"Che diamine ci fai qui?"
Chiese la mia amica, infastidita da quella presenza di troppo. L'uomo mostrò un largo sorriso inquietante per poi dirigersi verso Regina, ancora stesa su quel tavolo in ferro, e slegarla.
"Rispondi!"
Esclamò Merida con fare autoritario mentre l'arciere continuava indisturbato il suo lavoro.
"Allora?"
Chiesi dopo un tempo che sembrò per tutte molto, troppo lungo. Senza ottenere risposta, Anna si scagliò contro l'uomo, lasciando la presa sulla fune che teneva legato Hans, e provò ad aggredire violentemente Robin, il quale fu più lesto e riuscì a parare i suoi colpi.
"Bastardo! Che hai fatto a mia sorella?"
"Hey, hey. Calmati, volpe."
Fu tutto quello che disse lui, prima di prendere saldamente i polsi della principessa e scaraventarla contro la parete, causandole un dolore lancinante alla schiena. Io e Lory ci fiondammo verso Anna per aiutarla a rialzarsi da terra, mentre Merida non perse tempo a posizionare il proprio arco contro l'uomo, il quale sorrise furbamente prima di farlo sparire con un veloce gesto della mano.
"Si può sapere che vuoi?"
"Tutto quello che dovete sapere è che ciò che mi serve è proprio in queste due stanze."
Con un movimento alquanto rapido, prese in braccio la nostra insegnante, posandola su una delle sue spalle, per poi tornare a mostrarci quel suo ghigno estremamente inquietante. A quel punto, un pensiero si fece sempre più insistente nella mia mente, minacciando al mio cuore di implodere. E se volesse sacrificare le due donne per una specie di rito? Cercai di eliminare quell'orribile possibilità, ma invano. Mi ricordai poco dopo di quando Regina ci confessò il suo amore per quest'uomo; e se quello di fronte a noi fosse una copia e non l'originale? E se fosse successo qualcosa alla nostra insegnante prima di raggiungere il nostro mondo? Avrebbe potuto perdere buona parte di memoria e non ricordare gli avvenimenti recenti. Qualcosa non quadrava.
"Povere sciocche. Dite pure addio a queste due perché non le vedrete mai più."
Detto ciò, gli bastò un solo gesto della mano per farci cadere in un sonno temporaneo.
Al nostro risveglio, sia Robin che Hans erano scomparsi nel nulla; il letto in ferro vuoto. Nessuna di noi sapeva dire con certezza quanto tempo fosse passato; minuti, forse ore. La sola cosa che sapevamo era che dovevamo escogitare qualcosa al più presto se volevamo salvare Elsa e Regina. Non appena ci riprendemmo del tutto da quello stato confusionale dovuto al precedente risveglio, uscimmo con premura dalla stanza, pronte a varcare la soglia di quel maledetto covo. Sentimmo dei versi, dei lamenti, provenire dalla seconda porta, precedentemente chiusa a chiave, che ci impedì di proseguire verso l'uscita.
"Vado io."
Annunciò Anna mentre avanzava lentamente verso la porta.
"Ma non era chiusa a chiave?"
Chiese Merida non appena la principessa dalle trecce rossicce la spinse verso l'interno, aprendola con facilità.
"Elsa!"
Esclamò Anna con le lacrime agli occhi. Senza nemmeno pensarci due volte, io e le altre ci precipitammo nella stanza, aiutando la ragazza a slegare la regina di Arendelle.
"Cos'è successo?"
Chiese Lory, visibilmente preoccupata. La regina si massaggiò i polsi doloranti, per poi cercare di rispondere.
"Ero nel corridoio quando, improvvisamente, è apparso un uomo. Ho provato ad attaccarlo ma era ben protetto dalla magia. Mi sono risvegliata qui dentro."
Si passò una mano fra i capelli, cercando di ricordare come ci fosse finita.
"C'era Regina nella stanza accanto, ho sentito la sua voce, Come sta?"
"E' scomparsa. Di nuovo."
Le risposi tristemente. Elsa assunse un'espressione mista a turbamento e preoccupazione, prima di riprendere la parola.
"Ho potuto sentire poco, ma da quello che ho capito, l'uomo si chiama Robin e Regina lo ama. O, meglio, crede di amarlo."
"Che intendi?"
Merida la invitò a spiegarsi meglio. Io cercai di riflettere sul significato di quelle parole e, osservando Lory, sembrava stesse facendo lo stesso.
"C'è un foro nel muro. Vedete?"
Ci avvicinammo al piccolo buco, notando come fosse possibile spiare l'area principale di quel piccolo posto. La regina si sedette lentamente sul bordo del tavolo in ferro, sospirando pesantemente.
"Tutto quello che ho potuto vedere era uno specchio. L'ho sentito parlare con qualcuno circa alcuni ricordi. scomparsi, se non ricordo male, e l'ultima cosa che sono riuscita a sentire era che poteva utilizzare questo fattore a suo vantaggio."
La situazione, accompagnata dalla nostra ansia, non smise di aggravarsi nel sentire quelle rivelazioni.
"Ragazze..... e se avesse perso la memoria?"
Chiesi. Lory assunse un'espressione indecifrabile, pensando probabilmente al perché di quel mio pensiero.
"Perché dovrebbe aver perso la memoria?"
Chiese Anna, grattandosi il capo con evidente confusione.
"Credi che sia opera di qualcuno?"
Questa volta fu Merida a parlare.
"Ma chi può essere stato?"
Elsa non distolse il suo sguardo dal mio mentre le sue labbra pronunciavano quelle poche parole.
"Come sistemiamo questa situazione?"
L'ultima a far sentire la sua voce fu Lory.
Abbassai il capo, incapace di rispondere a tutte quelle domande. Mi dondolai sui talloni, trovando il pavimento estremamente interessante. Alzai lo sguardo dopo svariati secondi, assumendo un'espressione carica di paura.
"Non lo so, ragazze, non lo so."
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Fearless
Fanfictionun viaggio lungo e tortuoso, un mistero da svelare, nuove conoscenze e relazioni . è questo il destino che Kayla, una ragazza come tante, dovrà affrontare insieme alla sua migliore amica Lory quando, grazie ad un viaggio fra due mondi completamente...