Una Vecchia Nuova Via

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Oggi per la prima volta mi è capitato di volgere uno sguardo vero al mondo quasi come fossi fuori dal tempo e dalla realtà, esser capace di vedere le sfumature delle ultime luci calde pomeridiane mischiarsi con il freddo color sera. Passavo da una via stretta, una bretella, che collega una via di quartiere ad una strada più grande che fa angolo con un panificio. Una via molto piccola quasi inesistente dove non ci sono condomìnii ma soltanto monolocali e appartamenti da due piani o tre distintamente separati tra loro da alcune case abbandonate. La cosa interessante è che ogni casa della via ha l'ingresso posto sul piccolo marciapiede ed è quindi possibile scorgere con tutti i cinque sensi le cucine dei diversi abitanti della stradina. C'è chi guarda il telegiornale mentre cucina un piatto di pasta, chi parla al telefono in una stanza più distante, chi appende i panni nell'attaccapanni accanto la porta. Ma questa volta era diverso; la strada era completamente vuota e silenziosa ma priva di ogni soggezione, anzi, era una calma quasi d'altri tempi. Dalle strade a lei vicine non è passò nessuna automobile, nessun motorino, nessun autobus, solo il distinguibile brusio di voci in lontananza e rumori di motori d'acqua posti sui tetti delle case (tant'era il silenzio). In quei pochi minuti i miei occhi si focalizzarono sul preciso centro del mio raggio visivo notando incredibilmente per la prima volta come esso fosse ampio, quanti colori riuscissi a distinguere e come si mischiavano perfettamente nel creare un perfetto quadro di natura cittadina. Una cosa del genere mi era capitata di ammirarla sempre e solo durante le notti d'inverno ed estate inoltrate, due stagioni talmente distanti da avere lo stesso effetto isolante sula città. D'inverno fa freddo, quindi la gente sta a casa al caldo a godersi i camini, le stufe o i climatizzatori a 30 gradi C°, mentre d'estate gli stessi stanno chiusi in casa a godersi i ventilatori o i climi sparati a 20 gradi sul comodo divano di casa mentre guardano un film; una calma quindi dettata da alcuni fattori atmosferici molto estremi e quindi giustificabile. Ma nell'istante in cui io passai in quella piccola strada il clima non era affatto male, anzi, era mite con alcuni spiragli di leggero vento fresco, uno di quei venticelli delicati che riesci a sentire quando guardi e ti immedesimi in un paesaggio dipinto, un atmosfera surreale ma serena, tranquilla ma non eterna, di fortuna e non frequente, un vero colpo di fortuna per me che ero solo uscito a comprare il pane e invece mi sono ritrovato a vivere un'esperienza semplice ma alquanto speciale.

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⏰ Huling update: Jun 12, 2019 ⏰

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