Mi avvicinò di più alla figura in nero con il cappuccio.
<Chi sei tu? Perché mi spii?> gli chiedo quasi urlando, quasi incazzata.
Me devo da 'na bella calmata.
La figura si toglie il cappuccio, dopo essersi avvicinato a me e mi rivela un uomo un po' sotto peso, con un codo per tenersi i capelli all'indietro, escludendo i ciuffi che gli ricadono sulla fronte.
<Calmati ragazza, calma> mi risponde.
<Chi sei?> gli richiedo.
<Se mi dirai chi sei tu, sai come si dice, prima le donne> mi fa lui.
<Non è possibile... Lo avevamo intrappolato. Come cazzo ha fatto a fuggire da quella scatola?!> urla Giovanni dall'altra parte nella R.L. <Giulia, stai attenta a questo mutato figlio di puttana e per fortuna non puo' sentire quello che stiamo dicendo...> mi fa lui.
<Mi chiamo Giulia Rossi. Ora tu sai chi sono, ora dimmi tu chi sei> gli dico.
<Davvero non hai mai sentito parlare di me?> mi chiede sorridente, come se sapesse veramente chi sono io <Io ero un amico di tuo padre, il mio nome è Olden Raphan>
<Strano, come mai mio padre non ti ha mai menzionato prima che morisse?>
<Mah, non lo so perché ti abbia tenuto nascosta tutta la verità. Ti sei mai chiesta come tuo padre ricavasse tanti soldini da portare in tavola? Non ti avrà mica raccontato di quella storia che lavorava per il ministero italiano a Roma vero?> mi chiede con sarcasmo ed ironia.
<Sì! Lui lavorava per il ministero italiano. Io e mio padre ci dicevamo sempre tutto, nessun segreto c'era tra di noi, specialmente tra me e lui>
<Ma ne sei proprio sicura? Ti sei mai chiesta come tuo padre fosse un genio brillante al computer e sul mondo dell'informatica? Tuo padre non era solo un haker o un creatore di mondi virtuali con me, ma il figlio di puttana si è preso tutto il merito su tutto ciò che avevamo fatto insieme! Ad esempio, quel cazzo fu laboratorio che collega il mondo reale a questo mondo lo abbiamo progettato e costruito insieme; poi invece di darlo a me, dopo un suo decesso, nel suo testamento l'ha dato a te!> mi urla infine, mentre Giovanni è Danika hanno ascoltato tutto ciò che mi ha detto Raphan.
STOP UN ATTIMO!
No, mio padre mi avrebbe detto tutto, non mi avrebbe tenuto nascosto niente, avevo più legami con lui che con mia madre.
<Tu menti Raphan, so chi sei e che cosa vorresti fare se tutte le potenze di questo mondo fossero nelle R.L.>
<Beh, a quanto pare qualche pezzo di merda, che è uscito da qua senza il suo amichetto, ti ha raccontato ogni cosa...>
<Giulia, dietro la schiena hai un fucile nuovo di zecca, stai attenta con quel coso> mi dice Giovanni dall'altra parte.
<Scommetto che ti sta aiutando Giovanni con questa situazione, però mi chiedo...> continua Raphan <...perché sei qui?> mi domanda estraendo la pistola a raggi laser.
<Ti dico solo una cosa Raphan, molto importante...>
<E cioè?>
<FATTI I CAZZI TUOI!> gli urlo contro, iniziando a sparargli, ma senza colpirlo o senza fargli un graffio, come cazzo è possibile che sia indistruttibile?!
All'improvviso si smaterializza per poi comparirmi e colpendomi da dietro la testa.
Cado a terra, mettendomi una mano dietro la nuca, mentre con l'altra tengo il fucile.<Vuoi sapere come è morto veramente tuo padre?> mi chiede mettendomi le mani al collo per strozzarmi <È molto facile introdursi nella radio della macchina, da questo mondo tutto è più facile, più semplice, per poi farlo sbattere contro un platano>
Tiro fuori dalla mia tasca destra un pugnale per colpirlo, probabilmente per merito di Giovanni, ma mi blocca il braccio e me lo sfila.
<Hai del fegato ragazzina te lo concedo e se non fossi dalla parte sbagliata ti vorrei come alleata, ma in questa situazione dov...> si interrompe perché qualcuno lo attacca da dietro, giusto il tempo per farmi scansare.
<Giulia!!! Stai bene?!> mi chiede Danika preoccupata.
<Sì ragazzi, sto bene...> le rispondo, mentre osservo l'altra figura contrastare Raphan.
È un'altra figura incappucciata, perfetto e adesso chi sarà mai? Però è grazie a quest'ultimo che sono sempre viva.
<Ellallà! 'Sto tizio gli ha sfondato il culo a quel pezzo di merda!!!> esclama Giovanni.
<Non finisce qui mocciosetta, questo mondo non è tuo, ma mio!> mi urla Raphan mentre si alza da terra, per poi scappare nel nulla.
La figura in nero mi si avvicina davanti e porge la mano per aiutarmi ad alzarmi.
<E adesso tu chi sei?> gli chiedo.
Costui tira giù il cappuccio e mostra il suo vero volto, un volto che non vedevo da anni, un volto che speravo che non fosse morto, un volto che volevo sperare di rivedere ancora.
<Che c'è Giulietta? Sono io> mi fa lui sorridendomi e sollevandomi da terra.
<Francesco>
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Game Therapy II
RomanceGiulia, esattamente tre anni fa, è stata informata della morte del suo migliore amico Francesco, ma andrà a Milano per darsi una risposa perché il suo amico l'ha lasciata.