Se ci fosse stata Kari

7 0 1
                                    

Oggi c'è di nuovo scuola. A me la scuola non piace tantissimo mi diverto a giocare con i miei amici, ma le lezioni sono tanto noiose.

<< Daisuke! La mamma deve andare a lavoro prima, il tuo bento è sul tavolo! Ti ho preparato tutto quello che ti piace per farmi perdonare! Ci sono anche i pomodorini! Ciao amore!>> E uscì di casa

Sussurrai un ok alla sua affermazione. Odio quando mia mamma va a lavoro prima, dovrebbe restare con me e fare colazione con me. Invece mi lascia solo.
Mangiai la colazione che mi aveva preparato la mamma, mi vestii e andai a scuola con la mia bellissima bici blu.

Arrivato a scuola notai che Kari era stata accompagnata da una ragazza più grande, era bellissima, sembrava una modella! Tutti quanti andarono da lei, me compreso. La bambina con gli occhiali fu la prima a parlare

<< Ehi! Ehi! Onee-chan sei bellissima! Sei per caso una modella?>>
La ragazza rispose sorridendo
<< Non lo sono. Sei un'amica di Kari?>>
<< Si! Si! Lo sono! Stiamo sempre insieme!>>
Mi chiesi perché diceva delle bugie. Nessuno stava con Kari.
<< Allora lascio Kari nelle tue mani>>
La ragazza sorrise e lasciò la mano di Kari, salutando sempre con la mano e andando via.
Appena se ne andò quella con gli occhiali tirò Kari a sé.
<< Ehi! Chi è quella ragazza là?>> Kari non rispose e irritata la quattr'occhi la lasciò andare in classe.

Dopo le lezioni arrivò l'ora di mangiare. Tutti guardavamo Kai e Kari aspettando qualche scena divertente. Appena Kari aprì il suo bento tutti rimanemmo colpiti. Era bellissimo e pieno di ogni tipo di pietanze.
Kai furioso lo prese e lo divise a tutti quanti noi.
Kari come al solito, taceva.
Dopo che finimmo anche il cibo di Kari lei andò in bagno.
A Kai venne un'idea divertentissima!
Scrisse alla lavagna enorme "KARI È MUTA! NON PARLA MAI! KARI È MUTA E STUPIDA! LA ODIANO TUTTI, ANCHE I SUOI GENITORI!"
Tutti ridemmo. Ma quando Kari tornò lei scoppiò a piangere e noi ridemmo ancora.
Kari quando piange è strana. Non fa rumore, piange e basta.
Iniziai ad odiarla, non so perché ma mi dava fastidio. Quindi diventai amico di Kai, sbattendo Kari per terra e pestandole i capelli.

Finita la scuola tornai a casa e dissi a mamma che Kari era una bambina strana.
<<Perché dici questo Daisuke?>>
<< Oggi mentre giocavamo ha pianto e mentre piangeva stava zitta, io urlo sempre quando piango!>>
<< Vedi Daisuke, Kari è una bambina molto tranquilla, se piange dovete consolarla, dovete essere molto gentili con lei capito?>>
<< E perché? È una bambina come noi, perché dovremmo trattarla meglio?>>
<< Perché Kari non è come voi!>>
Mamma urlò. Io mi arrabbiai e scappai via in camera mia.
Perché si era arrabbiata così tanto? Boh.

Passarono dei mesi, tutte le giornate erano uguali. Kai ci faceva ridere, e Kari taceva. Io facevo ormai parte della banda di Kai, in realtà, ormai, tutta la classe faceva parte di quella banda.
Un giorno il maestro entrò e disse ad alta voce.

<< Kari non verrà più a scuola. Sulle sue braccia e sulle sue gambe c'erano dei lividi e dei graffi. I suoi quaderni erano tutti rovinati. Era dimagrita, il dottore ha detto che mangiava poco. I suoi capelli erano rovinati, così come i vestiti. Ha detto che non sapeva neanche un vostro nome. Kari soffriva. E nessuno di voi ha fatto nulla.
Kari non poteva sentirvi, ve lo abbiamo detto tante volte. Ma nessuno di voi ci credeva. Kari non poteva parlare, ma voi ridevate e non cercavate di comunicare con lei. Ora Kari non può ne parlare, né vedere, né sentire, né sentire gli odori, né muoversi e neanche sentire delle emozioni. Kari non potrà più venire a scuola"

Quella con le trecce esultò
<< EVVIVA QUELLA LÀ NON DOVREMMO PIÙ SOPPORTARLA!>>

Il maestro sbatté la mano sul tavolo facendoci molta paura.
<<Kari non ha mai fatto nulla per cui dovreste sopportarla. Per colpa vostra...>

Si fermò un attimo, sembrava arrabbiatissimo, noi invece eravamo così felici di non vederla più. La odiavamo tutti quanti anche se nessuno sapeva perché.

<< Kari per colpa vostra...>>

Stringeva forte forte un pugno.

<< KARI PER COLPA VOSTRA NON POTRÀ PIÙ SVEGLIARSI E VENIRE A SCUOLA LA MATTINA!>>

Quella con gli occhiali parlò

<< Perché non può più svegliarsi e venire a scuola?>>

Arrivò la vice preside, quasi in lacrime e rispose lei a quella domanda

<<Kari non può più svegliarsi. È bloccata in un sonno profondo, un sonno che nessuno di voi ha mai fatto. E che spero non facciate, soprattutto adesso... Che siete così giovani... Kari non solo non potrà più venire a scuola, Kari non potrà neanche più aprire gli occhi e neanche sorridere...>>

Scoppiò in un forte pianto, lei sì che faceva casino, Kari no. Lei ha sempre taciuto, non ha mai fatto rumore con la bocca.
La maestra parlava del sorriso di Kari... Io non l'ho mai vista sorridere. Mai. La maestra sì?
Chissà com'è il suo sorriso, vorrei chiederle di farmene uno.
Ma la maestra e il maestro hanno detto che non può più fare nulla.

Tutti i nostri genitori venirono a prenderci, erano tutti tristi e arrabbiati. Anche la mia mamma era in lacrime ma non capivo perché.

Perché? Perché tutti quanti stavano piangendo?
Perché la mamma di Kari era a terra, ad urlarci contro, tenendosi i capelli quasi strappandoseli. Perché tutti i nostri genitori si scusavano con lei?
C'era anche quella bellissima ragazza che piangeva, abbracciando la mamma di Kari.
Non era bella come la prima volta, aveva gli occhi rossi
Tutti quanti... Erano tristi.
Tutti per Kari, tutti facevano un gran casino, secondo me se ci fosse stata Kari quel giorno, beh lei, sarebbe stata zitta.

Je hebt het einde van de gepubliceerde delen bereikt.

⏰ Laatst bijgewerkt: Jun 18, 2019 ⏰

Voeg dit verhaal toe aan je bibliotheek om op de hoogte gebracht te worden van nieuwe delen!

Una luce poco luminosaWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu