capitolo 21

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Melissa si inchinò al cospetto di Sonja.
"Mia signora. Ho buone notizie, Gadriel è disposto a parlare con voi."
Sonja era stata avvisata del suo arrivo, saperla viva la riempiva di felicità.
"Quando verrà?" Le chiese.
"Dovrete andare voi da lui." Melissa si alzò e la guardò negli occhi. Gli raccontò ciò che era accaduto da quando era stata prelevata dalla nave, tutto, non omise nessun dettaglio.
"Perché l'umano è così importante per Gadriel?" Le chiese aggrottando le sopracciglia.
"Non lo so, ma credo che non sia esattamente umano. Penso che nelle sue vene scorre un po' di sangue demoniaco." Sonja scese i gradini che le separavano.
"Cos'hai notato nell'umano di diverso?" Le chiese e Melissa.
"I suoi occhi sono rossi come quelli di...Lucifer." A quella parole Sonja la guardò preoccupata.
"La situazione si complica."
"Non credo, se Gadriel decide di crederci avremo entrambi al nostro fianco."
"Conducimi da loro, non abbiamo tempo da perdere. Ho saputo che Lucifer sta facendo dare la caccia ad una vestale per poter spezzare il sigillo che lo tiene prigioniero negli inferi." Poi la prese a braccetto e se la trascinò dietro. "Adesso parlami di lui! Descrivimelo." E si avviarono verso le truppe già in attesa del loro arrivo.
"Oh, e bellissimo! Ha due occhi... e le lebbre e appena vedrete i suoi capelli! E uno spettacolo per gli occhi, non ci sono parole per descriverlo!"
Sonja sorrise non aveva mai visto Melissa così entusiasta per un umano!
"Hai detto che è un cacciatore è questo potrebbe essere un problema..."
"Sta con loro, quindi il problema non sussiste solo che..." Si interruppe.
"Cosa?"
"Ho avuto la sensazione che se Cadis gli ordinasse di starmi lontano lo farebbe." Le rispose, era quasi certa di quello.

"Credi che possiamo fidarci della vampira?" Chiese Deacon a Tamara, lei guadò verso Archer che fissava fuori dalla finestra.
"Credo di sì, non mi è sembrata inaffidabile." Gli rispose e poi gli si avvicinò. "Come ti senti?" Era preoccupata per lui.
"Va meglio." Le disse, ed era vero, non si sentiva più come se il suo corpo non gli appartenesse. "Cosa credi stiano facendo?"
"E chi lo sa." Gadriel e Cadis erano usciti da quella stanza da più di mezz'ora.
Quando Archer aveva fatto un passo per seguirli Huriel gli aveva sbarrato la strada dicendogli di non preoccuparsi. Archer non l'aveva presa bene, ma non si era ribellato.
"Sembra prenda la situazione peggio di come faccio io." Disse Deacon a Tamara, lei gli sorrise e gli carezzò una guancia.
"Vedrai che tutto si sistemerà e che tra voi si instaurerà il rapporto che avrebbe sempre dovuto esserci."
"Lo spero."

Huriel a quella dimostrazione di affetto si girò e lasciò la stanza. Quella situazione lo stava uccidendo! Amava e desiderava Tamara, ma le aveva dato la sua parola che non avrebbe tentato niente finché lei era legata a Deacon.
Era stato uno stolto!
Deacon lo vide uscire dalla stanza, Tamara lo aveva guardato addolorata.
"Tamara, non mi devi niente." Le disse attirando la sua attenzione. "Va da lui!"
"Ma..."
"Non essere sciocca, stiamo per scendere in guerra." Vide gli occhi di Tamara riempirsi di lacrime e poi correre da Huriel.
Archer lo aveva guardato confuso.
"Non ti spiace davvero?" Gli chiese.
"Tamara ha già sacrificato troppo per il dovere. Adesso basta, lo ama ed è tutto ciò che conta." Gli rispose Deacon.
"Queste parole ti elevano ai miei occhi."
Deacon si strinse nelle spalle. "Per una volta posso fare qualcosa per lei."

Tamara raggiunse Huriel nella sua stanza, quando lui percepì la sua presenza si girò verso di lei e Tamara gli si avvicinò, alzò il capo per guardarlo negli occhi.
"Ti amo." Gli disse. "Ti amo come non credevo fosse possibile, e se Dio mi punirà per questo, che mi punisca, non mi importa!" La voce carica di passione.
Huriel la prese tra le braccia e la baciò con passione dischiudendole le labbra con delicatezza. Aveva anelato baciarla ogni secondo. Le infilò le dita tra i capelli e le saccheggiò la bocca. Quando entrambi rimasero senza fiato lui interruppe il bacio, ma non prima di averle tempestato le labbra di piccoli baci.
"Ti amo Tamara! Ti amo più della mia vita e ti difenderò da chiunque." Le baciò le lacrime che cominciarono a scivolarle sulle guance. Lei gli si strinse contro.
"Oh Huriel! Perché ho permesso che il tempo ci sfuggisse così!" Singhiozzò.
"Perché sei leale ai tuoi giuramenti e per questo ti amo ancora di più." Tornò a baciarla con più dolcezza stavolta. "Dobbiamo andare, Gadriel mi chiama."
Lei gli carezzò la guancia con le dita e poi lo seguì, camminarono mano nella mano.

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