Non è per niente facile riuscire a comprare tutto e sopratutto in tempo per portarlo poi a casa ma ormai io e Ethan siamo esperti e riusciamo a prendere tutto ciò che serve e in tempo. Johnny è rimasto un po' sbalordito dalle cose che siamo riusciti a fare in meno di due ore ma si è anche congratulato con noi.
Abbiamo portato ogni cosa a casa mia e l'intenzione era quella di andare a pranzo e lasciare le donne libere e sopratutto evitare che ci mettessero al lavoro ma nessuno dei tre aveva voglia di uscire, eravamo davvero stanchi così abbiamo approfittato della dolcezza di Hazel e sopratutto del suo amore per Ethan e ci siamo fatti portare dei panini in camera mia e abbiamo mangiato li parlando del più e del meno.
È una tranquillità che dura poco però, zio Liam ci sta chiamando dal piano di sotto segno che è arrivato il momento dei preparativi.
'Cosa si fa ora?' Ci Chiede Johnny mentre scendiamo di sotto.
'Adesso sistemiamo i tavoli e prima ovviamente dobbiamo portarli dentro.' Spiega Ethan.
'In che senso portarli dentro?' Chiede.
'Siamo in troppi e la tavola della cucina, del soggiorno e del giardino che abbiamo qui non bastano, non ci stiamo tutti quindi dopo che anche loro hanno svolto i compiti assegnati vanno a prendere le altre tavole.' Dico.
'Sono quelle tavole lunghissime.' Spiega Ethan. 'Le tiene zio Lou nel suo garage che è il più grande e ogni volta le tira fuori e le porta dove serve.' Aggiunge.
'Wow!' Esclama.
'Dirlo e farlo sono cose diverse amico.' Affermo. 'Ora vedrai che casino viene fuori.' Aggiunge.
Quando usciamo di casa vediamo tutti accanto al furgone di zio Liam, ogni anno se lo fa prestare da una amico per spostare le tavole.
'Tu non fare caso al casino che verrà fuori e agli insulti che sentirai.' Lo rassicura Ethan. 'Alla fine riderai anche.' Aggiunge.
'Volete darci una mano o restare lì impalati tutto il tempo come le belle statuine!' Esclama zio Niall voltandosi nella nostra direzione.
'Si inizia!' Esclamo dando una pacca sulla spalla a Johnny, una sorta di incoraggiamento, che gli serve proprio.
'James prendi questa con Johnny e portala in giardino.' Ci ordina zio Niall. 'Tu Ethan aiuta tuo padre che la vecchiaia inizia a farsi sentire.' Aggiunge beccandosi un'occhiataccia da parte di zio Harry.
'Aspetta in giardino?' Chiedo. 'Perché in giardino? Che senso ha, portiamole direttamente in soggiorno senza fare troppi giri.' Affermo.
'Non lo sai?' Domanda zio Liam. 'Quest'anno è stato deciso che ceneremo in giardino.' Spiega.
'Ma siamo a dicembre!' Esclama Ethan mentre lui e zio Harry portano un tavolo.
'Non lo abbiamo deciso noi.' Si affretta a dire zio Harry. 'Se volete opporvi fate pure.' Aggiunge.
'Preferisco vivere!' Esclamo mentre con Johnny portiamo in giardino un secondo tavolo. 'Ma papà e zio Louis?' Chiedo non vedendoli.
'Stanno arrivando.' Afferma Alexander, il padre di Perrie. 'Sono andati a prendere la legna.' Spiega mentre anche lui insieme a zio Liam portano in giardino un terzo tavolo.
'Avremmo il fuoco per scaldarci almeno.' Dice Ethan tornando a furgone insieme a suo padre.
'Dai che sono rimasti altri due tavoli e poi possiamo iniziare con lei sedie.' Afferma zio Niall.
'Horan smettila di dirigere il traffico e lavora!' Esclama zio Lou arrivando insieme a mio padre con due sacchi enormi di legna che portano subito in giardino.
'Io sto lavorando!' Afferma seria zio Niall.
'Non è vero.' Dico. 'Hai solo dato ordini da quando sei arrivato.'
'Avete spostato solo un tavolo.' Dice. 'Ne manca una quindi direi di muoverci invece di perdere tempo in chiacchiere.' Aggiunge.
'Portalo tu!' Esclama papà sfidandolo.
'Non credi che ci possa riuscire?' Domanda suo cognato.
'Non puoi farcela da solo.' Dice Ethan.
'Se riesco a portarlo in giardino da solo non farò più niente, prendete voi le sedie e tutto il resto.' Dice accettando la sfida.
'Affare fatto!' Esclamano gli altri per poi stringersi la mano per suggellare la scommessa.
'Non ci riuscirai mai!' Esclama zio Harry.
'Harold non sono un rammollito come te.' Afferma. 'Avrò anche un ginocchio difettoso ma posso spostare un tavolo da solo.' Aggiunge sicuro di se.
'Sei ancora fermo a guardarlo però.' Osserva zio Lou. 'Non si sposterà con la forza del pensiero.' Aggiunge.
'Sto pensando ad un modo per prenderlo e spostarlo da solo.' Spiega. 'Sta zitto Tommo, non farmi deconcentrare.' Afferma.
'Che stai combinando?' Chiede mamma uscendo fuori. 'Guardate che la cena è quasi pronta e i tavoli sono ancora sparsi per tutto il giardino.' Aggiunge.
'Niall deve portare dentro l'ultimo e poi iniziamo ad apparecchiare e sistemare le sedie.' Dice papà. 'Se si sbriga in dieci minuti abbiamo finito.' Aggiunge.
'Cosa avete scommesso questa volta?' Chiede zia Hope non appena raggiunge mia madre fuori insieme alle altre.
'Se riesce a portarlo dentro da solo non ci aiuta a sistemare il resto.' Dice zio Liam.
Zio Niall non sta ascoltando nessuno, prende il tavolo e con fatica lo tira giù dal furgone poi lo tira su e con altrettanta fatica si avvia verso il giardino.
'Niall non hai più 20 anni, il tuo ginocchio ti farà male dopo.' Afferma zia Cel preoccupata per il marito.
'Nah tranquilla!' Esclama.
'Ehi!' Mi saluta la mia ragazza avvicinandosi a me.
'Ciao piccola.' Ricambio il saluto e la bacio. 'Non mi piace svegliarmi da solo.' Dico. 'Non sono più abituato ormai.' Aggiungo.
'Lo so mi dispiace.' Dice. 'Ma dormivi così bene e non volevo svegliarti.' Aggiunge baciandomi di nuovo.
'La prossima volta svegliami.' Dico. 'Tanto poi mi riaddormento subito dopo.'
'Va bene.' Dice ridendo lasciandomi un altro bacio.
'Avete finito voi due?!' Domanda Ethan.
'Bacia la tua ragazza amico.' Dico abbracciando Perrie e ricominciando a baciarla.
'Guarda che Alex ti sta fulminando con lo sguardo, Johnny uguale e zio Niall è riuscito a portare in giardino il tavolo da solo quindi dobbiamo andare.'
'Davvero ci è riuscito?' Chiedo incredulo.
'Si!' Risponde. 'Beh ora ha male al ginocchio come aveva previsto zia Cel ma ci è riuscito.' Aggiunge.
'Devo andare.' Dico rivolto a Perrie.
'Si anche io.' Dice. 'Dobbiamo finire le ultime cose.' Aggiunge per poi lasciarmi una bacio a stampo e tornare dentro.
'Ma gli altri dove sono?' Chiedo non vedendo mia sorella e gli altri.
'Sono andati a prendere i dolci.' Spiega zio Liam. 'Torneranno a momenti.' Aggiunge mentre andiamo in giardino dove vedo zio Niall seduto con il ghiaccio sul ginocchio e la piccola Angel sull'altra gamba.
'Direi che è arrivato il momento di sistemare le sedie e di apparecchiare.' Dice zio Lou. 'Harry tu insieme a Zayn prendete le sedie e sistematele. Ethah, tu prendi le forchette, James tu i cucchiai, Johnny i coltelli, Thomas tu i cucchiaini.' Ha finito zio Niall ora inizia lui a dare ordini.
'Lou lavora anche tu.' Afferma zio Liam.
'Liam tu prendi i bicchieri e tu Alex prendi i piatti.' Continua a dare ordini ignorando le parole del suo amico.
'Tu vieni con noi a prendere le sedie!' Esclama papà trascinandoselo dietro aiutato da zio Harry.
'Che ti dicevo!' Esclamo rivolto a Johnny.
'E la serata è appena che iniziata.' Aggiunge Ethan.
'Ci sarà da divertirsi immagino.' Afferma ridendo.
'Eccome!' Esclamiamo all'unisono io e il mio migliore amico.

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