Rimasi a bocca aperta alla vista dell'hotel, e anche di più quando vidi la mia stanza.
Era stupendo.
Misi apposto tutti i vestiti.
Il fuso orario mi aveva un po' scombussolata, quindi andai a farmi una doccia.
L'acqua calda che mi picchiettava sulla testa mi aiutava a pensare.
Sentir scorrere l'acqua calda sulla mia schiena mi fece venire i brividi.
Era un calmante niente male.
Dopo la doccia chiamai il servizio in camera e mi feci portare il pranzo.
Mangiai piatti tipici parigini, e a fine pasto mi portarono una bottiglia di champagne e una di vino pregiato.
Ero lí, da sola, in asciugamano sul letto, con due bottiglie di alcool in mano.
Mi sentivo depressa, sola.
Incominciai a bere tutte e due le bottiglie.
Prima un sorso di vino, poi di champagne, poi un'altro di vino, e cosí via...
Ogni sorso che buttavo giú mi sentivo sempre di piú la testa pesare sul mio collo.
La realtà incominció a sfuocarsi, sempre di piú, sorso dopo sorso.
Arrivai a mezzanotte con tutte e due le bottiglie finite, ubriaca.
Non mi ricordo niente di quella notte.
Non so se sono stata sveglia oppure ho dormito, so solo che quando mi svegliai non ero nel mio letto.
Mi svegliai in bagno, nella doccia.
Mi sentivo la bocca impastata di alcool e vomito.
<< Cazzo >> mugolai.
Presi per colazione 5 caffè, e quando scesi in strada presi il 6° dallo Starbucks.
La sbornia si alleggerí di pochino, ma almeno quel pochino mi consentí di sopravvivere alla mattinata.
Parigi era davvero stupenda di mattino presto.
Era già viva di parigini e turisti... chissà se tra loro c'era la mia Shay.
Mi accorsi già dal giorno prima, dal mio terrazzo, quando arrivai, che Parigi non era come Rosewood.
Era 5 o 6 volte piú grande, quindi sarebbe stato difficile trovare Shay.
Pensai a cosa avrebbe fatto Shay: sarebbe andata a visitare il centro, e tutta la città.
La prima cosa che andai a vedere fu la Senna, dove c'era L'île de la Cité.
"Che figata" pensai "Un'isola nel fiume..."
Piú le ore passavano, piú la gente in strada aumentava, meno possibilità avevo io di intravedere Shay.
Verso l'ora di pranzo andai a mangiare in un locale davanti alla torre Eiffel.
Dopo aver pranzato andai a visitare il Louvre.
Fin da piccola sognavo di vedere la Gioconda, di Leonardo Da Vinci.
Vidi un sacco di belle opere: la Venere di Milo, la Vittoria, Nike di Samotracia... ecc... Ebbi anche la fortuna di capitare nei giorni in cui c'era anche la Ragazza con l'Orecchino di Perla.
Davanti al quadro, tra tanta gente, vidi una donna che sembrava Shay. Ma quando si girò mi accorsi che non era lei.
Alla fine vidi la Gioconda.
Il mio sogno si era finalmente avverato.
Stavo vedendo la famosissima opera di Da Vinci, cosí misteriosa, intrigante e realistica...
Uscii dal Louvre soddisfatta, dopo 3 ore.
Era bellissimo anche da fuori. Nella piazza qualche persona ingiacchettata che camminava frettolosamente e turisti che scattavano le foto in giro, e sullo sfondo la bellissima piramide del Louvre.
Verso le 19 si fece buio, e decisi di cenare in un locale chiamato "Eiffel".
Assaggiai per la prima volta le lumache... non sono niente male!
Dopo cena andai in un ristorante di gelato.
Esatto! Un ristorante che vende solo gelato.
Presi un piatto con 6 gusti, panna montata e la composizione di frutta e cialda.
Mi costó in tutto 12€, ma ne valse la pena!
Mentre gustavo il mio gelato, all'aperto sulla terrazza del ristorante, intravidi una ragazza mora, di spalle.
Mi parve di vedere Shay.
Meno male che avevo finito. Pagai e corsi fuori, a cercarla.
Intravidi la ragazza che assomigliava moltissimo a Shay.
Aveva tutto di lei. I lineamenti, i capelli, le labbra...
La vidi molto lontana, e si mise a correre.
Allora incominciai a correre anche io.
Era buio, ma io la vedevo benissimo.
Passó accanto alla Fontana di Varsavia.
Ci passai sotto. Sembrava pioggia, e mi sentivo come Julia Roberts nella pubblicità "La vita è un viaggio" di Calzedonia.
Giró in una via affollata, feci lo stesso... ma non la vedevo piú.
L'avevo persa.
Poteva anche non essere Shay, ma io ero sicura al 100% che era lei.
Aveva le sue stesse labbra inconfondibili...
Dopo quella delusione, non tornai all'hotel.
Andai in una discoteca, e affogai il dolore nell'alcol.
Tutti i bicchieri di vodka e gli sciottini mi fecero diventare sorda. Non sentivo piú la musica rimbombare nella mia testa.
Sentivo solo il mio respiro affannato, e il mio cuore battere come un batterista metal.
La vista si fece annebbiata... e da lí non ricordo piú nulla.
Mi svegliai alle 4 di notte, su un prato, e davanti a me la torre Eiffel.
Che bel risveglio.
... la storia continua...
STAI LEGGENDO
I'll Stand by You
FanfictionNaya Rivera si innamora di una ragazza, dove si è appena trasferita, a Rosewood: Shay Mitchell. Amore a prima vista. Problemi, tradimenti, sofferenze... ma Naya non si darà per vinta. Lotterà per la ragazza che ama. Glee + Pretty Little Liars Fanfic...