Capitolo 40

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Due settimane dopo

Pov's Lucia

In queste due settimane non è cambiato molto, solo un po' di cose. Io e Flavio siamo tornati insieme e siamo più uniti di prima. Passiamo ogni istante che possiamo insieme. Sua madre sembra che abbia capito qualcosa, ma lei per il momento non dice nulla, ne io le chiedo qualcosa sull'argomento. Io ed Elena ovviamente non ci parliamo più, anzi cerco di evitarla il più possibile. Lei tenta sempre di dividere me e Flavio, ma non ci riuscirà mai. Un giorno mi ha detto persino che lei e Flavio erano stati insieme la notte prima, ma era impossibile visto che quella sera lui è stato tutto il tempo con me. Ormai non le credo più, all'inizio riusciva a farmi venire qualche dubbio, ma oramai non mi fanno ne caldo ne freddo.
Carla ha voluto sapere la verità e da allora neanche lei parla più con Elena, non volevo questo, ma lei dice che non riuscirebbe mai a fidarsi di lei dopo ciò che mi ha fatto. Romeo sembra ancora innamorato di Elena, esegue i suoi ordini come fosse un cagnolino, povero ragazzo se sapesse che razza di persona ha accanto.
La salute della padrona sembra peggiorare di giorno in giorno, sembra abbia problemi anche ai polmoni, il medico consigli di trasferirla in un luogo dove il clima sia più mite. La padrona possiede una casa a mare, hanno quindi deciso che lei si trasferirà lì, io ed altri schiavi andremo con lei e naturalmente verrà anche il padrone Flavio.
Politicamente sembra che nell'impero ci siano problemi, il popolo sembra si stia ribellano, Flavio sembra esserne molto preoccupato. L'imperatore in persona è venuto a chiedere l'appoggio della casata Clementino in caso di guerra, il solo pensiero mi fa venire i brividi, Flavio non deve andare in guerra, è pericoloso.
Sembra che la legge stia ancora cercando gli assassini del padrone, temo che possa capire che non sono stati dei ladri ad ucciderlo. Ma non voglio pensarci. Penso solo a quanto sono eccitata per domani, domani partiremo per la casa al mare, non ho mai visto il mare, sono così emozionanta

Mi sveglio con il respiro del mio amato padrone che mi solletica il collo. Sembra che stia ancora dormendo, quando dorme sembra proprio un'angelo, il mio Angelo. Si perché lui non è solo l'uomo che amo, ma è anche il mio angelo custode. Dal primo momento mi ha salvata e lui dice che mi salverà sempre. Questa è ormai la sua promessa. Gli do leggeri baci sulle guance, sulla punta del naso e sul collo. Flavio comincia ad ansimare e sussurra con la voce impastata ancora dal sonno: "mmm. Questo è il risveglio più bello che potessi desiderare." Faccio un leggero sorriso, adoro quando è così dolce. Ma purtroppo non possiamo perdere tempo oggi dobbiamo partire, mi alzo dal letto velocemente, voglia partire il prima possibile. Lo invito ad alzarsi e con qualche sbuffo e lamentela si alza anche lui. Lo aiuto a prepararsi, sembra non riuscire ad allancirsi la camicia quindi faccio io. Scendo subito giù e vado in camera mia, mo vesto velocemente e prendo subito o miei pochi vestiti. Controllo di aver preso tutto e porto la valigia nella carrozza, oggi siamo tutti molto indaffarati. Salgo nuovamente al piano superiore e vado in camera della padrona Sibilla, la aiuto a vestirsi e piano piano scendiamo le scale fino ad arrivare in sala da pranzo dove l'attende una colazione con i fiocchi. Si siede ed invita anche me a mangiare qualcosa ma rifiuto la generosa offerta, sono troppo felice, ho lo stomaco completamente chiuso.

Saliamo  in carrozza, la padrona ha voluto che io salissi con lei, in modo da farle compagnia, gli altri schiavi saranno tutti in altre carrozze, il padrone Flavio ci seguirà a cavallo. Finalmente si parte, evviva!
Il viaggio è trascorso tra lettura, dormite, chiacchiere e risate anche se è stato molto più lungo di quanto mi aspettassi, ci siamo fermati un paio di volte per sgranchirci le gambe, riposarci un po' e per mangiare qualcosa. Dopo molte ore di viaggio stiamo per arrivare, sento improvvisamente il rumore di alcuni uccelli ma non riesco a capire che tipo di uccelli siano, la padrona intuisce la mia curiosità e senza che io le domandi nulla lei escalma: "Sono gabbiani. Non li hai mai sentiti perché vivono solo vicino al mare" Vicino al mare? Significa che stiamo per arrivare, volto lo sguardo dal lato opposto e vedo finalmente il mare. È bellissimo, è come un lago infinito, non si vede neanche dove finisca, è di un colore meraviglioso mai visto prima, è meraviglioso. Emetto un suono stupendo, quasi armonico e si avverte anche un profumo strano. Il sole sta tramontando, il cielo ha preso delle bellissime sfumature di azzurro e arancino, il sole sembra quasi stia lentamente affondando in mare. Non avevo mai visti una spettacolo del genere è indescrivibile.

Appena arrivati alla villa, mi affretto a sistemare i bagagli della padrona, con l'aiuto di altre ragazze, la casa è grande, non quanto l'altra ma è comunque lussuosa. Finito di sistemare i vestiti della padrona vado a disfare le mie valigie. La mia stanza non so trova negli alloggi degli schiavi come prima, ma visto che oramai sono la dama di compagnia della padrona ho la camera accanto alla sua, è molto grande per me, quando la padrona me l'ha mostrata non sapevo quanto centinaia di volte le avevo detto grazie. Disfo i miei bagagli e mi butto sul letto. Sono sfinita, il viaggio è stato estenuante. Non ceno nemmeno raggiungo Flavio nella sua camera e ci addormentiamo entrambi subito.

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