Uno spiraglio di luce entrò nella stanza disordinata di Finn Wolfhard.
Stava aprendo lentamente gli occhi impastati dal sonno, mentre si chiese che ore fossero guardando la sua sveglia elettronica sul comodino, con l'ansia che cresceva in lui sperando di non aver fatto tardi.
Cercó di mettere a fuoco finchè non strabuzzó gli occhi alla visione di quei numeri rossi: 7:40
<<Oh cazzo, no no no>> imprecó finn mentre si alzó di scatto dal letto, togliendo alcuni ricci scombinati dal suo viso.
Li aveva fatti crescere molto durante quella estate e il corvino stava pensando di ritagliarli di nuovo quella settimana, dal momento che cominciavano anche a dargli fastidio.
Corse in bagno a fare una doccia veloce, quasi stava per inciampare, maledicendosi ancora una volta di non aver sentito quella fottuta sveglia.
<<iniziamo proprio bene direi>> pensó tra sé e sé mentre entrava.L'acqua fredda gli scivoló addosso, mentre il sottoscritto sperava solo di non fare una figuraccia già il primo giorno.
Una volta uscito dal bagno, prese al volo la sua maglia bianca dell'addidas e i suoi pantaloni neri di jeans, infilandoseli più in fretta possibile.
Mentre scendeva le scale con il suo zaino della nike tenuto solo per una spalla, vide la visione di ogni mattina:
sua madre intenta a preparare la colazione, suo fratello maggiore Nick che prendeva delle fette abbiscottate al volo e suo padre sulla poltrona col giornale in mano.Suo fratello maggiore aveva già finito il liceo ed ora aveva inziato a lavorare come fotografo, la via che il ragazzo ha sempre voluto intraprendere fin da quando andava al liceo e non poteva andare meglio di così, quando decise di intraprenderla anche la sua ragazza Charlie, fidanzata ormai da tre anni con lui, a tal punto che stavano valutando l'idea di andare a vivere insieme.
Peró, sua madre non era molto d'accordo.<<finn non fai colazione?>> chiese sua madre, vedendo suo figlio già diretto verso l'uscita, soffermandosi a guardarlo, pensando che stava crescendo davvero in fretta.
Le sembrava ieri il primo giorno delle elementari del ragazzo, con il suo zainetto rosso e blu mentre lo accompagnava con la mano nella sua nell'istituto, vedendolo con un sorriso stampato sul viso pieno di lentiggini ed eccitato di farsi degli amici.
<<no mamma scusami ma non ne ho proprio tempo, a dopo!>>
le rispose il corvino, aprendo la porta e scorgendo di fronte a lui, la macchina del fratello del suo migliore amico che ora se ne stava sul sedile anteriore, che dal suo sguardo,poteva leggere il " ti muovi che siamo in ritardo?"Finn stava per chiudere la porta di legno finchè non senti sua madre parlargli dalla cucina:
<<allora buona giornata tesoro, ti voglio bene>> a sua moglie si aggiunse anche Eric:
<<buona giornata figliolo, ti voglio bene anche io>>
continuò mentre prendeva una tazza di caffè.Finn accennó un sorriso, ricordandosi quanto i suoi gli volessero bene.
<<grazie, a dopo!>>
Il corvino salì in macchina mentre caleb già era ponto a fargli la predica per aver fatto tardi come aveva previsto.
_____________________Quel venerdì mattina tutti i ragazzi erano radunati intorno alla Bodwell high School.
Finn e Caleb scesero dalla macchina e si diressero verso il gruppo dei loro amici composto da Gaten, noah, joe e Mark.
<<hey amico>> disse Gaten, mentre salutava Finn con il loro modo di fare con le mani.
<<com'è andata l'estate?>> domandò Caleb rivolgendosi a Noah, che stava messaggiando col suo samsung. Alzó la testa
<<oh alla grande direi, sono stato a LA per due settimane e non ti dico cos'erano le ragazze lì>>
disse con un sorriso malizioso.
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Fillie- Someone like you
FanfictionVancouver,24 agosto 2019. L'estate ormai è finita, Millie bobby brown è una ragazza ribelle, che non se ne importa di quello che pensa la gente di lei, ama la musica, ama stare in un mondo tutto suo. A scuola ha ottimi voti e non ha mai avuto un rag...