Capitolo I

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<<Quindi ti vedrai con il tipo misterioso>> dice della mia migliore amica dall'altra parte del telefono.

Alzo gli occhi al cielo.<<Esagerata>>

Cammino fino ad arrivare alla stazione dei treni.<< Comunque si chiama Sebastian>>

<<Possessiva la ragazza>> dice in tono sarcastico.

Mi passo una mano sulla faccia, in segno di esasperazione.<<Ti chiamo più tardi>>

<<Certo. Chiamami per dirmi com'è andata>>

<<Okay>>

<<Ti voglio bene>>

<<Anch'io>>dico agganciando.

Prendo il biglietto e mi dirigo alla fermata. Dopo pochi minuti, sono seduta su un sedile e ho le cuffie nelle orecchie con la canzone Un domani di Annalisa a tutto volume.

Guardo fuori dal finestrino e la mia mente ritorna a quando io e Sebastian ci siamo conosciuti.

Flashback:

La musica mi rimbomba nelle orecchie e le luci colorate della discoteca illuminano la mia maschera argentea.

<<Christal muoviti, ci perderemo la festa>>dice Alice, la mia migliore amica.

I suoi capelli neri e corti sembrano brillare e i suoi occhi castani sono incorniciati dalla sua maschera bianca. Il suo vestito nero le sta divinamente al contrario di me che sto malissimo con il mio.

Mi trascina per un braccio e mi porta nel cuore della festa. Sgomitiamo fra la gente finché arriviamo al bancone dove il barista, Christian È un nostro amico e quando ci vede sorride raggiante e diventa rosso in viso quando vede Alice. Sghignazzo.

<<Cos'hai da ridere?>>chiede Alice, scorbutica e mi manda un'occhiata in tralice.

<<Niente, niente>>

<<Cosa volete da bere?>>chiede Christian, chiaramente a disagio. I suoi occhi blu incontrano quelli di Alice e per un istante rimangono così.

<<Vorrei una birra, tu cosa prendi Christal?>>chiede la mia amica, sorridendomi.

<<Una Coca cola>>

<<Sei sempre la solita>>

<<Devo guidare>>

<<Come vuoi>>dice e inizia a parlare con il barista.

Christian ha i capelli castani scuro, gli zigomi spigolosi, guance rosee, naso alla greca e le spalle larghe. È alto più o meno un metro e ottanta e la camicia e i pantaloni eleganti gli calzano a pennello.

Il mio amico mi mette la bevanda sul bancone e inizio a sorseggiarla mentre i due piccioncini continuano a parlare allegramente.

<<Vado in bagno>>avviso ma è inutile, è come parlare ai muri.

Sospiro e mi avvio ai bagni pubblici e ovviamente c'è una fila infinita.

Mi appoggio alla parete, lontana dalla code e aspettando che si riduca.

<<Hey bellezza, come ti chiami?>>dice un ragazzo biondo con una maschera nera, riferendosi a me.

Faccio finta di non sentire e tiro fuori il cellulare.

<<Hey, sto parlando con te!>>dice bloccandomi, facendomi alzare la testa e mi blocca contro la parete.

Il telefono mi scivola dalle mani cade a terra.

Love me- Amore indecifrabile (primi capitoli)Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu