Nuovo a Casa

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Il campo mezzosangue era proprio come lo aveva lasciato prima di partire per quella battaglia nella quale, se non fosse stato per i piani altrettanto distruttrici di Afrodite, lui sarebbe morto. Sarebbe morto davanti agli occhi di Annabeth, un'Annabeth per la prima volta impotente e totalmente distrutta in piccoli frammenti. Entrò nel Campo dove il silenzio giaceva su ogni cosa e regnava indisturbato. Perfino sulla casa di Ermes tutto taceva. Fu allora che sentì un singhiozzo alle sue spalle. Si voltò nel momento in cui la ragazza bionda più bella tra le mortali e le immortali cadeva in ginocchio straziata dalla sua assenza. Senza dire una parola Percy le si avvicinò, la guardò negli occhi e la strinse tra le sue braccia ripetendole che andava tutto bene mentre lei continuava a piangere senza capire se per la gioia o per la paura, forse entrambe. Non riusciva a credere di essere di nuovo fra le sue braccia, di poterlo baciare. Annabeth si staccò dolcemente dall'abbraccio e smise di piangere guardando i bellissimi occhi verdi, seppur stanchi, dell'amore della sua vita. Prima però che potesse dire una parola, Percy la baciò dolcemente davanti a tutto il campo mezzosangue che era silenziosamente arrivato ad assistere al ritorno del famoso Percy Jackson. Quando per la gioia di tutti smisero di baciarsi Percy si accorse che al campo c'erano nuovi ragazzi curiosi di capire ma anche leggermente titubanti. Non badò molto a loro ma dopo poco capì tutto. Salutò Chirone, Grover, tutti i suoi amici ed anche il Signor D. Quel pomeriggio parlando con Annabeth si rese conto di essere stato con Afrodite per quasi un anno. Undici mesi e sedici giorni per la precisione. Nessuno credeva che fosse ancora vivo. Annabeth non aveva mai cessato di cercare e Grover aveva interrotto la sua missione per lui. In quel momento Percy provava un misto di emozioni difficilmente descrivibili. Era triste per aver fatto soffrire così tanto i suoi amici ma nello stesso momento era sconvolto da tutto il tempo che aveva passato sull'Olimpo. Ma anche felice per essere tornato dai sui amici e da Annabeth.

Il sole stava calando dietro le colline del Campo e Percy decise di contattare sua madre. Chissà com'era preoccupata e distrutta per lui, chissà a cosa stava pensando, cosa stava facendo. Appena la vide scoppiò in lacrime. Forse gli era mancata più di tutti. "Mamma mi dispiace tanto" sussurrava tra le lacrime. Non si era mai reso conto di quanto le era mancata. "Percy mi sei mancato tanto. Ho avuto paura ma sapevo che ce l'avresti fatta. Ho sempre creduto in te." Anche lei tratteneva le lacrime a stento. Poco dopo la conversazione si fece più gioiosa. Sua madre lo aggiornò su tutte le novità e si ritrovarono a sorridere insieme come sempre. Peccato che il messaggio Iride cominciò a dissolversi, così si salutarono e Percy uscì dalla casa trovando Annabeth che lo aspettava pazientemente.

Distanti, ancora || PercabethDove le storie prendono vita. Scoprilo ora