𝐓𝐡𝐢𝐫𝐭𝐲 𝐅𝐢𝐯𝐞.

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𝒪𝒹𝑒𝓉𝓉𝑒'𝓈 𝓅𝑜𝒾𝓃𝓉 𝑜𝒻 𝓋𝒾𝑒𝓌

ontrollai un'altra volta alle nostre spalle se ci fosse qualche auto nemica, e mi venne il freddo addosso quando ne vidi una proprio dietro la nostra. «Sono qui!» esclamai guardando Harry, al posto di guida, e Niall a quello del passeggero. Il ragazzo con i boccoli diede uno sguardo dallo specchietto retrovisore, come per averne la conferma. Fece una smorfia: «cazzo!» sbraitò accelerando e facendo slalom tra tutte le altre macchine nella vana speranza di scovare quella dei colli neri.

Niall guardò dietro di me, «sono ancora qui» gridò ed Harry si passò una mano tra i capelli, «me ne sono accorto, merda, state zitti!» io avevo la tremarella alle mani come al solito e non riuscivo a stare calma, erano troppo veloci. Mi accigliai subito dopo quando sentii dei bip ripetersi sempre più velocemente. Realizzai all'ultimo secondo.

«Bomba!» gridai così forte aprendo  meccanicamente la portiera e gettandomi fuori rotolando fino al ciglio opposto della strada e così fece Niall, mentre Harry rimase al posto di guida per non sbandare e permettere a me e Niall di uscire. L'auto scoppiò distruggendosi prendendo fuoco e distruggendo anche tutte quelle intorno. Niall guardò la scena sconvolto mentre io mi misi in ginocchio con la gola secca: «Harry!!!».

«Harry!!».

Mi alzai a corto di fiato dal letto madida di sudore con una mano sul cuore e Peter si precipitò in camera balzando sul letto per abbracciarmi mentre io cominciai a piangere contro la sua spalla, «tesoro che è successo?» mi chiese carezzandomi i capelli e l'immagine di Harry che prendeva fuoco nella macchina era ancora nitida nella mia mente.
«Harry è morto in auto per una bomba, Peter Harry è morto!» gli diedi un leggero pugno sulla spalla e lui mi prese il viso tra le mani asciugandomi le lacrime e costringendomi a guardarlo negli occhi: «Odette, Harry sta bene, siamo tornati due ore fa dalla missione, sta' tranquilla» cercò di rassicurarmi ma mi sentivo ancora scossa e traumatizzata.

Mi allontanai da lui prendendomi la testa tra le mani, «scusa è che non sono ancora pronta per tutto questo» continuarono ossessivamente a bussare e Peter mi sorrise indicando la porta, «andrà tutto bene, te lo prometto» e dopo di ciò si alzò per andare ad aprire.

Ero ovviamente disgustata da Harry, e qualunque cosa mi avesse fatto sentivo di provare qualcosa per lui ed era anche la persona che sentivo più vicina tra tutti qui alla Lega sebbene fosse stato quello a farmi soffrire di più.

«Sta bene? L'ho sentita urlare» sentii la voce ovattata ma comunque inconfondibile di Harry e la mia pelle si coprì di brividi mentre tirai un sospiro di sollievo: stava bene fortunatamente.
«Sì ha avuto un incubo dove tu morivi e si è spaventata, penso sia per l'oppressione che gli dà questo posto, è capitato a tutti noi la prima settimana, dalle tempo» rispose Peter e sentii un rumore simile ad una pacca sulla spalla.

«Posso entrare e vedere come sta?».

«Harry non penso che voglia vederti anche se ha sognato che tu morivi, la volevi comunque uccidere se ricordo bene...» interferì Peter ed Harry sbuffò, sembrava arrabbiato visto che aveva cominciato a parlare con i denti serrati: « volevo all'inizio, Peter, lo sai anche tu. E sto malissimo per averlo voluto e ancora di più sapendo che le do il voltastomaco, anche se me lo merito. Non mi dimenticherà per te, comunque...» mi venne una stretta allo stomaco sbuffando e smisi di ascoltare avendone abbastanza, assistere ad Harry e Peter che litigavano per me non mi andava proprio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 16, 2019 ⏰

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